Nasce il superclub federale?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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diddi
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da diddi »

Premessa. Mi scuso con Venezia per avere attribuito erroneanente a Rovigo l'acquisto di Penn. Alla sostanza del mio discorso cambia poco.
GiorgioXT ha scritto:Scusate un attimo ... Facciamo tutti un passo indietro ... perchè se avessimo vinto contro l'australia ci sarebbe il panegirico del "modello italiano" e non il "Super 10 che non è un campionato di livello" !
Immagino che altri lo farebbero, ma non puoi credere seriamente che sarebbe il caso mio. Se lo credi, toglitelo dalla testa, per favore. La mia critica è e rimane strutturale, non strumentale.
GiorgioXT ha scritto:Punto primo : Nazionale e Campionato S10

...Abbiamo 13 giocatori su 22 che vengono dal S10 , il resto da squadre di vertice di campionati competitivi...possibile che sia stato il livello del S10 non soltanto ad incidere sulle nostre prestazioni, ma come ha affermato Mallet, ad essere la causa principale delle nostre sconfitte ?
Questo è semplicemente uno scaricabarile per aggirare le proprie responsabilità a livello di tattica, strategia e gestione , altrochè ...
Un po' di questo c'è e non mette certo in buona luce Mallett. Tuttavia il problema serio (e qui devo difendere NM) non è nella formazione tipo, ma nei rincalzi. Nella formazione che citi, a parte la prima linea, gli altri erano tutti giocatori del S10. Finora quando Mallett ha messo in campo giocatori giovani (Sgarbi, Buso, Toniolatti), li ha sonoramente bocciati. Le cose sono due: o Mallett, magari su mandato delle federazioni straniere, ha il preciso incarico di affossare l'Italia mortificando le nuove leve e "sterilizzando" il vivaio (è un'ipotesi assurda, non mi prendete sul serio); oppure valuta i migliori prodotti del vivaio con esperienza in S10 non ancora pronti per competere al massimo livello (sia chiaro a tutti che sposo quest'ipotesi). Esattamente all'opposto di quello che afferma Zazza, le scelte di NM evidenziano quanto lo stesso va ripetendo nelle sue conferenze stampa: il S10 non forma i giocatori all'alto livello. Permettimi di fidarmi più del giudizio dell'allenatore della Nazionale che di quello del forumista citato (che pure stimo).
GiorgioXT ha scritto:Punto secondo- FIR e livello del campionato : Dondi , Checchinato ed altri ci dicono che il livello del S10 è troppo basso ... che non ci sono abbastanza giocatori italiani di buon livello , capirai ... abbiamo appena visto che la nazionale prende 12 giocatori su 22 fuori d'Italia , evidentemente perchè in Italia non ci sono giocatori migliori di questi 12 ... SE NON CI SONO PER LA NAZIONALE PERCHE' dovrebbero essercene 10 volte tanto per i club ? - la FIR deve essere coerente , non utilizzare le convocazioni come strumento di potere e remunerazione per i club "amici" (vedi toniolatti a padova ....)
Scusa, non capisco. Nell'interpretazione che do alle tue parole ne esce rafforzata la mia opinione: se non abbiamo abbastanza giocatori italiani per costituire 10 squadre sufficientemente competitive, una possibile logica soluzione sarebbe concentrare gli italiani di livello adeguato (o prossimi ad esso, o in grado di raggiungerlo in prospettiva) in una o più selezioni da far giocare continuativamente in un torneo internazionale di alto livello. A me pare logico, non dico facile da mettere in pratica, ma teoricamente ineccepibile. Il fatto che la premessa del mio ragionamento sia espressa da te mi fa però pensare che tu giunga ad altre conclusioni. Me le dici?
GiorgioXT ha scritto:Punto terzo : con tutte le sue pause e limiti il S10 purtuttavia gioca 90 partite in una stagione... DUE selezioni in ML ne giocherebbero 18 , di cui la metà all'estero ... siamo convinti che 9 partite in una stagione suscitino tutto questo interesse ? e non mi venite a dire che le squadre del S10 non ne soffrirebbero ... guardate cosa è successo all'Aquila quando è retrocessa (per altro non sul campo...) sponsor scappati ecc.ecc.
