ITALIA-FRANCIA

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

sticutzi
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da sticutzi »

diddi ha scritto:
IV - è la meta sul grubber sbagliato di MauroB. C'è poco da dire. Non era il luogo e non era il momento di farlo. Segnalo con una certa rabbia che in quest'azione eravamo in soprannumero: Pratichetti era solissimo al largo. Si è sbilanciato in avanti al momento del calcetto, motivo per cui non poteva essere presente su Heymans dopo l'intercetto.
a me sembra che il francese che raccoglie il pallone fosse davanti al suo compagno che lo intercetta e, quindi, in fuorigioco.
tonione
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da tonione »

c'est trop facile! dicevano i commentatori francesi dopo la meta di Medard. l'Italie 'est liquifie, pas de puissance, pas de tout...ma che vi venisse un accidente con il vostro modo di far francese anche ciò che non lo è: Marcatò, Kartarolì e dulcis in fundo, Bortolamì che secondo loro è uno dei tanti italo-argentini dell'Italia. elogi per i calci di Marcatò e commenti buffi ogni volta che Mac Lean calciava: il va a prendre une touche a quinze metres...me porquoi il ne cherche pas d'aller a quaranta metres...eet voilà une outre "ballon" laisse a son pied, mais porquoi? perchè ce piace! va bé?!
gibbi
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da gibbi »

[
Kkarli, scusa, ma non ho detto che hai fatto attacchi personali a Mallett, perchè so che non è vero.
E' vero però che, per quanto argomentate (e in parte condivisibili), le tue tesi finiscono sempre con il demolire in toto il tecnico Mallett (non l'uomo). L'ultima tua "invettiva" nel 3D "La trappola" dove per poco non imputi a Nicolone anche la crisi economica mondiale (esagero e scherzo, ovviamente, è solo per far passare il concetto :wink: ).
Io non conosco personalmente Mallett e, pertanto, non posso seguirti sul terreno minato di "tutto quello che fa ha come secondo fine l'affermarsi del suo ego smisurato". Non lo so e non so neanche se lo voglio sapere.
Piuttosto volevo argomentare su alcune cose.

MALLETT CI PRENDE PER TROGLODITI, BERBIZIER COL SUO GIOCO CI ESALTAVA.
Non so. L'impressione che ho è tutta l'opposto. Si può discutere sul metodo applicato, si DEVE discutere sui risultati che senz'altro danno ragione al francese, ma io non riesco a capire questa tesi.
Il fatto che Mallett voglia (vorrebbe) far giocare l'Italia come le "grandi" implica di fondo, secondo me, una certa considerazione sui giocatori che ha a disposizione. Non li considera certo dei campioni (lo si è capito e concordo che in queste considerazioni a ruota libera meglio avrebbe fatto a mordersi la lingua), ma li considera in grado, evidentemente, di giocare come si gioca nei migliori paesi rugbistici.
Il fatto che BBZ abbia adattato il gioco ai "poveri" mezzi degli azzurri è, invece, segno che (probabilmente con molta intelligenza) il francese non aveva poi tutta sta considerazione nei mezzi dei nostri.
Del resto BBZ non ha mai nascosto la pochezza del nostro movimento (proprio come NM ora e JK prima) incoraggiando gli azzurri ad andare all'estero (e portandosene via un paio al Racing) per migliorare il loro livello.
Io non voglio dire quale sia l'idea migliore, ma rifiuto di abbracciare l'idea di un Mallett sprezzante del nostro rugby (e dei suoi giocatori) e di un BBZ che invece li valorizzava al massimo.

I NUMERI CONDANNANO MALLETT
Indubbio, sacrosanto e incontrovertibile.
Mi spiace che tanto zelo nel leggere ed interpretare le cifre non sia stato messo anche 12 mesi fa, quando fu archiviato (dal punto di vista prettamente "numerico") uno dei migliori 6N italiani. Forse nella sua pazzia Mallett aveva trovato un suo equilibrio con Masi apertura (bestemmia!!!).

