Il vero problema è a monte...
Moderatore: Emy77
- PiVi1962
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Per quanto riguarda società e settori giovanili, anche qui secondo me andrebbe considerata l\'opportunità di una suddivisione netta tra professionismo e dilettantismo.
<BR>Le società professionistiche parteciperebbero ad un campionato senza retrocessioni, senza alcun obbligo di squadre giovanili né di giocatori italiani. Le società professionistiche pagerebbero alla Federazione una quota di iscrizione al campionato.
<BR>Le società dilettantistiche parteciperebbero a campionati senza promozioni e riceverebbero contributi più o meno ampi a seconda del numero di squadre (giovanili in special modo) che schierassero effettivamente.
<BR>La Federazione dovrebbe organizzare delle accademie per favorire la crescita dei migliori prospetti e dei tecnici.
<BR>Le società professionistiche parteciperebbero ad un campionato senza retrocessioni, senza alcun obbligo di squadre giovanili né di giocatori italiani. Le società professionistiche pagerebbero alla Federazione una quota di iscrizione al campionato.
<BR>Le società dilettantistiche parteciperebbero a campionati senza promozioni e riceverebbero contributi più o meno ampi a seconda del numero di squadre (giovanili in special modo) che schierassero effettivamente.
<BR>La Federazione dovrebbe organizzare delle accademie per favorire la crescita dei migliori prospetti e dei tecnici.
“Hören Sie denn nichts? Hören Sie denn nicht die entsetzliche Stimme, die um den ganzen Horizont schreit und die man gewöhnlich die Stille heißt?” Georg Büchner.
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Seymour
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\"Il vero problema è a monte\"...?
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<BR>Per quel che ho capito da una decina d\'anni a questa parte, che mi dvedono saltuarmente impegnato in trasferte di lavoro in Italia, il \"vero problema\" è la sempiterna psico-dipendenza al calcio, e la prova ne sia che persino qui in questo forum, il cui sito \"www.rugby.it\" dovrebbe significare che di rugby si tratta, non si riescono ad evitare i temi ed i paragoni su quel maledettissimo \"sport\" (di manipolare quattrini, droghe, donzelle di piccola virtù et j\'en passe , questo di sicuro...) che voi chiamate \"calcio\".
<BR>Esempio: avevo fatto un post con alcune osservazioni precisando bene il tono sommesso con il quale intendevo inserirmi, forse unico Francese sui vostri forums, ed indicando alcune realtà del rugby nel mio Paese mi si è risposto additandomi come \"fulgido esempio\" il calcio, ed i suoi sedicenti 2 milioni di tessarati in Francia. Vero, Marco dalla Britannia?
<BR>Ecchissenefrega, del calcio !!!!!!!!!!!!!
<BR>Però, sottolineo di come, finché la mente sarà occupata essenzialmente dalle vicissitudini da oratorio dai campi di football, sia illusorio immaginare di sviluppare seriamente il rugby presso quelle nuove leve che sole possono garantire un avvenire al nostro sport.
<BR>Il quale, non vedo perché dovrebbe restare di divulgazione \"confidenziale\" in Italia...
<BR>Allora, perché non cominciare con il conoscere bene le regole del rugby a 15? Ed apprenderle ai ragazzini? Credete che in Francia (ed in Irlanda, perché voglio disquisire solo di quello che conosco di persona) si proceda diversamente, o per \"grazia ricevuta\" ?
<BR>Ma certo è anche che finché non esiste neppure UNO, e dico UNO, giornalista capace di commentare una partita del 6N in televisione (e Diego Dominguez è stato buon giocatore, quanto è pessimo \"reporter\"), c\'è molto da fare....
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<BR>Per quel che ho capito da una decina d\'anni a questa parte, che mi dvedono saltuarmente impegnato in trasferte di lavoro in Italia, il \"vero problema\" è la sempiterna psico-dipendenza al calcio, e la prova ne sia che persino qui in questo forum, il cui sito \"www.rugby.it\" dovrebbe significare che di rugby si tratta, non si riescono ad evitare i temi ed i paragoni su quel maledettissimo \"sport\" (di manipolare quattrini, droghe, donzelle di piccola virtù et j\'en passe , questo di sicuro...) che voi chiamate \"calcio\".
<BR>Esempio: avevo fatto un post con alcune osservazioni precisando bene il tono sommesso con il quale intendevo inserirmi, forse unico Francese sui vostri forums, ed indicando alcune realtà del rugby nel mio Paese mi si è risposto additandomi come \"fulgido esempio\" il calcio, ed i suoi sedicenti 2 milioni di tessarati in Francia. Vero, Marco dalla Britannia?
<BR>Ecchissenefrega, del calcio !!!!!!!!!!!!!
<BR>Però, sottolineo di come, finché la mente sarà occupata essenzialmente dalle vicissitudini da oratorio dai campi di football, sia illusorio immaginare di sviluppare seriamente il rugby presso quelle nuove leve che sole possono garantire un avvenire al nostro sport.