Io non capisco perché vi ostiniate a decretare la morte del rugby in Italia come conseguenza di una eventuale selezione. E' assolutamente vero che il massimo campionato nazionale non sarebbe più la manifestazione rugbystica di massimo livello in Italia, su questo non ci piove. E' anche evidente che questo comporterebbe un ridimensionamento anche forte degli orizzonti dei club e uno scadimento del livello qualitativo del campionato interno, sarebbe logico ed inevitabile. Tuttavia il rugby continuerebbe ad esistere, perché continuerà ad esistere gente che vuole giocare a rugby. Se il discorso della selezione funzionasse a dovere (se... :roll: ), l'aumento dell'esposizione mediatica porterebbe ad un aumento degli iscritti alla scuola rugby; quindi incremento della base a livello giovanile; quindi allargamento della platea di giocatori in erba tra cui scegliere; quindi, statisticamente, miglioramento della qualità degli atleti praticanti. I migliori avrebbero poi la prospettiva di essere convocati nella selezione, magari inizialmente solo per integrare temporaneamente la rosa (in ML è espressamente previsto dalle regole), un gradino intermedio tra campionato e Nazionale che a tutt'oggi manca (tant'è vero che alcuni vorrebbero Bocchino sin da ora in azzurro). Un sogno senza fondamenta? Chissà...
E poi, Giorgio, dai bene le cifre: DUE formazioni in ML disputerebbero complessivamente 42 partite (2 partite x 22 giornate [campionato a 12 squadre: 11 all'andata e 11 al ritorno! Per ognuna!], detratti 2 scontri diretti), con 22 partite in casa. E UNA selezione (calcolando la costituzione della nuova franchigia gallese) disputerebbe comunque 22 incontri, di cui 11 in casa; più eventuali(ssimi) play off. Cioè offrirebbe al rugby italiano e ai suoi appassionati il confronto CONTINUATIVO con l'alto livello. Insomma, non è come dici tu. Ekkekkaiser! :evil:
GiorgioXT ha scritto:Punto quarto : spero di non essere smentito dalle prossime partite , però attualmente se facciamo un confronto fra le squadre italiane nelle coppe europee raffrontate e parametrate ai rispetivi budget e rose a disposizione ... il super 10 vince a mani basse! al punto che in Francia più di qualcuno si è chiesto su riviste e forum come fosse possibile perdere in casa (Bayonne e Bourgoin) e fuori (Brive e Castres) contro squadre che non arrivano ad un quarto del budget
Premettendo che le "piccole" francesi hanno evidentemente sottovalutato il pericolo costituito dalle nostre formazioni e che sarà interessante vedere se perderanno ancora, come spero, anche dopo essersi leccate le ferite; che noi si faccia il massimo con le risorse a disposizione, non lo metto assolutamente in dubbio. Tuttavia questo mi fa anche pensare a che cosa potrebbe essere se potessimo mettere in campo risorse economiche pari o almeno confrontabili. Ariripeto: se il Petrarca, squadra che ho nel cuore sin da bambino, tira fuori il dinero per competere dappertutto, io la smetto di caldeggiare selezioni e Celtic. Fino ad allora, sarai costretto a sorbirti le mie risposte! :-]
GiorgioXT ha scritto:Io non sono affatto convinto che una squadra gestita dalla FIR possa dare risultati migliori : se una squadra del S10 potesse recuperare i giocatori attualmente in nazionale (il Petrarca magari quelli che ha formato ... :D :wink: ) potrebbe avvicinare molto il livello di competitività delle migliori squadre di HC , mentre è certo che una "riduzione" d'importanza del S10 creerà un danno notevole .
La sola idea della FIR che "gestisce" mi fa accapponare la pelle. Eppure la mia sete di vedere il rugby italiano temuto e rispettato da chi fino a ieri lo irrideva e dileggiava mi fa accettare persino la FIR come "gestore", purché ci siano le risorse per costruire una realtà competitiva.
Riguardo al "recupero" dei giocatori; guardiamoci negli occhi! Coloro che potrebbero esservi interessati non sono quelli che hanno contratti solidi (Parisse, Canale, Castro), ma quelli che ormai si stanno avviando verso la parabola discendente della loro carriera (Bortolami, Bergamauro, Nieto, Ongaro, Lo Cicero). Sarebbe sicuramente un importante, importantissimo contributo di esperienza e di qualità per il nostro campionato. Ma si tratta di pochi elementi, tu stesso prima ne hai citati 12 in rosa Nazionale, che comunque non verrebbero tutti; potremmo aggiungere Festuccia, Pez (aaaargh! Vabbe', ormai l'ho detto) e...? Magari ci impreziosisci, ma di certo non ci fai 10 squadre! Invece dall'altro lato ai giovani italiani promettenti, che Rovigo e Petrarca trattengono tanto volentieri senza dare loro sbocco professionale più probante del S10 e della CC, sarà limitata la possibilità di misurarsi QUOTIDIANAMENTE con l'altissimo livello, sia nelle partite settimanali sia negli allenamenti e nei comportamenti, andando a giocare all'estero. Peggio che peggio, creeremo dei "bamboccioni" :-] che potranno rimanere in patria a condizioni economiche vantaggiose e le società potranno trattenerli nel campionato interno a gratis, senza dover garantire loro sbocchi professionali più consoni ad un rugbysta di vertice.
