Scusate il ritardo, ho passato il pomeriggio a consolare Cronje che si sta ancora chiedendo cosa fare per diventare MOM (il MOM a Festuccia è sorprendente

)
Il Racing ci ha messo 30' a trovare il bandolo della matassa, poi anche con l'ausilio del terreno pesante, lo ha trovato : i primi otto, che in mischia chiusa hanno iniziato a tritare Roma e lo stesso in maul
Sul 34-3 Parigi aveva segnato due mete da mischia ordinata ai 5 metri, due da maul su touche vinta su loro stesso lancio a 10 metri dalla linea di meta ed una su di un bellissimo contrattacco dell'ala generato da un errore tattico abbastanza grossolano di Valcastelli
La differenza di chili si è fatta sentire, alla fine altre tre mete in gioco aperto di Steyn (strepitosa galoppata all'80 dopo che l'arbitro aveva lasciato correre su di un palese placcaggio in ritardo a Toniolatti) dell'estremo e di Lo Cicero.
L'errore più grave di Roma (che ha pagato l'assenza di terze linee in campo, Bernabò è partito a 8 e Roma ha finito con Cicchinelli -naz, U20 a 8, D'Apice a flanker insieme ad un altro U20) è stata la quantità industriale di calci sbagliati in termini di calci direttamente in touche da fuori i 22 e touches non prese calciando dai 22.
Va detto che assente Buso, nessun giocatore di Roma ha la pedata al fulmicotone, almeno con la costanza che serve a questi livelli
Il problema evidente (si intende, della RR come di molte squadre italiane) è che se giochi una partita a 100 una settimana dopo non rigiochi a 100, perchè non hai le gambe per farlo, e nel secondo tempo inizi a lisciare placcaggi etc. etc. etc.
Paradigmatica una giocata nel secondo tempo di Roma, alla terza fase giocata velocemente, perchè in questo Vannini è decisamente bravo (anche se oggi sui calci ha sbagliato troppo), la Roma non era affatto riposizionata per attaccare, il Racing sembravano una squadra di subbuteo prima del fischio di inizio
Insomma, Parigi è squadra di un altra categoria, e temo che lo sia non per Roma, ma per tutte le squadre italiane, Treviso esclusa