MALLETT CHE CRITICA IL MOVIMENTO ITALIANO
Ora, come ho già detto un'altra volta, può dar fastidio che venga il santone sudafricano a ricordarcelo, è certamente criticabile il fatto che lo faccia con una certa insistenza e controproducente che lo ribadisca ad ogni vigilia di partita... però i fatti, prima di tutto... i fatti.
I fatti sono che è vero che abbiamo un movimento mediocre (eufemismo): stiamo tutti (non io) aspettando di entrare in CL sperando che elevi un minimo il movimento di vertice, siamo tutti a criticare l'organizzazione dei campionati, i criteri di selezione nelle giovanili, i troppi stranieri nei top club italiani, la qualità infima degli stessi top club ecc. ecc. che c'è? Lui non lo può dire perchè è stipendiato FIR?
I fatti sono che lo sappiamo bene tutti che abbiamo un solo fuoriclasse, con una mezza dozzina di buoni giocatori internazionali e un'altra mezza dozzina che può tenere dignitosamente il campo a certi livelli... per il resto il sahara... è poco politically-correct dirlo? Forse, ma a me interessa poco. Non deve farlo notare perchè riceve 350 mila cucuzze l'anno? Forse, ma la realtà è esattamente quella che dice, non è un visionario. Deve rimediare lui a tali mancanze? Follia.

MALLETT E GLI ARBITRI
Tutti tecnici che lo hanno preceduto hanno spesso pesantemente criticato gli arbitri, tutti. Se non lo ricordiamo è perchè il tempo edulcora il passato, ma tanto Coste (!), che BJ, JK, BBZ hanno spesso criticato anche pesantemente l'arbitraggio.
Per inciso io non critico mai l'arbitraggio e men che meno quando se ne prendono 50, ma Rolland sabato è stato davvero inguardabile (per me), al contrario del suo connazionale Lewis una settimana prima.

ALLENATORI FRANCESI
La butto lì. E' senz'altro storicamente vero che con i francesi (Coste e Berbizier segnatamente), abbiamo ottenuto i migliori risultati... però... entrambi hanno sfruttato il lavoro dei predecessori, hanno preso in mano squadre praticamente già fatte facendole (è vero) fruttare al massimo, ma cos'hanno lasciato? E' un caso che se ne siano andati tutti e due polemicamente? Con uno spogliatoio sfasciato (almeno così sembra)? Con una lotta intestina con i propri capitani (Giovanelli e Bortolami)?... è una provocazione, ovviamente... però...

IO CONDIVIDO TUTTO QUELLO CHE PENSI E CHE HAI SCRITTO
mallet
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da mallet »

Curioso siparietto allo stadio Flaminio durante il 6 Nazioni di rugby: in tribuna è spuntato Borat. O meglio un fan del famoso personaggio televisivo che in tribuna ha sfoggiato il famoso costume verde. Per la cronaca, il match ha visto la netta sconfitta dell'Italia con la Francia:

http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... nio/1.html

sigh! :oops:
tonione
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da tonione »

"Per la cronaca, il match ha visto la netta sconfitta dell'Italia con la Francia". e di cosa si parla quì da oltre settanta ore Mallett?
EmmePi
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da EmmePi »

mallet ha scritto:Curioso siparietto allo stadio Flaminio durante il 6 Nazioni di rugby: in tribuna è spuntato Borat. O meglio un fan del famoso personaggio televisivo che in tribuna ha sfoggiato il famoso costume verde. Per la cronaca, il match ha visto la netta sconfitta dell'Italia con la Francia:

http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... nio/1.html

sigh! :oops:
Adesso ho capito cosa intendeva Laporte quando mi ha detto: "Ci vediamo al Flaminio: mi riconoscerai perchè mi vestirò come un noto personaggio del cinema"...

Poteva scegliere Batman...
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
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PiVi1962
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da PiVi1962 »

Un'osservazione a margine della partita.
Nel secondo tempo Rubini giocava sotto di me, ed almeno in un paio di occasioni, mentre l'Italia batteva un touch od introduceva in mischia, allargava le braccia. Evidentemente nessuno si preoccupava di chiamargli lo schema.
Tant'è che poi in un paio d'occasioni è stato lo stesso Parisse a segnalarglielo (un nome lo ho sentito anch'io: "Parigi con l'ala").
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jaco
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da jaco »

diddi ha scritto: E' solo che, come già detto, ho un personale pregiudizio contro Rolland, anzi ho l'impressione che Rolland abbia dei pregiudizi nei nostri confronti, e non volevo far passare quest'occasione senza ribadire che lui non ha fatto niente per smentirmi. Abbiate pazienza, è una questione personale.
...stessa impressione... fin dal primo fischio l'impressione è stata quella.
Comunque da 6 anni (!) che sono presente nel sito non ho mai criticato l'arbitraggio e non voglio iniziare ora...
Per il resto, come al solito, lucidissima analisi...
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da Rugby-Tv »