GiorgioXT ha scritto:L'ho già scritto : costruiamo la casa dalle fondamenta, non dal tetto! costruiamo a partire dai club, costruiamo a partire dalle giovanili , costruiamo e finanziamo chi i ragazzi li fa crescere e giocare , invece di "importarli" , costruiamo valore tecnico incoraggiando tecniche e stili di gioco e di didattica differenti.. invece di imporre linee guida rigide di pensiero unico ... costruiamo convincendo ed aiutando le squadre a migliorare il proprio marketing ed a vendersi meglio ....ci vorrà del tempo ,non avremo risultati la prossima stagione ma quelle dopo si. Stravolgiamo l'impostazione FIR : invece di leggere le carte andiamo a verificare sui campo giovanili e minirugby, invece di agire per "raccomandazioni" e "cortesi segnalazioni" andiamo a vederle le partite ...almeno quelle della u19 , dove i tecnici federali latitano.
E' ESIZIALE costruire basandosi sulle giovanili. Proprio per questo, una selezione dà una prospettiva di più ampio respiro di un club che gioca in un campionato scarsamente visibile perché poco "mediatizzato" (in quanto poco "mediatizzabile", sia chiaro). Se la FIR e i suoi tecnici possono continuare a pescare basandosi su segnalazioni "interessate" (ammesso che sia vero, per me buona parte delle critiche alle selezioni e della dietrologia al riguardo ha fonte nell'invidia degli esclusi e degli amici degli esclusi [non vale per la tua critica a Toniolatti, a meno che non salti fuori che vorresti vedere Pastormerlo o Billot in Nazionale :roll: ]), è proprio perché le loro formazioni sono scarsamente "mediatizzate" e pertanto sostanzialmente "invisibili". Uno degli effetti SICURI di una selezione è l'aumento dell'esposizione mediatica per il rugby, qualitativa per effetto del migliore spettacolo offerto e quantitativa perché disponibile tutto l'anno (il forumista danci ha citato nel forum la proposta di una cifra per eventuali diritti TV della ML, incomparabilmente superiore all'attuale contratto FIR-RAI). Non solo, il regolamento della Celtic, nata per ampliare il respiro di tornei numericamente asfittici se condotti solo all'interno, è fatto in modo da favorire i prodotti dei rispettivi vivai interni.
GiorgioXT ha scritto:C'è un grosso ostacolo : la struttura di potere di Dondi e della Federazione è esattamente l'opposto, ed una modifica nel senso che ho descritto ridimensionerebbe tanto i club più legati alla federazione.
Per certi versi la soluzione prospettata da Dondi e Checchinato è anche giusta: come denunciato a più riprese dall'ormai defunta LIRE, la politica federale delle "quote italiane" aveva creato una sopravvalutazione dei giocatori di formazione interna rispetto al loro reale valore "di mercato": un giocatore aveva due valutazioni diverse a seconda se era "di formazione italiana" o meno, con casi tragicomici come quello che ha portato alla retrocessione dell'Aquila. Di certo chi forma giocatori nelle giovanili, come fa con merito il tuo (e un po' anche mio) Petrarca, non se ne può lamentare, dal momento che questa mossa federale aiuta a trattenere i giovani migliori. Anche Rovigo ne dovrebbe essere soddisfatta. Sono questi gli "amici della FIR"? :-]
GiorgioXT ha scritto:una domanda per i sostenitori :Cosa farà il Superclub o selezione una volta che i Bergamasco, Bortolami , Castrogiovanni,Ghiraldini , Masi, Parisse smetteranno di giocare ?
Scusa Giorgio, ti voglio bene, credimi, ma questa mi viene dal cuore (mi affido alla censura automatica del forum, non riesco ad autocensurarmi):
CHE DOMANDA DEL c4$$o!!!!!! :evil: :evil: :evil: :evil: :evil:
Ma porca paletta :evil: :evil: :evil: , stiamo parlando di una rosa di fino a 36 giocatori (regolamento Celtic), integrabile con apporti esterni dai club: ma ti pare che non ci sarebbe spazio per la grande star come per l'onesto mestierante, per il giocatore d'esperienza come per la giovane promessa? Il futuro della selezione si dovrebbe costruire con oculatezza, sfruttando l'assenza di retrocessioni per impostare una politica favorevole ai giovani (come ci suggerisce continuamente l'irascibile pier) importando dai club quelli in grado di non sfigurare se inseriti in un contesto adeguato.
Continui ad essere ossessionato da questa tua idea della selezione in Celtic come morte del rugby italiano. Guarda che le società non esistono di per sé per far giocare rugby a qualcuno, ma perché c'è gente che vuole giocare a rugby! E se sempre più gente vorrà giocare a rugby, le società non potranno che trarne giovamento.