<BR>Il quale, non vedo perché dovrebbe restare di divulgazione \"confidenziale\" in Italia...
<BR>Allora, perché non cominciare con il conoscere bene le regole del rugby a 15? Ed apprenderle ai ragazzini? Credete che in Francia (ed in Irlanda, perché voglio disquisire solo di quello che conosco di persona) si proceda diversamente, o per \"grazia ricevuta\" ?
<BR>Ma certo è anche che finché non esiste neppure UNO, e dico UNO, giornalista capace di commentare una partita del 6N in televisione (e Diego Dominguez è stato buon giocatore, quanto è pessimo \"reporter\"), c\'è molto da fare....
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marcofk
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- Iscritto il: 16 feb 2005, 0:00
Seymour... e io pensavo di essere quello suscettibile in questo thread!
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<BR>Non riesco a capire come la menzione del calcio possa darti tanto fastidio: è uno sport come un altro. Capita solo che sia più praticato di altri e non credo ci sia niente di male a cercare di capire la ragione di questo successo. Quanto ai \"sedicenti\" due milioni di praticanti, ne parli quasi come se fosse una vergogna... ci sarebbe quasi da domandarsi se hai festeggiato la vittoria della tua nazione in Coppa del Mondo e nei campionati europei o hai sbattuto la testa contro il muro... io da Londra ho sentito parecchi cori di \"Allez les coqs\" (spero voglia scusare l\'ortografia: ho vissuto con francesi per almeno tre anni - incluso questo - ma non ho mai imparato la lingua... mea culpa!), e di certo non erano inglesi! Comunque, sul numero devo fidarmi della parola della mia coinquilina, nativa di Chantigny sur Marne e impiegata presso una federazione sportiva francese, quindi mi auguro che abbia un po\' di \"insider knowledge\" nella materia, ma ripeto, non mi pare una faccenda vergognosa per cui valga la pena di incazzarsi... tanto più che ti stavo dando ragione! E, anche se la cosa ti farà probabilmente incazzare ancor di più, te la dò (la ragione, non un\'altra cosa!) ancora: è vero, bisogna insegnare le regole e lo spirito del gioco e rendere il rugby una delle tante opzioni possibili per un giovane che vuole fare sport, invece di essere una specie di setta iniziatica com\'è adesso. La mia osservazione dissonante era solo sul fatto che è sciocco aspettare di avere mezzo milione di praticanti prima di cominciare a fare sul serio a livello di nazionale.
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<BR>Non riesco a capire come la menzione del calcio possa darti tanto fastidio: è uno sport come un altro. Capita solo che sia più praticato di altri e non credo ci sia niente di male a cercare di capire la ragione di questo successo. Quanto ai \"sedicenti\" due milioni di praticanti, ne parli quasi come se fosse una vergogna... ci sarebbe quasi da domandarsi se hai festeggiato la vittoria della tua nazione in Coppa del Mondo e nei campionati europei o hai sbattuto la testa contro il muro... io da Londra ho sentito parecchi cori di \"Allez les coqs\" (spero voglia scusare l\'ortografia: ho vissuto con francesi per almeno tre anni - incluso questo - ma non ho mai imparato la lingua... mea culpa!), e di certo non erano inglesi! Comunque, sul numero devo fidarmi della parola della mia coinquilina, nativa di Chantigny sur Marne e impiegata presso una federazione sportiva francese, quindi mi auguro che abbia un po\' di \"insider knowledge\" nella materia, ma ripeto, non mi pare una faccenda vergognosa per cui valga la pena di incazzarsi... tanto più che ti stavo dando ragione! E, anche se la cosa ti farà probabilmente incazzare ancor di più, te la dò (la ragione, non un\'altra cosa!) ancora: è vero, bisogna insegnare le regole e lo spirito del gioco e rendere il rugby una delle tante opzioni possibili per un giovane che vuole fare sport, invece di essere una specie di setta iniziatica com\'è adesso. La mia osservazione dissonante era solo sul fatto che è sciocco aspettare di avere mezzo milione di praticanti prima di cominciare a fare sul serio a livello di nazionale.
"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
- Bigio
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Allora vi faccio un\'altra provocazione, (anche all\'amico francese), andatevi a leggere il \"Comunicato n° 4\" della FIR (mamma mia..sembra di essere in guerra!
). Contate quante società nuove si sono federate negli ultimi due mesi. Ma il nostro movimento...non era in crisi?
<BR>Bgo
<BR>Bgo
"Ma tu ti credi Dio!"- "A qualcuno dovrò pure ispirarmi come modello" (Manhattan- Woddy Allen)
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marcofk
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Volevo solo ricordare, visto che questo thread è andato avanti più del previsto, che il titolo \"Il vero problema è a monte...\" era un titolo sarcastico (lo saprò bene, visto che l\'ho iniziato io...) e voleva sottintendere che non è proprio così. Riprenderò a scrivere \"seriamente\" domani dall\'Italia (Olèèèèèèèèèèèèè!)
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"It ain't over till the fat man spins!" - David Gower, 2005
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conchiglione
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- Bigio
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marcofk
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