Nel senso che un giovane, inevitabilmente, se adulato e considerato una "quasi star" tende ad adeguarsi. In questo modo la crescita si riduce? Certo che si, perchè anche giocare in zonale e poi migrare nella squadra importante, non è necessariamente un miglioramento.
Ho una strana sensazione: ma se un giovane(15/18 anni) dovesse aver la voglia di provare a fare il grande salto di qualità, perchè dovrebbe scegliere una nostra accademia? Spostarsi da Canicattì a Roma, piuttosto che da Milano a Parma o Mogliano veneto (con scuola, amicizie, cambio di abitudini, lontananza dalla famiglia, ecc)vale davvero la pena? Che differenza fa traslocare da Pesaro a Londra o a Leinster?
Ma lo spostamento e il cambio di vita lo si fa per migliorare il proprio rugby o per far piacere a qualcuno?
Non sarebbe meglio, cambio per cambio, scegliere il meglio d'europa? O c'è ancora qualcuno che crede che i centre de formation francais siano minori delle nostre accademie?
C'è davvero la possibilità di migliorarsi qui, in casa? Ho molte difficoltà a rispondere...................................
Buon rugby