Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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GiorgioXT
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da GiorgioXT »

diddi ha scritto: Che c'è, mi vuoi insegnare che cos'è la "piramide"? :?
No. solo farti notare che nella "piramide" della FIR , mancano 2 dei gradini presenti in quella gallese...
diddi ha scritto: Fai finta di non capire?

Io non ho nessuna difficoltà ad immaginare che i clubs possano formare ad altissimo livello, lo fanno in tanti posti; ma non in Italia. Ti ri-spiego perché: Ospreys, Bourgoin, Gloucester, Waikato... sono realtà che, per competere nel loro ambiente di riferimento, SONO COSTRETTI a iperformare i loro giocatori. Se Parra non è iperformato, Mignoni (o Yachvili, o Cusiter, o Kelleher, o chi vi pare) se lo mangia e Bourgoin perde. Questo non vale per la realtà italiana: Toniolatti (per dire) viene formato ad un livello per cui può competere con Griffen, Patelli, Tebaldi e compagnia cantando; quando gli capita di affrontare Parra (o Mignoni, o Yachvili, o Cusiter, o Kelleher) si trova in difficoltà, comunque può solo sperare di reggere alla meno peggio. E questo moltiplicato per i 15 in campo, i 22 della lista gara e i 35-40 della rosa. Beninteso, iperformare non significa semplicemente fornire mezzi e metodiche di allenamento, né soltanto offrire la possibilità di confrontarsi con squadre al top; vuol dire anche mantenere integralmente il giocatore, in modo che possa dedicare tutto il tempo necessario al rugby senza proccupazioni economiche presenti e, se possibile, future.
Fanno anche di più, aiutano anche con lo studio e la formazione professionale...
Ma non lo fanno perchè COSTRETTI , quella che tu chiami "Iperformazione" è semplicemente l'esito di un processo di crescita e selezione che sfrutta tre fattori : grandi numeri di partecipanti (paesi dove il Rugby è il primo sport) , lungo periodo di formazione (si inizia presto e non si molla) , alta tecnologia - tecnici. strutture, modalità di insegnamento; in Italia il Calcio applica benissimo a livello giovanile (ed in modo anche molto più spietato e cinico) quello che tu chiami iperformazione, ma hanno questi tre fattori, in italia non presenti in modo paragonabile.
diddi ha scritto: In Italia i clubs non hanno necessità di iperformare e in effetti non iperformano. Questo è un compito che, al momento, si è assunta la Federazione, la quale peraltro sperava di poterlo scaricare: che fine hanno fatto le famose "accademie di club"? Non si sono forse estinte per mancanza di seguito, inducendo la FIR ad organizzare le accademie U18?
Hai preso proprio l'esempio di come la federazione prenda decisioni in modo puramente politico e del tutto slegato da realtà e risultati... a dire il vero non esiste nessuna comunicazione ufficiale che parli del futuro delle accademie di club, e la finale di campionato U17 verrà giocata fra due società che hanno l'accademia . E' anche l'esempio di come la Federazione abbia continuato la politica di non-valorizzazione dei vivai anche lì : c'è una bella differenza fra società come viadana e calvisano che necessitavano dell'accademia per poter reclutare da fuori i giocatori necessari per vincere ed altre che invece schierano due squadre in U17 ...
La Federazione avrebbe dovuto e potuto partire da qui , dalla semplicissima analisi che se ogni squadra in Super 10 avesse formato il numero di nazionali che ha formato L'Aquila , ora avremmo circa il triplo di giocatori a livello di nazionale ... magari non sarà elevatissimo (ma nemmeno così basso, visto la relativa facilità di trovare contratti in campionati ritenuti molto più competitivi; la FIR aveva ed ha tutti i mezzi per poter imporre questo, se non lo fa è per motivi politici, non certo per il bene del movimento.
diddi ha scritto: Detto questo, sono assolutamente d'accordo con l'analisi di spettatore sui nodi problematici dell'Accademia, soprattutto dove solleva il problema che gli "accademici" non sono necessariamente "i migliori", ma soltanto i migliori (se lo sono, ma questo coinvolge l'alea insita nel concetto stesso di selezione) tra coloro che sono disposti a soggiornare a Tirrenia, passando sopra problemi personali, doti individuali, scelte di vita che possono cambiare nel tempo. Da dove poi vengono presi quasi integralmente i Nazionali, per l'assunto autoreferenziale che se uno non ha frequentato l'Accademia, non può essere sufficientemente formato.
Tutto vero, tutto criticabile, ma anche tutto insito nel progetto stesso dell'Accademia per come è stata strutturata; solo che, al momento attuale, si tratta dell'unico centro che può dare alta formazione rugbystica in Italia, dal momento che solo la Federazione, in Italia, è interessata a giocatori di quel livello.
Prima obiezione : per quello che si vede, le accademie u18 hanno la stessa medesima impostazione di Tirrenia, dalla preferenza fisica al non-interfacciamento con le realtà locali
Seconda obiezione : non sono per nulla convinto che Tirrenia e l'attuale gestione siano "'unico centro che può dare alta formazione rugbystica in Italia" , mancano completamente occasioni di confronto reale ed i risultati -di certo in sostanziale peggioramento rispetto anche solo a 2 stagioni fa- contraddicono la tua affermazione.
diddi ha scritto: Poi, una domanda: che cosa vuoi dire con "solo in Argentina si sta tentando una via simile a quella italiana , mar per motivi opposti ai nostri - li si deve cercare di tenere e pagare dei giocatori che altrimenti andrebbero all'estero."
Non capisco quale sia la differenza con la realtà italiana: non è vero che anche noi dobbiamo cercare di evitare che gli italiani vadano ad iperformarsi all'estero?
Mi sono spiegato male : l'accademia federale argentina nasce per permettere ad una parte di giocatori giovani di continuare a giocare a rugby e sopravvivere economicamente (600$ al mese...) senza che debbano smettere o andare all'estero. da noi la situazione è molto diversa ... c'è pure chi aspetta da un bel pezzo anche solo i rimborsi-biglietti per i raduni della nazionale...
La differenza sostanziale della proposta FIR-Accademia rispetto al tutto il resto del mondo rugbystico è che solo da noi si crede di poter sostituire la formazione fatta dai club con un processo esclusivamente all'intero delle strutture federali ... il salto dei 2 gradini della piramide come detto all'inizio
diddi ha scritto: Infine sulla piramide: è vero che noi stiamo cercando di operare sul suo vertice, ma lo facciamo perché è lì che si situa la differenza principale tra noi e gli altri. A livello giovanile reggiamo il confronto, anzi più sono piccoli e più siamo competitivi. E' solo dopo, quando entra in gioco quella che io chiamo "iperformazione", che si crea il gap, che si allarga fino al divario evidente, innegabile, straziante tra i nostri top team e quelli stranieri, al livello a cui pretenderemmo di competere.
[/quote]