Per finire: questa discussione è sterile, perché ormai non credo più che in Italia si faranno mai selezioni. Da un lato è un peccato, perché avrebbe potuto essere una grande occasione di crescita. Dall'altro forse è meglio, perché la gestione FIR avrebbe potuto rovinare tutto. Avete vinto, club, i vostri voti sono troppo importanti perché chi governa possa prescindere da voi, ed è giusto così, perché il governo deve rispondere alla base dei praticanti più che all'opinione degli appassionati. Adesso però fate qualcosa, club, perché mi sono stufato di mettermi davanti al televisore per vedere delle sconfitte: non riesco più a spiegare a mia moglie e a mio figlio che gusto ci provo, tra un pochino comincerò a non riuscire a spiegarmelo nemmeno io; e un giorno mi verrà in mente qualcosa di meglio da fare.
Peterino
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Bacioci
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da Bacioci »

Diddi,
a parte che la devi smettere di farmi passare parte delle mie brevissime pause pranzo a leggere i tuoi "fiumi di parole"!!!! :-] :-] :-]
Il problema è che scrivi cose troppo sensate per non voler arrivare in fondo ai tuoi interventi....
E sì che, da "onto", di rugby non dovresti capirne molto... :shock: :-] :-]

Scherzi a parte, condivido pienamente quello che hai scritto, ma io sono un po' meno pessimista di te, nel senso che anche per me le selezioni non verranno fatte (almeno mi auguro), ma solo perchè verranno scelti dei club che facciano da "sostituti" delle selezioni.

Io credo che alla fine questa sarà la soluzione trovata, anzi, lo auspico vivamente :wink:

Vedremo...
sunriseboy
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da sunriseboy »

Bacioci ha scritto:Diddi,
a parte che la devi smettere di farmi passare parte delle mie brevissime pause pranzo a leggere i tuoi "fiumi di parole"!!!! :-] :-] :-]
Va beh, è questione di abitudine...il problema è che, proprio come dici te, scrive cose troppo sensate per non arrivare in fondo alla lettura! Sono anni che lo dico....
Diddi for FIR!!! :-] :-] :-] :-] :-]
Principio della termodinamica applicato al forum di rugby.it, altrimenti detto "legge di Flor": qualsiasi discussione dopo n pagine di thread si converte in un topic su Scanavacca.

http://www.nokappa.it
pullo
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da pullo »

Per chi si ostina a dare contro il super10, ecco l'opinione di Paul Emerick:

“The standard of rugby in Italy is getting better and better,” said the 28-year-old. “Previously there used to be only four or five clubs who were well organised and playing well but now it is anyone’s ball game – the league is pretty even and standards are better across the board.”