diddi ha scritto: VII - c'è un unico motivo che spiega questa meta: mentre i giovani, gasati nonostante la debacle, stavano ancora giocando, L'Italia dei veterani aveva smesso di lottare. Quartaroli si accentra e va allo scontro mettendo palla a disposizione, ma il sostegno serio, quello degli avanti, non arriva mai: sono rimasti fermi alla ruck precedente, non hanno voglia di farsi quegli ulteriori 20 metri. Hanno tirato i remi in barca.
Questo è un altro evidente limite dell'italia.
Non possiamo minimamente pensare di far meta con i 3/4 in prima fase (non abbiamo giocato conntro noi stessi :evil: ).
Servono 6 7 10 15 fasi prima di fare una meta. Noi se va bene facciamo 3 fasi e poi non abbiamo più sostegno. E non parlo di sostegno ad esempio sul vantaggio preso con Zanni contro l'Irlanda, che magari ti prendono in contro tempo.
Per avere dei buoni 3/4 devi avere dei buoni avanti.

Abbiamo troppi giocatori cotti e sicuri di giocare comunque. MANCA IL SACRIFICIO
thekid
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da thekid »

diddi ha scritto: [...]
II - Di nuovo l'intervallo tra lineout e 3/4! :evil: Stavolta però eravamo preparati: infatti MauroB, ultimo uomo dell'allineamento, ne esce subito per coprire quello spazio. I francesi mandano avanti Medard all'interno a fintare l'azione di Danielli, Mauro ci casca e Trinh Duc passa nel buco. Appena più al largo, unica alternativa per fermare la penetrazione dell'apertura, c'è McLean, su cui ricade gran parte della colpa. Ci sono due considerazioni che ne mitigano - ma solo in parte - le responsabilità: 1) insieme a Mauro, dal lineout esce anche il suo dirimpettaio Dusautoir, il quale si va a piazzare - guarda caso - tra la sua e la nostra apertura - non posso dire che McLean avrebbe sicuramente recuperato, ma sta di fatto che, nel momento in cui Trinh-Duc lo passa, tra lui e Luke c'è il 6 dei bleus (verificato con fermo-immagine); 2) appurato che gli altri hanno individuato lì un nostro punto debole e considerando che in tutto il torneo, salvo poche eccezioni, siamo stati scarsi nel contrastare le touch avversarie, si poteva ipotizzare, essendo ora consentito dal regolamento, di schierare un uomo in meno nel lineout e destinarlo alla copertura di questo nostro punto debole, no? :evil:
Mi fa piacere leggere di non essere stato l'unico a vedere che c'era un palese velo assolutamente volontario in questa azione. Perche' Dusautoir va volontariamente a coprire il nostro uomo, infatti uscendo dalla touche corre praticamente parallelo alla linea di meta in una posizione in cui mai avrebbe potuto ricevere palla ne' aiutare correttamente un compagno che fosse andato a contatto e quindi in ruck. Che poi McLean avrebbe probabilmente avuto i suoi problemi a raggiungere Trinh-Duc e' un altro discorso, ma nel nostro caso non l'ha neanche visto partire, e lo stesso Trinh-Duc non avrebbe probabilmente neanche cercato la penetrazione se non avesse visto di essere coperto (infatti quando prende palla e' girato per passare e poi raddrizza).
diddi ha scritto: [...]
VII - c'è un unico motivo che spiega questa meta: mentre i giovani, gasati nonostante la debacle, stavano ancora giocando, L'Italia dei veterani aveva smesso di lottare. Quartaroli si accentra e va allo scontro mettendo palla a disposizione, ma il sostegno serio, quello degli avanti, non arriva mai: sono rimasti fermi alla ruck precedente, non hanno voglia di farsi quegli ulteriori 20 metri. Hanno tirato i remi in barca.
Anch'io nel mio piccolo l'ho notato. Non ricordo piu' bene in quale occasione (meta viziata dall'in-avanti di Bastareaud?), ma lo stesso Parisse, sicuramente distrutto verso la fine della partita, ma che solitamente e' l'ultimo a mollare e a smettere di correre, trotterella in lontananza invece di correre in sostegno in difesa, come a dire "tanto, a questo punto"...
Non aderisco all'opinione di nessun uomo: ne ho alcune per conto mio. - I. Turgenev

http://www.asdrugbytrento.it
Rugby-Tv
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da Rugby-Tv »

