Ma dimettersi?

[Sbarza]

Quoto Athlone: Non ha senso mandarlo via oggi.
Diciamo che mi aspetto che se ne vada al termine del 6 Nazioni se, come temo, l'Italia continuerà così.
NM mi ha profondamente deluso, e si che come persona mi piace(va) tantissimo.
Sempre a tirare mXXXXXda sui giocatori, a piangere il morto e a cercare l'alchimia maggica che possa risolvere alla grande il suo problema di turno.

Giocatori importanti ne abbiamo, e partendo da quelli bisogna costruire una squadra. Lui invece parte dalla sua idea di squadra cercando di far adattare il parco giocatori alle sue idee: lo puoi fare in SA, Inghilterra, NZ dove sei pieno di alternative. Non in Italia.

[lupobravi]

in questa orgia di insensate parole, dove la caccia all'untore che dovrebbe risolvere, una volta preso, i problemi del rugby in Italia, riporto una frase del saggio,saggissimo Totò Perugini che ci deve far riflettere tutti quanti e riportarci con i piedi per terra e non dare la caccia alle streghe e alle missioni impossibili, ma considerare il tutto un incidente di percorso e farci trovare pronti già da sabato senza se e senza ma contro l'Irlanda:
La verità - le parole del 31enne pilone dello Stade Toulousain - è che c'è ancora una grossa differenza tra noi e le altre forze del Sei Nazioni. Quando commettiamo qualche errore lo paghiamo caro. Non possiamo pensare di batterci con squadre al nostro stesso livello. Purtroppo occorre volare bassi. Forse negli ultimi anni si è perso il contatto con la realtà, ci serve ancora altro tempo per crescere".

[CapitanFracassa]

Ok! Mallett ha fatto una cazzata grande come il cielo.
Ma tutto lo staff che lo affianca?
E i genialoidi della FIR?
In realtà le colpe vanno divise fra tutti questi personaggi che pensano solo ai soldi e non gliene frega un bel niente del rugby in Italia (vedi l'altra folle idea della Celtic League) e delle figure che fanno fare ai nostri giocatori.
Jonhatan Davies ha detto che "quella di Mauro Bergamasco (crudelmente gettato da Mallett nella posizione di mediano di mischia) è stata la peggiore nelle ultime decadi da parte di un giocatore internazionale di rugby".
Quindi per me: A CASA MALLETT, ma anche quelli che lo affiancano e anche i vertici FIR, prima che facciano ulteriori danni.

[CapitanFracassa]

in questa orgia di insensate parole, dove la caccia all'untore che dovrebbe risolvere, una volta preso, i problemi del rugby in Italia, riporto una frase del saggio,saggissimo Totò Perugini che ci deve far riflettere tutti quanti e riportarci con i piedi per terra e non dare la caccia alle streghe e alle missioni impossibili, ma considerare il tutto un incidente di percorso e farci trovare pronti già da sabato senza se e senza ma contro l'Irlanda:
La verità - le parole del 31enne pilone dello Stade Toulousain - è che c'è ancora una grossa differenza tra noi e le altre forze del Sei Nazioni. Quando commettiamo qualche errore lo paghiamo caro. Non possiamo pensare di batterci con squadre al nostro stesso livello. Purtroppo occorre volare bassi. Forse negli ultimi anni si è perso il contatto con la realtà, ci serve ancora altro tempo per crescere".

Quindi basta con idee insensate come la partecipazione alla Celtic League.
Facciamo crescere il movimento italiano!

[kkarli]

Forse, però, al nostro caro NM interessa più che si parli di lui e dei suoi pessimi esperimenti a livello mondiale, piuttosto che la crescita del nostro movimento rugbystico, pronto a deprimersi ad ogni fallimentare scofitta come quella contro gli inglesi.

Se amassi pensare male, e quindi peccare, penserei che Mallet fosse convinto di venire, e davvero portarsi dietro alcuni suoi pupilli da vestire con una maglia azzurra. Venire, e dettare norme senza senso tenendo per le palle un movimento di baluba.
Penserei che forse, resosi conto che nessuno baciava il terreno dove posava i piedi, né prima né dopo il suo passaggio, e che in Italia qualcuno esperto di rugby c'è davvero a fargli domande (signorilmente segrete) sulle ragioni di certe scelte, con certe dichiarazioni e certe arroganze verso i giocatori (poco signorilmente pubbliche) abbia deciso di farla pagare a qualcuno.
Così facendo, penserei, il furbastro ha ottenuto che si parli di lui coach dell'Italia e che presto, spentosi l'eco delle risate, la stampa anglosassone (specie down under e solo down), campanilista quanto basta, parta con l'ovvia equazione:
Mallet = Grande Allenatore AND Italiani = Pallonari Scarsi Rugbisty Incompetenti ERGO Mallet incompreso per colpa dei Trogloditi.