allora?
...
mc_leuz
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da mc_leuz »

pullo ha scritto:Per chi si ostina a dare contro il super10, ecco l'opinione di Paul Emerick:

“The standard of rugby in Italy is getting better and better,” said the 28-year-old. “Previously there used to be only four or five clubs who were well organised and playing well but now it is anyone’s ball game – the league is pretty even and standards are better across the board.”

allora?
...
allora aspettiamo che trascini Parma a vincere l'HC in un paio di stagioni ;) ?
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manchester
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da manchester »

io rimango dell'idea di organizzare le cose nel seguente modo, ripeto è solo una mia idea:

1) creare due selezioni da mandare nella celtic, una a nord e l'altra a sud per aumentare la visibilità dello sport (potere mediatico ed economico) riportando i ns talenti dall'estero a qui con in aggiunta uno o due stranieri di livello per squadra.

2) mantenere a livello nazionale una sorta di A1 e A2 vecchia maniera, magari una A1 a 14 squadre con pool in e pool out come una volta per favorire il "rodaggio" dei nuovi giovani che escono dalle accademie e che ci permetterebbe di colmare il gap che si sente tra selezioni giovanili e nazionali maggiori
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diddi
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da diddi »

pullo ha scritto:Per chi si ostina a dare contro il super10, ecco l'opinione di Paul Emerick:

“The standard of rugby in Italy is getting better and better,” said the 28-year-old. “Previously there used to be only four or five clubs who were well organised and playing well but now it is anyone’s ball game – the league is pretty even and standards are better across the board.”

allora?
...
Allora contestualizziamo questo intervento di Emerick.
1) Chi sta parlando? Uno che giocava in un campionato considerato di livello superiore (ML) e che si sente in dovere di giustificare la sua scelta di "declassarsi". Ti pare possibile che possa dichiarare qualcosa del tipo "il rugby italiano fa schifo", "guarda dove sono andato a finire", "scarsi erano e scarsi rimangono", e simili?
2) A chi sta parlando? Ai suoi tifosi americani e in generale al mondo del rugby in lingua anglosassone, che potrebbero deprimersi per la sua scelta.
3) Dove sta parlando? Nella tribuna del rugby mondiale (Planet Rugby), momentaneamente sensibile a causa dell'imminente turno di coppe e del primato di Parma nel suo girone (un'italiana prima del girone = un uomo che morde un cane è una notizia), cosicché Paul può dare massima diffusione alla sua giustificazione.
4) Lo stesso Emerick constata giustamente un maggiore livellamento tra le squadre del S10. In questo modo pone la sua squadra al livello delle migliori e non fa che giustificare ulteriormente la sua scelta di trasferirsi non solo in Italia, ma oltre tutto a Parma (anziché a Treviso o Calvisano);
5) Emerick non dice che il livello è buono, ma che è migliore ("better"), e qui a Roma diciamo che "il meglio è nemico del bene". :-]

In sostanza, Paul Emerick, che è un ottimo giocatore ma non una superstar internazionale, non può fare altro che dire che il rugby italiano sta migliorando se vuole continuare ad avere un mercato accettabile anche in futuro.

Non è da questa fonte che mi aspetto un giudizio oggettivo e disinteressato sul S10.
Peterino
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tonione
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da tonione »

non lo so se dopo tutte ste parole l'argomento si possa dire esaurito. secondo me no. mi rendo conto che oltre un certo limite è come disquisire se sia meglio l'uovo oggi o la gallina domani. una cosa un po' assurda. mi viene in mente una barzelletta di Wody Allen: un tizio va da uno psichiatra e dice che suo fratello è pazzo perchè si crede una gallina. il dottore allora risponde: be cosa aspetta a portarlo da me che lo faccio guarire. e il tizio ribatte: e a me chi mi fa le uova dopo?
GiorgioXT
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da GiorgioXT »