Se fosse come dici tu, dopo due anni di accademia e di "iperformazione" dovremmo già avere non dico dei risultati, ma almeno un inizio di trend positivo... non è che il GAP sia in realtà dovuto in buona parte a puri e semplici numeri ? a ottobre scorso il Petrarca U17 giocò e perse di poco con l'Hartpury college U18 ... è l'accademia del Gloucester (freschi vincitori del torneo del Daily mail) , ma loro hanno cinque squadre complete Under 18 ! - questa situazione si rispecchia perfettamente anche fra i senior, dove quasi ogni squadra britannica e irlandese oltre al First XV ha altre tre o quattro squadre dietro ... da noi i numeri ci sono nel minirugby (magari non dappertutto, ma tutto sommato ben diffusi anche al di fuori di zone "storiche" ) mentre dopo la "moria" di giocatori diventa importante dappertutto , Accademie e Celtic league non sono la risposta a questo , purtroppo, e da soli, come intende la fir, significa cercare di salvare la cime della piramide stacccandosi dai gradini inferiori.
Alucard
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da Alucard »

Roma – La Federazione Italiana Rugby ha pubblicato in data odierna il Comunicato Federale numero 6 della stagione sportiva 2008/2009, rendendo noto all’interno di esso il progetto legato al Campionato d’Eccellenza 2010/2011, stagione in cui due entità sportive italiane entreranno a far parte della Magners Celtic League rendendo pertanto necessaria una totale revisione dell’attività nazionale.