Chiamasi "Gettare la croce addosso". E ricordate che Mallet è noto per non essere il Cristo (unico che non provò a gettarla), anzi è noto per essere un furbo dei più furbi. Così Mallet avrebbe servito la polpetta al veleno a tutti colpevoli di lesa maestà, e si sarebbe ritagliato un futuro che i risultati inesistenti come allenatore della nostra Nazionale gli offrirebbero.

Se amassi pensare male. Ma sono un puro, e non lo farò.
Come dite? Getto il sasso e ritraggo la mano? Suvvia... Mica ho schierato un flanker a SH al 6 Nazioni per poi cacciarlo all'intervallo "per rispetto"...

Quanto alle parole di Perugini, non le citerei proprio a esempio di una caccia alle streghe: le citerei a suffragare l'ipotesi che questo Scienziato Pazzo ha davvero distrutto tutto, persino la stima dei giocatori in se stessi. Sono parole che fanno impressione. Ma me lo sono sognato che abbiamo già provato a terminare il torneo 2-3? Giocare il 6 Nazioni con lo spirito su esposto è inutile. Un'involuzione del genere, anche solo di mentalità, è così inattesa da lasciare interdetti.

[pulici]

in questa orgia di insensate parole, dove la caccia all'untore che dovrebbe risolvere, una volta preso, i problemi del rugby in Italia, riporto una frase del saggio,saggissimo Totò Perugini che ci deve far riflettere tutti quanti e riportarci con i piedi per terra e non dare la caccia alle streghe e alle missioni impossibili, ma considerare il tutto un incidente di percorso e farci trovare pronti già da sabato senza se e senza ma contro l'Irlanda:
La verità - le parole del 31enne pilone dello Stade Toulousain - è che c'è ancora una grossa differenza tra noi e le altre forze del Sei Nazioni. Quando commettiamo qualche errore lo paghiamo caro. Non possiamo pensare di batterci con squadre al nostro stesso livello. Purtroppo occorre volare bassi. Forse negli ultimi anni si è perso il contatto con la realtà, ci serve ancora altro tempo per crescere".

insensate parole, caccia all'untore...
Io mi sono solo chiesto se non avrebbe senso che si dimettesse.

Volare basso vuol dire fare giocare un flanker mm? o sbagliare quasi tutte le touche? o farsi fischiare contro buona parte delle mischie? O non avere uno schema d'attacco leggermente diverso dal passarla lentamente al compagno? Cosa vuol dire dunque? gioire in tribuna per una meta dopo averne prese quattro? bah

[newrunner]

No, va bene le critiche, ma io spero proprio che non si dimetta.
Non so se avete presente in che situazione ci troveremmo se lo facesse...

Che situazione ?
In italia non ci sono allenatori ?

Mica l'irlanda chiuse bottega quando Kidd si dimise nel 1997 a 15 gg dall'inizio del 6 nazioni .

Ripeto ..difendere le cause perse è uno spreco di tempo,risorse ed energie...caro sig. NM grazie del lavoro svolto(sigh!)( si dice sempre così tra gentiluomini...) ma abbiamo deciso per un'altra scelta (questa volta....)PROFESSIONALE.

[newrunner]

Però se gli fosse andata bene, sarebbe passato alla storia.

Sfortunatamente per lui e per noi, è venuta fuori una cosa vergognosa. E mi sa che passerà alla storia in ogni caso: d'ora in poi quando mancherà un mediano in una squadra di un qualunque livello, verrà citato a non-esempio e gli fischieranno le orecchie fino alla follia!

Esatto...passerà alla storia come un folle ... per osare bisogna cmq usare il cervello(sano) e non altre parti del corpo. Ha dimostrato di non essere ( lui come tanti) il depositario della verità e cmq difendere le cause perse è illogico...

[Emy77]

La verità - le parole del 31enne pilone dello Stade Toulousain - è che c'è ancora una grossa differenza tra noi e le altre forze del Sei Nazioni. Quando commettiamo qualche errore lo paghiamo caro. Non possiamo pensare di batterci con squadre al nostro stesso livello. Purtroppo occorre volare bassi. Forse negli ultimi anni si è perso il contatto con la realtà, ci serve ancora altro tempo per crescere".