Prima di tutto : ricordiamoci di quotare solo quello che interessa e non tutto il messaggio ..magari per scrivere solo una riga ...
diddi ha scritto:Io non capisco perché vi ostiniate a decretare la morte del rugby in Italia come conseguenza di una eventuale selezione. E' assolutamente vero che il massimo campionato nazionale non sarebbe più la manifestazione rugbystica di massimo livello in Italia, su questo non ci piove. E' anche evidente che questo comporterebbe un ridimensionamento anche forte degli orizzonti dei club e uno scadimento del livello qualitativo del campionato interno, sarebbe logico ed inevitabile.[ Tuttavia il rugby continuerebbe ad esistere, perché continuerà ad esistere gente che vuole giocare a rugby. Se il discorso della selezione funzionasse a dovere (se... :roll: ), l'aumento dell'esposizione mediatica porterebbe ad un aumento degli iscritti alla scuola rugby; quindi incremento della base a livello giovanile; quindi allargamento della platea di giocatori in erba tra cui scegliere; quindi, statisticamente, miglioramento della qualità degli atleti praticanti. I migliori avrebbero poi la prospettiva di essere convocati nella selezione, magari inizialmente solo per integrare temporaneamente la rosa (in ML è espressamente previsto dalle regole), un gradino intermedio tra campionato e Nazionale che a tutt'oggi manca (tant'è vero che alcuni vorrebbero Bocchino sin da ora in azzurro). Un sogno senza fondamenta? Chissà...
Allora : prima distruggiamo, o almeno riduciamo quello che già c'è e funziona , lo ammetti tu stesso... poi SE funziona la selezione avremo delle ricadute positive...
L'eventuale aumento degli iscritti alle giovanili ed al minirugby come potrà essere gestito da società ridotte d'importanza e con minori possibilità di trovare soldi ?
Ammesso che le selezioni siano 2 , quanti giovani potranno sviluppare e lanciare in una stagione? siamo certi che saranno molti di più di quelli delle attuali squadre del S10? specie con l'esigenza di fare risultato subito?

Crediamo veramente alla possibilità che sia l'Accademia di Tirrenia (o anche altre 3 simili in giro per l'Italia) a formare i giocatori che ci servono meglio, molto meglio di quanto hanno fatto finora alcuni club?
Non sarebbe , visto che questo (numero giocatori) è il problema comunque più importante il caso invece di andare a vedere e capire perchè ci sono società (e cito solo quelle non del S10) come Prato, Viterbo, Udine che hanno formato giocatori a livello da nazionale ed altre società che in dieci anni di massima serie non ne hanno formato nemmeno uno?

Tendo ad essere pessimista, ma mi pare che questa insistenza su "superclub" o "selezioni" serva proprio ad evitare di affrontare questo problema, trovando una via per avere due o tre bei risultati da poter mettere come paravento ad una montagna di macerie...
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diddi
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da diddi »

Caro Giorgio, se voglio rispondere punto per punto ad un messaggio lungo e articolato come il tuo, cito i passaggi cui voglio replicare. Ho tagliato la formazione della Nazionale dandola per nota; ma per il resto non mi pare di aver tralasciato nella mia risposta alcuna parte del tuo intervento. Cerca di scrivere cose meno interessanti, così non mi sento stimolato a replicare. :lol:
Scusa, ma dove ti è parso che io abbia scritto soltanto una riga? :shock:

"Prima distruggiamo qualcosa che già c'è e funziona..."
Quello che c'è non mi piace, che sarebbe poco grave, ma soprattutto non piace a molti altri. Non è né un rimprovero né un'affermazione faziosa, è un dato di fatto riscontrabile anche nel forum. Io penso addirittura che non piaccia anche al di là dei suoi effettivi demeriti, che non piaccia per partito preso, perché in effetti quest'anno è incerto e combattuto, se non splendidamente giocato.
Quel che è peggio è che quello che c'è non funziona. Non valorizza in genere nuovi talenti (preso come insieme e fatte salve singole realtà); non produce un gioco tale da competere ai livelli che vorremmo, cioè giocarsela fino alla fine con le migliori europee; non appassiona il pubblico "reale" allo stadio e quello "virtuale" in TV; non trattiene i più bravi dalla ricerca di migliori ingaggi e condizioni di lavoro all'estero; non suscita interesse presso media e sponsor importanti (a meno che non pensi che Groupama sia uno sponsor importante).
Io spero sinceramente che le cose continuino a migliorare, ma temo che l'invito ad una crescita più graduale si risolva in un nuovo inabissamento del rugby a sport di nicchia per intenditori.

Aumento degli iscritti significa aumento delle disponibilità economiche, vuoi perché in una società normale ognuno paga una quota di associazione, vuoi perché ad un maggiore movimento di popolo corrisponde un maggiore movimento di istituzioni (sono pur sempre potenziali elettori, no?) e realtà imprenditoriali ed economiche (sono pur sempre potenziali clienti, no?).