Il progetto di riforma dell’attività nazionale è stato presentato al Consiglio Federale dal Prof. Francesco Ascione – responsabile della Commissione mista FIR/Club per la riforma del Campionato d’Eccellenza - in occasione della riunione svoltasi presso la sede dello Stadio Olimpico di Roma in data 30 maggio.

La riforma del massimo campionato nazionale a partire dal 2010/2011 si prefigge di garantire una manifestazione agonisticamente attraente, in grado di formare all’alto livello un numero sempre crescente di giovani rugbisti e tecnici italiani.

Il Campionato d’Eccellenza, a partire dal 2010/2011, vedrà la partecipazione di dodici squadre (il Super 10 2009/2010 manterrà la formula attuale con una retrocessione, mentre sono previste tre promozioni dalla Serie A 2009/2010) e si articolerà lungo due differenti fasi.

Nella prima fase le dodici partecipanti saranno divise in due gironi all’italiana da sei squadre ciascuno in base alla classifica della stagione precedente; la seconda fase prevede una poule-scudetto, alla quale accederanno le prime tre classificate di ciascuno dei due gironi di prima fase, ed una poule salvezza con quarta, quinta e sesta classificata di ciascun girone della prima fase.

Al termine della poule scudetto una finale in gara unica tra la prima e la seconda classificata assegnerà il titolo di Campione d’Italia, mentre retrocederà nella serie inferiore l’ultima classificata della poule-salvezza.

Il numero minimo di eleggibili nel Campionato d’Eccellenza sarà di diciotto giocatori (di cui sedici di formazione italiana) e di quattro di formazione estera.

Al termine del Campionato d’Eccellenza, ed al fine di creare un livello di competizione intermedia in grado di innalzare qualitativamente e nel breve termine il campionato stesso, il Consiglio Federale ha deliberato l’istituzione di un Campionato a cui prenderanno parte quattro Franchigie, formate dall’aggregazione temporanea di tre dei Club partecipanti al Campionato d’Eccellenza secondo il principio di vicinorietà.

La leadership organizzativa di ciascuna franchigia spetterà al Club meglio classificato nel Campionato d’Eccellenza.

Il Campionato delle Franchigie si disputerà tra la fine di aprile e il mese di giugno e sarà riservato ai soli atleti di formazione italiana. Il titolo del Campionato delle Franchigie verrà assegnato tramite un incontro di finale.

Le quattro Franchigie su base territoriale saranno deputate a rappresentare l’Italia nella Challenge Cup, dove potranno schierare un minimo di quindici giocatori di formazione italiana ed un massimo di sette atleti di formazione estera.

“Dopo l’ingresso nella Magners League 2010/2011 deliberato dal Board della Celtic in marzo – ha dichiarato il Presidente della FIR Giancarlo Dondi - il nostro movimento compie con questa riforma un nuovo passo in avanti. Come Federazione abbiamo il dovere di garantire ai Club italiani un campionato importante sotto il profilo agonistico, interessante per gli appassionati e, soprattutto, in grado di formare per l’alto livello i prodotti dei nostri vivai. La Commissione mista che ha presentato questo progetto di riforma ha operato nel migliore dei modi e nell’interesse di tutto il movimento e sono certo che questo lavoro darà presto frutti importanti al rugby italiano”.