thekid ha scritto:
diddi ha scritto: [...]
II - Di nuovo l'intervallo tra lineout e 3/4! :evil: Stavolta però eravamo preparati: infatti MauroB, ultimo uomo dell'allineamento, ne esce subito per coprire quello spazio. I francesi mandano avanti Medard all'interno a fintare l'azione di Danielli, Mauro ci casca e Trinh Duc passa nel buco. Appena più al largo, unica alternativa per fermare la penetrazione dell'apertura, c'è McLean, su cui ricade gran parte della colpa. Ci sono due considerazioni che ne mitigano - ma solo in parte - le responsabilità: 1) insieme a Mauro, dal lineout esce anche il suo dirimpettaio Dusautoir, il quale si va a piazzare - guarda caso - tra la sua e la nostra apertura - non posso dire che McLean avrebbe sicuramente recuperato, ma sta di fatto che, nel momento in cui Trinh-Duc lo passa, tra lui e Luke c'è il 6 dei bleus (verificato con fermo-immagine); 2) appurato che gli altri hanno individuato lì un nostro punto debole e considerando che in tutto il torneo, salvo poche eccezioni, siamo stati scarsi nel contrastare le touch avversarie, si poteva ipotizzare, essendo ora consentito dal regolamento, di schierare un uomo in meno nel lineout e destinarlo alla copertura di questo nostro punto debole, no? :evil:
Mi fa piacere leggere di non essere stato l'unico a vedere che c'era un palese velo assolutamente volontario in questa azione. Perche' Dusautoir va volontariamente a coprire il nostro uomo, infatti uscendo dalla touche corre praticamente parallelo alla linea di meta in una posizione in cui mai avrebbe potuto ricevere palla ne' aiutare correttamente un compagno che fosse andato a contatto e quindi in ruck. Che poi McLean avrebbe probabilmente avuto i suoi problemi a raggiungere Trinh-Duc e' un altro discorso, ma nel nostro caso non l'ha neanche visto partire, e lo stesso Trinh-Duc non avrebbe probabilmente neanche cercato la penetrazione se non avesse visto di essere coperto (infatti quando prende palla e' girato per passare e poi raddrizza).

.
In questo video si vede al 1'10" del video:

http://www.la7.it/sport/dettaglio.asp?p ... ideo=24061
Laporte
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Re: ITALIA-FRANCIA

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mallet ha scritto:Curioso siparietto allo stadio Flaminio durante il 6 Nazioni di rugby: in tribuna è spuntato Borat. O meglio un fan del famoso personaggio televisivo che in tribuna ha sfoggiato il famoso costume verde. Per la cronaca, il match ha visto la netta sconfitta dell'Italia con la Francia:

http://www.repubblica.it/2006/05/galler ... nio/1.html

sigh! :oops:
bella cagata
JosephK.
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da JosephK. »

diddi ha scritto: hanno fatto due mete su calcia&corri tipo BBZ e situazione di gioco rotto
Voglio concentrarmi su questo: mi chiedo perché mai abbiamo smesso di fare queste cose anche noi dato che si vinceva giocando bene al piede, spingendo di mischia e sfruttando gli errori altrui. Ci siamo messi a fare i fenomeni e provare il gioco alla mano e non arriviamo mai a fare più di 3-4 fasi senza fare un errore. Avevamo un gioco semplice e redditizio fatto di conquista del possesso, terreno preso metro per metro con mischia e pick and go, giocavamo di calci in touche e di spostamento tendenzialmente fatti decentemente e di buoni up & under (il buon Bortolussi ne faceva anche troppi).
Ora abbiamo "rivoluzionato" il gioco tentando di andare sempre di più alla mano per di più con un MM come Griffen che, povero lui, impiegava 10 minuti ad arrivare sulla ruck, azioni lentissime che ci trovavano puntualmente coperti e nelle rare occasioni in cui eravamo in soprannumero gli ovali che mai arrivavano alle ali. Si avanzava o con invenzioni/casualità più o meno cercate (i famosi/famigerati sottomani di Sergio, il calcetto di Marcato contro i francesi, la scivolata di Griffen, le pedatine di Canale) per il resto abbiamo placcato (Zanni e Mauro in cima alla classifica di specialità lo dimostrano), fatto una montagna di errori (touche, in-avanti ecc.) e cercato improbabili avanzamenti alla mano con pochissima organizzazione offensiva.
E quando, come contro il Galles, abbiamo giocato alla maniera che ci viene meglio siamo stati in partita. Insomma oltre al crollo psicologico (venivamo dalla buonissima prestazione contro gli australi, poi una media-scarsa contro gli argentini e una decisamente sottotono contro i pacifici, il trend era discendente, Mallet ci ha messo la benzina di quel primo tempo tragico di Twickenam che ha dato la spallata decisiva) c'è anche una pesante questione di "piano di gioco" e di scelta del "cosa fare" in campo che va discussa e lo staff tecnico deve ovviamente essere coinvolto...
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
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diddi
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da diddi »