Due franchige sono 70 giocatori, c'è posto per tutto. Anche chi ne è escluso potrebbe rientrarvi per collaborazioni "a gettone" (previsto dal regolamento Celtic). Non vedo inoltre quale debba essere l'ansia del risultato, se, a differenza del S10, non c'è retrocessione. E oltre tutto il regolamento Celtic è studiato per favorire il vivaio interno, dato che è nato appositamente per questo scopo.

L'Accademia di Tirrenia non può fare miracoli, ma è un tentativo di colmare il gap di formazione con i parì età all'estero, gap che coincide con l'abbandono della dimensione giovanile e l'ingresso nella dimensione professionale. Perché si forma questo gap? Perché pochi giovani riescono ad entrare nel S10 e anche quelli che entrano comunque sono inseriti in realtà "minori" rispetto ai colleghi all'estero, non fosse altro per il giro economico. Il giovane che gioca in S10 si forma fino a un certo punto, quello che serve per competere nel S10. Gli altri invece sono costretti ad assurgere al livello della GP, del Top14 o della ML; io penso che siano due livelli diversi.

Perché una selezione dovrebbe svantaggiare chi forma i giocatori rispetto a chi finora li ha sempre e solo acquistati? E' normale che una selezione, che sfrutta giocatori altrui, debba prevedere meccanismi di indennizzo alle società di provenienza. E poi, secondo te, se le società avranno meno soldi, chi sarà avvantaggiato: chi ha un forte settore giovanile da cui pescare o chi ha sempre e solo importato il materiale umano?

Se fossi in te, non sarei tanto pessimista. Dondi pare aver preso la sua decisione: i soldi li diamo a quelli forti per tornare o restare qui. Sai che cosa temo però? Che qualcuno (non i giovani, le società) si inventi ingaggi all'estero pur di essere sovvenzionato.
Anche se non ci fossero imbrogli, alla fine lasceremmo i giovani a giocare qui, ad un livello inferiore che altrove.
A questo punto, spero solo che nell'arco di un numero ragionevole di anni il massimo campionato italiano di rugby sarà più competitivo rispetto alle pari realtà degli altri paesi del 6N, altrimenti ci stiamo facendo del male da soli.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
GiorgioXT
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da GiorgioXT »

diddi ha scritto: Scusa, ma dove ti è parso che io abbia scritto soltanto una riga? :shock:
.
Scusa, non mi riferivo certo a te, ma ad altri interventi ..
più tardi continuo...
o'gara10
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da o'gara10 »

Ultimamente ho preferito più leggere i vostri interventi, la maggiorparte interessanti e scrupolosi. Sono sempre stato a favore della creazione di almeno due selezioni per partecipare alla CL. Questo per me non significa avvilire il campionato, anzi.. finalmente si potranno riavere squadre con gente nostrana (senza oriundi e stranieri di medio-basso livello) e poi, per chi è meritevole, selezionarlo l'anno dopo per i 2 club federali e provarlo a ritmi più sostenuti in CL e HC (vedi Irlanda). Naturalmente la Fir dovrà pagare un conguaglio ai team che "presteranno" i loro virgulti migliori alla causa nazionale.
Vorrei che i club federali siano posizionati però nei luoghi storici del nostro rugby. Quindi far rinascere casomai team come i Dogi (la selezione in Veneto) ecc.. e coinvolgere tutti gli appasionati di rugby, no solo sponsor istituzionali.
Quello finora preventivato, cioè la nascità di una juventus del rugby, un club-nazionale dalle alpi alla sicilia, posizionato a torino per accontentare i grandi magnati italiani con il soldo ma senza una storia-passione rugbistica dietro (non si offendano i torinesi, ma vuoi mettere giocare a treviso, padova, rovigo, l'aquila ecc. o roma/milano) mi sembra sia il peggior modo per iniziare la nuova era del nostro rugby. :?
Leinsterugby
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da Leinsterugby »