IL COMUNICATO FEDERALE N.6 2008/2009 E' DISPONIBILE A QUESTO INDIRIZZO:
http://www.federugby.it/file/33580.pdf
herrsimo
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da herrsimo »

...cioe' fammi capire.... mentre stavamo li' a dibattere che all'ala ci vedrei Tizio o Sempronio, Caio c'ha buone mani, Pippo e' un autocarro con rimorchio etc. etc. la federugby sganciava la "bomba"? :oops:

Cosi' a caldo non mi convincono:

1) mi sembra che il processo con cui si formeranno le franchigie per il 'torneo delle franchigie' e la 'challenge' ha tutti i presupposti del pastrocchio all'italiana...
2) Non vi sembra troppo severa per il primo anno la retrocessione dell'ultima squadra dell'(ultimo) S10? Non e' un po' eccessivo il salto da un anno a un campionato professionistico alla seconda serie (quella che sta sotto al futuro campionato a 12) di un campionato semiprofessionistico?
EmmePi
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da EmmePi »

In qualità di componente della Commissione Mista che ha elaborato il progetto, sono disponibile a rispondere alle vostre domande
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
herrsimo
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da herrsimo »

EmmePi ha scritto:In qualità di componente della Commissione Mista che ha elaborato il progetto, sono disponibile a rispondere alle vostre domande
Grazie per il "voi"... :wink: attendo con impazienza le vs. risposte... :)
EmmePi
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da EmmePi »

herrsimo ha scritto:
EmmePi ha scritto:In qualità di componente della Commissione Mista che ha elaborato il progetto, sono disponibile a rispondere alle vostre domande
Grazie per il "voi"... :wink: attendo con impazienza le vs. risposte... :)
Intanto è diverso dibattere su un progetto oppure discutere perchè "tanto siamo in Italia e verrà fuori un pastrocchio".
La domanda da porsi subito è: in linea di principio è una struttura che può dare i frutti sperati?

(non ti stavo dando del voi, mo rivolgevo a tutti, comunque stavo scherzando)
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
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TommyHowlett
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da TommyHowlett »

Forse manca un qualcosa nel comunicato, magari volutamente tralasciato, che provo a riassumere così: "il nuovo campionato assumerà lo status di DILETTANTISMO".
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
Alucard
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da Alucard »

TommyHowlett ha scritto:Forse manca un qualcosa nel comunicato, magari volutamente tralasciato, che provo a riassumere così: "il nuovo campionato assumerà lo status di DILETTANTISMO".
e perchè mai?...
pinghial
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da pinghial »

non ho capito un tubo..

l'heineken 2009/10 viadana e treviso e fin qui.. challenge rovigo e calvisano.. e fin qui ci siamo
heineken 2010/11 i due club della celtic giusto? la challenge chi minchia la fa? già le franchigie regionali? oppure la fanno le finaliste del prossimo super 10? :oops: :?: e le franchigie fanno la celtic dal 2011/12?? e tutte e quattro o solo due delle franchigie?
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da ItalianRugbyFriends »

pinghial ha scritto:non ho capito un tubo..

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l'heineken 2009/10 viadana e treviso, challenge rovigo, calvisano, o.parma e padova
heineken 2010/11 punto interrogativo. Challenge 2010/2011 punto interrogativo.
celtic 2010/11 due franchigie. Torneo Franchighie ALTRE quattro franchigie
heineken 2011/2012 due franchigie CL (con forse spareggio vincitrice scudetto?)
challenge 2011/2012 le ALTRE quattro franchigie
Duccio

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pinghial
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da pinghial »

ItalianRugbyFriends ha scritto:
pinghial ha scritto:non ho capito un tubo..

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ah.. ora ho capito..
sono solo le 9 e 20.. e non ho dormito molto.. mi ci vuole un pò.. :-)
stefanot
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da stefanot »

A me pare una riforma fatta con giudizio e fatta in modo da dare la possibilita' perlomeno ai migliori giocatori italiani di giocare in maniera piu' continuativa possibile in partite di alto livello. Infatti la pole scudetto dara' la possibilita' di cimentarsi (per 10 o 5???) giornate consecutive in partite si spera di alto livello e alto agonismo, il campionato delle franchigie anche e dara' modo di vedere all'opera i migliori italiani in un torneo unico.
Non capisco bene cosa significa 18 giocatori eleggibili di cui 16 di formazione italiana: vuol dire 16 dal vivaio e 2 equiparati??? Sono le stesse regole della Magners? Se cosi' fosse sarebbe una buona riforma.
La formazione delle franchigie anche mi pare una cosa sensata: la leadership della franchigia e' giusto assegnarla secondo criteri meritocratici.
Mi pare non si sia parlato della coppa italia.
EmmePi
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Iscritto il: 14 apr 2008, 12:28

Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da EmmePi »

ItalianRugbyFriends ha scritto:
pinghial ha scritto:non ho capito un tubo..

l'heineken 2009/10 viadana e treviso e fin qui.. challenge rovigo e calvisano.. e fin qui ci siamo
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heineken 2011/2012 due franchigie CL (con forse spareggio vincitrice scudetto?)
challenge 2011/2012 le ALTRE quattro franchigie
Questa cosa non mi pare stia scritta da nessuna parte.
Secondo quello che è stato deliberto in passato e dopo l'ultima circolare la situazione dovrebbe essere questa:

l'heineken 2009/10 viadana e treviso, challenge rovigo, calvisano, o.parma e padova
heineken 2010/11 Le stesse franchigie della CL. Challenge 2010/2011 punto interrogativo.
celtic 2010/11 due franchigie. Torneo Franchighie ALTRE quattro franchigie
heineken 2011/2012 due franchigie CL
challenge 2011/2012 le ALTRE quattro franchigie

Si potrebbe dedurre (non ho letto tutti i post, magari l'ha già scritto qualcuno) che per finire il campionato in aprile nonostante le due partite in più da giocare, non si interromperà il campionato durante il 6 Nazioni e che quindi spariràla Coppa Italia.

Altra cosa. Mettiamo che questa riforma fosse entrata in vigore un anno fa e quindi ci fosse stato un campionato con le stesse squadre del Super 10 più, mettiamo, Prato e L'Aquila. Tenendo conto della "regola della vicinanza", come si sarebbero formate le franchigie?
1) Capitolina, Roma, L'Aquila (la più facile 8-) )
2) Prato, Parma 1, Parma 2
3) Viadana, Calvisano, ?
4) Come fai a dividere le venete?
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
TommyHowlett
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da TommyHowlett »

Alucard ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:Forse manca un qualcosa nel comunicato, magari volutamente tralasciato, che provo a riassumere così: "il nuovo campionato assumerà lo status di DILETTANTISMO".
e perchè mai?...
Perché le risorse, le attenzioni, gli sponsor e le tv, nonché tutti i migliori giocatori italiani e i pochi buoni stranieri, saranno concentrati sulle due franchigie della CL. Nessuno avrà più voglia e motivo di investire le cifre finora messe in campo per il S10 sul nuovo campionato, che dovrà sopravvivere così con le proprie forze.
Chiaramente non sarà un obbligo passare al dilettantismo, solo una diretta e inevitabile conseguenza della riforma.
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
Alucard
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Re: Rivoluzione dei campionati, l'Italrugby cambia così

Messaggio da Alucard »

TommyHowlett ha scritto:
Alucard ha scritto:
TommyHowlett ha scritto:Forse manca un qualcosa nel comunicato, magari volutamente tralasciato, che provo a riassumere così: "il nuovo campionato assumerà lo status di DILETTANTISMO".
e perchè mai?...
Perché le risorse, le attenzioni, gli sponsor e le tv, nonché tutti i migliori giocatori italiani e i pochi buoni stranieri, saranno concentrati sulle due franchigie della CL. Nessuno avrà più voglia e motivo di investire le cifre finora messe in campo per il S10 sul nuovo campionato, che dovrà sopravvivere così con le proprie forze.
Chiaramente non sarà un obbligo passare al dilettantismo, solo una diretta e inevitabile conseguenza della riforma.
mha! nn credo...staremo a vedere...nn è che tutti si possono concentrare sulla CL...eppoi c'è sempre la CC...quindi gli sponsor saranno sempre attratti...
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