Io piuttosto direi che la barca sta diventando una vera e propria zatteraMatR ha scritto:Secondo me la "mediazione" sta nella natura delle cose: una buona CL dà soddisfazione a chi la disputa che raccoglie onori e risultati, e alla Federazione che raccoglie giocatori per la Nazionale. Non c'è nessuno sforzo da fare per "mediare" le esigenze.EmmePi ha scritto:Lasciando ai dietrologi le loro conclusioni, è chiaro che ci sono gli interessi della Celtic L, ma ci sono anche gli interessi della FIR.
Questi ultimi si riassumono brevissimamente in questo concetto: "Non siamo entrati per regalare soldi ai britannici, per fornire nuovi sparring partner ai club che stanno dominando l'H Cup e nemmeno per far fare interessanti giri turistici a persone che dopo i loro consueti "terzi tempi" il giorno dopo non si ricordano nemmeno dove sono stati. A noi interessa migliorare il livello degli atleti che formeranno la nazionale. Stiamo provando una strada nuova perchè eravamo giunti ad un punto morto."
Si tratta solo di mediare fra queste due esigenze
luca63 ha scritto: Esatto ... In questo senso gli interessi di FIR e Benetton sono agli antipodi ... Non esiste nessun tipo di collaborazione possibile ...
Se non esiste nessun tipo di collaborazione possibile, è perchè le due parti non vogliono collaborare. Di per sè, gli interessi di FIR e Benetton non sono agli antipodi: oggettivamente essi sono convergenti (che non significa coincidenti). Se poi le due parti vogliono farli essere agli antipodi, è una loro scelta libera: ma il comportamento dell'uno danneggia anche l'altro, e il comportamento di entrambi danneggia il rugby italiano. FIR e Benetton stanno sulla stessa barca, volenti o nolenti
E quando si è scisso che fa? Si iscrive al campionato sloveno?luca63 ha scritto:Chi può escludere una "scissione" di Treviso qualora fosse esclusa dalla CL ??![]()
Per il resto è vero che gli interessi, pur se in forma diversa, non sono agli antipodi, anzi.