post demagogico e assai poco costruttivo:
è finito il week end di celtic league: ho assistito personalmente alla partita Leinster-Dragons, e ho visto in tv le altre. Ragazzi nn sarebbe nemmeno da discutere, dragons senza nazionali hanno giocato alla pari x 60'. Poi sn uscite le individualità irlandesi(dempsey, horgan, bod, jackman e elsom) e hanno chiuso il match. In campo ci saranno stati 15 ragazzi 84-85-86.Più i vecchi marpioni. Spettacolo assicurato e che ritmo. Stessa cosa Llanelli-Munster.
no way,peccato che la federazione, giustamente, vada incontro al volere degli elettori....
cumonfeelthenoize
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da cumonfeelthenoize »

pullo ha scritto:Per chi si ostina a dare contro il super10, ecco l'opinione di Paul Emerick:

“The standard of rugby in Italy is getting better and better,” said the 28-year-old. “Previously there used to be only four or five clubs who were well organised and playing well but now it is anyone’s ball game – the league is pretty even and standards are better across the board.”

allora?
...
L'oste parla bene dekl suo vino. Ma potrei citarti molti giocatori stranieri che lo hanno paragonato alla Secondo Division Inglese o galelse (che sono la terza serie)
L'Haka è ormai un fenomeno commerciale degno del Wrestling.. fatto per fare un becero spettacolo. Altro che tradizione. peggio ancora la "en kapa cio il pongo" (firma inserita su suggerimento di Pakeha_70)
118
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Re: Nasce il superclub federale?

Messaggio da 118 »

A me sembra che si faccia tanto rumore per nulla soprattutto per quel che riguarda il destino dei club.

Premetto che se la Fir decidesse di creare uno o due superclub, questi non preleverebbo piu di 60-70 giocatori dall'attuale super 10. Il che voul dire al massimo 6 giocatori per club. Avendo conosciuto abbastanza bene la realtá irlandese, sudafricana e un po quella gallese negli utlimi nni avend vissuto li, la prima cosa che posso affermare é il fatto che dietro a ogni "provincia" o "selezione" rimangono attivi i clubs, e ovunque c'e un campionato attivo a livello nazionale. In irlanda ci sono 3 divisioni nazionali (AIB league) ingalles c'é la national wales league (ASDA lueague) e in sudafrica non solo c'é lla currie cup, ma anche la vodacom cup e poi tutti i vari campionati a regione (troppo grande per muoversi).
Inoltre Ie selezioni hanno influenza su tutto il territorio, in quanto possono prelevare in continuazione giocatori dai vari club, spesso i giocatori sono sottocontratto anche con i club zonali, ossia O'gara gioca sia per munster che per cork constitution. stringer gioca per munster e shannon rugby, cosí come o'connel. QUando O'conell fu fuori per infortunio anni addietro, prima di rientare in celtic league gioco 6 partite con il shannon (in quello che sarebbe l'equivalente al super10 italiano ossia l'aib 1).
Le selezioni pagano lo stipendio al giocatore e danno un indennizzo al club se dovessero prelevarne un altro. (Frank Murphy 4 anni fa passo dall'UCC al munster, perche stringer era rotto. Munster selezione regionale chiede al club il giocatore, come previsto da CL). Stessa cosa succede in galles, dove gli Osperys prendono i giocatori di neath a swansea (prima divisione).
In Sudafrica i giocatori non slezionati durante il super14, passano alle sqadre di vodacom cup. Se non convocati nemmeno li hanno il permesso di giocare con il club al quale sono affiliati (durban collegains per esempio).

Cosa serve tutto cio?

1)se si creano i normali rapporti che regolano le relazioni selezioni (pagate da federazione e sponsor) con i club (privati), non si deve distruggere il campionato di super 10, anzi si da uno stimolo grosso alla crescita. (a patto che si creino le relazioni tra club,fir, selezioni)
2) i vari campionati (AIB,VODACOM CUP, ASDA league) continuano ad attirare spettatori, televisioni e sponsor. Provate ad andare a vedere Shannono v Gallyowen, Lansdwone v St. MARys College, WIldebeest v Griquas..etc etc

In pratcia il massimo campionato nazionale continua ad esistere ed attrae la gente che magari non riesce ad anadre a limerick,cork,dublino,capetown,swansea tutti i weekend.

Io sono convinto che se la cosa si facesse con un minimo di testa non danneggerebbe i club, anzi, e non danneggerebbe il movimento.
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