Quelle di Perugini sono sante parole, anche se certo non si può negare che mettere Bergamasco mediano di mischia sia stata una decisione delirante e che nello staff tecnico della nazionale evidentemente c'è qualcuno che vale davvero pochino.

Quindi basta con idee insensate come la partecipazione alla Celtic League.
Facciamo crescere il movimento italiano!

[/quote]

Però il movimento italiano così com'è oggi non cresce: ci credo bene che non siamo all'altezza delle altre squadre, visto che loro hanno nazionali diciannovenni che giocano titolari in Premier o in Top14 e noi venticinquenni che devono ancora crescere (?) che giocano in un S10 che fa cadere le braccia.
Servirà la Celic? Io spero di sì. Se non altro è un tentativo per cambiare uno stato di cose che è clinicamente morto.
Alla Celtic affiancherei però una politica molto stretta per quanto riguarda gli stranieri: se anche in C è quasi automatico che le aperture siano straniere, grazie che poi in nazionale c'è Marcato. E grazie che si equipara e che Mallet era arrivato convinto di fare la nazionale con i suoi 10 sudafricani (anch'io sto iniziando a pensare che sia così e che sia poi rimasto fregato): se gli italiani non giocano nei campionati e se la loro crescita viene tralasciata per spendere soldi per ingaggiare stranieri (e certo che si fa prima!), poi chi ci và in nazionale?

[newrunner]

Ok! Mallett ha fatto una cazzata grande come il cielo.
Ma tutto lo staff che lo affianca?
E i genialoidi della FIR?
In realtà le colpe vanno divise fra tutti questi personaggi che pensano solo ai soldi e non gliene frega un bel niente del rugby in Italia (vedi l'altra folle idea della Celtic League) e delle figure che fanno fare ai nostri giocatori.
Jonhatan Davies ha detto che "quella di Mauro Bergamasco (crudelmente gettato da Mallett nella posizione di mediano di mischia) è stata la peggiore nelle ultime decadi da parte di un giocatore internazionale di rugby".
Quindi per me: A CASA MALLETT, ma anche quelli che lo affiancano e anche i vertici FIR, prima che facciano ulteriori danni.

Come non quotarti....

[yeti]

Mah, capirei il discorso fatto da KKarli se si trattasse di uno come Kirwan, che non aveva nessuna fama come allenatore e che poteva usare l'Italia come trampolino di lancio per una carriera di allenatore che non è mai decollata. Ma Mallet? Uno che ha giá vinto tanto col Sudafrica e lo Stade Francaise? Che ha deciso di venire in Italia rifiutando la panchina del Galles? Che cosa avrebbe da guadagnarci in termini d'immagine a fare queste figure barbine? E pensate che una volta eventualmente "licenziato" le più grandi nazionali e squadre di club del mondo facciano la fila davanti alla porta di casa sua per accaparrarselo, dopo un 6 nazioni di cacca? Che fine ha fatto Kirwan? E Johnstone? Ci hanno guadagnato dall'essere CT dell'Italia? In ogni caso Eddie Jones a fine stagione lascia i Saracens. Proviamo anche con lui, dai. Tanto si sa già come andrà a finire.

Ah, per quelli che dicono che l'Italia non ha gioco. Secondo Planetrugby, che viene citato ripetutamente per sottolineare la castroneria di Mallet, il Moment of the Match è stata la meta di Mirko BErgamasco, a concludere il movimento più bello di tutta la partita. Beh, meno male che non avevamo gioco. Con BBz e Kirwam non si vedeva altro che rolling maul. Adesso da un anno all'altro dobbiamo inventarci funamboli sui tre-quarti? Mete come quella contro l'Australia o contro l'Inghilterra tre o quattro anni fa ce le sognavamo.

[Nic]

350,000 Euri a stagione. E quando si dimette.........?!

