Mi sembra un'analisi molto lucida, convengo su quasi tutto, soprattutto sulla teoria che la nostra difesa in affanno fa apparire le cose più facili per i nostri avversari.luna1984 ha scritto:secondo me invece, è stato proprio grazie all'intelligenza di Robertson quella meta, altroche!!! allora anche O'Driscoll nella sua meta anziche fintare per poi rientrare verso il centro, sarebbe dovuto andare diritto, subendo il placcaggio a tutta velocità del difenzore, idem poco prima il suo compagno numero 8!!! se robertson fosse andato diritto senza rientrare, avrebbe subito il placcaggio a tutta velocità del difensore che stava scivolando verso di lui e, probabilmente sarebbe uscito da campo, dato che era quasi sulla linea dell'out!!! altroche!!! poi che robertson possa risultare antipatico a tanti, ok lo accetto, ma che sia l'ultimo arrivato, non mi sembra proprio!!!! poi ognuno è libero di pensarla come vuole o crede, rimane il fatto che se non fosse rientrato, avrebbe subito l'impatto a tutta velocità del difensore.wulfgar ha scritto:ti sei dimenticato il voto 0 al peggiore: Nick Scienziato Mallet
MARCATO 3 secondo me va lasciato a casa va bene per un altro sport che ne so magari il tennis o il calcio a 5.
ROBERTSON 3 vedi sopra sembra un U17 che gioca con i grandi ridicolo attaccatto al braccio del loro trequarti nero che sarebbe
stato capace di caricarselo sotto braccio e portarselo a spasso per il campo.
GARCIA 2 si merita anche lui di non giocare perchè se uno sbaglia sempre non lo si può schierare.
Per gli altri voti direi che sono abbastanza d'accordo anche se in alcuni casi generosi.
dai noi le ali avversarie trovano le praterie perchè i nostri difensori non possono scivolare all'esterno, dovendo coprire gli svarioni fatti dal compagno a fianco, invece gli avversari sanno scivolare e per assurdo, sanno ricavare l'uomo in più anche in difesa.
Forse non sono così convinto che qualsiasi ala -come sostieni tu-avrebbe preso un placcaggio e sarebbe finito fuori; magari Sackery si sarebbe allungato, Shane Williams avrebbe fintato e sarebbe andato a schiacciare in mezzo ai pali, Clerc avrebbe portato di forza in meta anche il difensore e Ellis, che è un mediano, in una situazione analoga si era appena abbassato e tagliato fuori ogni possibilità di recupero.
Guarda, senza bisogno di scienziati che snocciolino cifre, 30 anni di rugby mi hanno inculcato la convinzione che quando sei a mezzo metro dalla linea di meta e il segnare oppure no spesso è questione di voglia, fiuto, furbizia, coraggio, convinzione, killer istinct.
Penso anche a Troncon, l'ultima meta a Edimburgo e quella a St Etienne....
Insomma quante volte ognuno di noi, giocando a rugby, ha visto un avversario o un compagno segnare una meta che ci ha fatto sorgere questa domanda: cacchio ! ma perchè non l'ho segnata io una meta del genere? del resto, a vederlo, niente di difficile, anzi magari quei giocatori che hanno appena segnato sono anche peggiori di tanti altri.
Però a segnare quel genere di mete erano sempre i soliti...
Robertson di certo non ha questo fiuto: però diciamo che con quella mossa ha dimostrato almeno di avere coscienza dei propri limiti....certo se non fosse arrivato Mirco era da mangiarsi le p---e......