sticutzi ha scritto:
diddi ha scritto:
IV - è la meta sul grubber sbagliato di MauroB. C'è poco da dire. Non era il luogo e non era il momento di farlo. Segnalo con una certa rabbia che in quest'azione eravamo in soprannumero: Pratichetti era solissimo al largo. Si è sbilanciato in avanti al momento del calcetto, motivo per cui non poteva essere presente su Heymans dopo l'intercetto.
a me sembra che il francese che raccoglie il pallone fosse davanti al suo compagno che lo intercetta e, quindi, in fuorigioco.
Potrebbe darsi, ma era difficile da vedere (come il velo di Dusautoir, del resto).
A essere onesti, molte mete sono viziate da qualche azione "al limite", sempre. Questi due episodi non li metterei mai tra gli errori arbitrali. Per me, non lo era nemmeno il mancato fischio sul falletto di Hook nella seconda meta gallese, figuriamoci.
Ma i passaggi in avanti sulla prima e sulla sesta meta invece erano ben visibili, in quanto inevitabili e logicamente risultanti dal contesto dell'azione. L'in-avanti di Medard era evidente, ci è voluto una grande disistima nei mezzi dei giocatori italiani per inferire che si trattasse di una presa mancata. La quinta meta, poi, è un non-senso regolamentare (magari avrebbero segnato lo stesso, stavano a centimetri, ma vorrei che il regolamento venisse rispettato).
Detto questo, spero di non ri-incontrare Rolland. Se dovesse ricapitare, spero che arbitri equamente e che mi faccia ricredere.
Peterino
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Re: ITALIA-FRANCIA

Messaggio da diddi »

JosephK. ha scritto:
diddi ha scritto: hanno fatto due mete su calcia&corri tipo BBZ e situazione di gioco rotto
Voglio concentrarmi su questo: mi chiedo perché mai abbiamo smesso di fare queste cose anche noi dato che si vinceva giocando bene al piede, spingendo di mischia e sfruttando gli errori altrui. Ci siamo messi a fare i fenomeni e provare il gioco alla mano e non arriviamo mai a fare più di 3-4 fasi senza fare un errore. Avevamo un gioco semplice e redditizio fatto di conquista del possesso, terreno preso metro per metro con mischia e pick and go, giocavamo di calci in touche e di spostamento tendenzialmente fatti decentemente e di buoni up & under (il buon Bortolussi ne faceva anche troppi).
Ora abbiamo "rivoluzionato" il gioco tentando di andare sempre di più alla mano per di più con un MM come Griffen che, povero lui, impiegava 10 minuti ad arrivare sulla ruck, azioni lentissime che ci trovavano puntualmente coperti e nelle rare occasioni in cui eravamo in soprannumero gli ovali che mai arrivavano alle ali. Si avanzava o con invenzioni/casualità più o meno cercate (i famosi/famigerati sottomani di Sergio, il calcetto di Marcato contro i francesi, la scivolata di Griffen, le pedatine di Canale) per il resto abbiamo placcato (Zanni e Mauro in cima alla classifica di specialità lo dimostrano), fatto una montagna di errori (touche, in-avanti ecc.) e cercato improbabili avanzamenti alla mano con pochissima organizzazione offensiva.
E quando, come contro il Galles, abbiamo giocato alla maniera che ci viene meglio siamo stati in partita. Insomma oltre al crollo psicologico (venivamo dalla buonissima prestazione contro gli australi, poi una media-scarsa contro gli argentini e una decisamente sottotono contro i pacifici, il trend era discendente, Mallet ci ha messo la benzina di quel primo tempo tragico di Twickenam che ha dato la spallata decisiva) c'è anche una pesante questione di "piano di gioco" e di scelta del "cosa fare" in campo che va discussa e lo staff tecnico deve ovviamente essere coinvolto...
Ti dirò, secondo me in FIR volevano prendere un francese apposta (si parlava di Saint-André) per impostare un nuovo tipo di gioco, solo che i coach francesi top aspettavano di insediarsi sulla poltrona di Laporte (quello vero).
Alla fine abbiamo ingaggiato Mallett, tutt'altro che una cattiva scelta sulla carta, dandogli il compito, passato il primo 6N, di dare un nuovo gioco alla Nazionale, che ci mettesse alla pari con le altre Nazioni "tier 1". Le statistiche dicono che il tentativo c'è stato. A mio modesto avviso, la strada è quella giusta, se vogliamo crescere. Dovremo ancora passare per qualche batosta, temo.
Peterino
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