[scanfer]

in questa orgia di insensate parole, dove la caccia all'untore che dovrebbe risolvere, una volta preso, i problemi del rugby in Italia, riporto una frase del saggio,saggissimo Totò Perugini che ci deve far riflettere tutti quanti e riportarci con i piedi per terra e non dare la caccia alle streghe e alle missioni impossibili, ma considerare il tutto un incidente di percorso e farci trovare pronti già da sabato senza se e senza ma contro l'Irlanda:
La verità - le parole del 31enne pilone dello Stade Toulousain - è che c'è ancora una grossa differenza tra noi e le altre forze del Sei Nazioni. Quando commettiamo qualche errore lo paghiamo caro. Non possiamo pensare di batterci con squadre al nostro stesso livello. Purtroppo occorre volare bassi. Forse negli ultimi anni si è perso il contatto con la realtà, ci serve ancora altro tempo per crescere".

eh no..non sono d'accordo con PERUGINI..adesso tutti i giocatori azzurri sono dei mediocri?
questa è la lista dei partenti di sabato..
ITALIA
15 Andrea MASI (Biarritz Olympique, 44 caps)
14 Kaine ROBERTSON (MPS Viadana, 35 caps)
13 Gonzalo CANALE (Clermont-Auvergne, 42 caps)
12 Gonzalo GARCIA (Cammi Calvisano, 5 caps)
11 Mirco BERGAMASCO (Stade Francais, 56 caps)
10 Andrea MARCATO (Benetton Treviso, 12 caps)
9 Mauro BERGAMASCO (Stade Francais, 69 caps)
8 Sergio PARISSE (Stade Francais, 57 caps) - capitano
7 Alessandro ZANNI (Cammi Calvisano, 26 caps)
6 Josh SOLE (MPS Viadana, 33 caps)
5 Marco BORTOLAMI (Gloucester RFC, 70 caps)
4 Santiago DELLAPE’ (Toulon RC, 52 caps)
3 Martin CASTROGIOVANNI (Leicester Tigers, 54 caps)
2 Fabio ONGARO (Saracens, 59 caps)
1 Salvatore PERUGINI (Stade Toulousain, 55 caps)

10 su 15 giocano all'estero..e tutti in squadre di HC (tranne DELLAPE' che gioca cmq in una squadra come il Toulon costruita per far bene ma che poi ha deluso) e ONGARO (ma i Saracens non sono una squadretta..), altri (come ad es. ZANNI) sono in procinto di trasferirsi all'estero..altri assenti (cito PICONE) anche se giocano in Italia sono secondo me validi..che il nostro movimento sia ridicolo rispetto a quello inglese nessuno lo discute..ma questo gruppo di giocatori a livello individuale mi sembra sia apprezzato anche all'estero..quindi se il risultato dopo neanche 2 anni di gestione NM è che anche i più importanti nostri giocatori si devono piangere addosso allora è stato sbagliato tutto..
ps io sono ottimista di natura..e voglio ricordare come abbiamo iniziato il 6n 2007 (il nostro migliore di sempre): distrutti a Roma dalla Francia 39-3..subendo 5 mete..speremo ben..

[Emy77]

in questa orgia di insensate parole, dove la caccia all'untore che dovrebbe risolvere, una volta preso, i problemi del rugby in Italia, riporto una frase del saggio,saggissimo Totò Perugini che ci deve far riflettere tutti quanti e riportarci con i piedi per terra e non dare la caccia alle streghe e alle missioni impossibili, ma considerare il tutto un incidente di percorso e farci trovare pronti già da sabato senza se e senza ma contro l'Irlanda:
La verità - le parole del 31enne pilone dello Stade Toulousain - è che c'è ancora una grossa differenza tra noi e le altre forze del Sei Nazioni. Quando commettiamo qualche errore lo paghiamo caro. Non possiamo pensare di batterci con squadre al nostro stesso livello. Purtroppo occorre volare bassi. Forse negli ultimi anni si è perso il contatto con la realtà, ci serve ancora altro tempo per crescere".

eh no..non sono d'accordo con PERUGINI..adesso tutti i giocatori azzurri sono dei mediocri?

Non è che sono tutti dei mediocri, ma è una realtà che dal punto di vista dei movimenti che stanno dietro alle nazionali noi ne abbiamo di strada da fare rispetto alle altre nazionali del 6N, sia in termini quantitativi che qualitativi.


Ora però (me compresa) stiamo andando fuori tema: qui si parla delle responsabilità di Mallet e dell'opportunità o meno di sue dimissioni.

[Satiro]

ma si cacciamo mallett...tanto qua su sto forum ne troviamo a decine di allenatori migliori...
l'allenatore può sbagliare ma in campo ci vanno i giocatori!!!!
e se in campo vanno pippe si perde...anche se le pippe so 5 su 15 SI PERDEEEE