il vostro stereotipo di \"ACCADEMIA\"

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Turch
Messaggi: 1947
Iscritto il: 14 dic 2003, 0:00
Località: Pordenone

Messaggio da Turch »

Non essendo il buon Dio non ho una spiegazione per tutto :-)
<BR>Questa intanto è una soluzione per il rugby d\'elite.
<BR>Per quanto riguarda la base ho parlato altrove di cosa stiamo facendo a PN. Per dirigenti e manager non saprei.
ilfilosofo
Messaggi: 278
Iscritto il: 29 dic 2003, 0:00
Località: sicilia

Messaggio da ilfilosofo »

Turch, vorrei solo sapere la tua opinione sul movimento in Italia.
<BR>Credo che entrambi stiamo parlando di due cose che hanno la stessa attinenza, solo che divergono sull’ottica temporale, la tua opinione contempla il breve periodo la mia il lungo.
<BR>Non possiamo riporre tutte le speranze di crescita sul fantomatico Sig. Pasquale, che se pur rappresentando il simbolo del nostro sport, cioè la voglia di impegnarsi e di andare avanti dando il massimo, non può essere l’unico elemento trainante che garantisce la continuità.
<BR>Il Sig. Pasquale non vivrà per sempre e poi perchè principalmente oggi si gestiscono atleti professionisti e grandi opportunità finanziare, i nostri interlocutori non sono più le squadre di serie A, ma il rugby internazionale.
<BR>Che continui pere a esserci il mitico Pasquale, ma è giusto che questi debba vedere il suo lavoro e i suoi sacrifici crescere e migliorare, allorquando lui stesso consegna i suoi ragazzi alle serie superiori.
rebel
Messaggi: 456
Iscritto il: 21 mar 2004, 0:00

Messaggio da rebel »

A mio parere le proposte di Turch vanno nella direzione corretta.
<BR>Chiaro che le accademie sarebbero luoghi dove ospitare i meritevoli e non luoghi dove far pagare le rette ai figli di papà che hanno il capriccio di giocare a rugby e poi, a 20 anni, ti salutano e tante grazie!
<BR>Altrettanto chiaro che le accademie da sole non bastano, per far arrivare i giovani all\'accademia bisogna far loro provare il rugby e, più ragazzini provano a cimentarsi nel nostro sport, più possibilità avremo di riempire le aule delle accademie.
<BR>Quindi il problema è: come far conoscere il rugby ai ragazzini, come far preferire il rugby al calcio o al basket o ad altri sport?
<BR>1) una Nazionale \"vincente\" sarebbe il promo migliore....
<BR>2) far risultare il rugby appetibile ai media;
<BR>3) Sfatare il mito che il rugby è uno sport violento;
<BR>4) Avere lo spirito dei missionari e portare la palla ovale ovunque ci sia un po\' d\'erba
<BR>5).........ecc. ecc. (si sollecitano suggerimenti!).
<BR>
<BR>Complimenti Filosofo! E\' da una settimana che provo a lanciare questo argomento ma mi cag...no in pochi...
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aladestra
Messaggi: 909
Iscritto il: 7 feb 2004, 0:00

Messaggio da aladestra »

<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 16-04-2005 alle ore 14:37, rebel wrote:
<BR>A mio parere le proposte di Turch vanno nella direzione corretta.
<BR>Chiaro che le accademie sarebbero luoghi dove ospitare i meritevoli e non luoghi dove far pagare le rette ai figli di papà che hanno il capriccio di giocare a rugby e poi, a 20 anni, ti salutano e tante grazie!
<BR>Altrettanto chiaro che le accademie da sole non bastano, per far arrivare i giovani all\'accademia bisogna far loro provare il rugby e, più ragazzini provano a cimentarsi nel nostro sport, più possibilità avremo di riempire le aule delle accademie.
<BR>Quindi il problema è: come far conoscere il rugby ai ragazzini, come far preferire il rugby al calcio o al basket o ad altri sport?
<BR>1) una Nazionale \"vincente\" sarebbe il promo migliore....
<BR>2) far risultare il rugby appetibile ai media;
<BR>3) Sfatare il mito che il rugby è uno sport violento;
<BR>4) Avere lo spirito dei missionari e portare la palla ovale ovunque ci sia un po\' d\'erba
<BR>5).........ecc. ecc. (si sollecitano suggerimenti!).
<BR>
<BR>Complimenti Filosofo! E\' da una settimana che provo a lanciare questo argomento ma mi cag...no in pochi...
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Effettivamente avevo frainteso il significato di accademie.
<BR>Però, se consideriamo le accademie come delle università dove curare solo i migliori giocatori, a me vien da ridere.
<BR>In Italia, tra praticanti e tifosi non si va oltre le 60.000 persone, e si vuole parlare di \"accademie d\'elite\" ??
<BR>La mia idea è quella di creare dei college.
<BR>Il ragazzo entra a 12/13 anni, studia a tempo pieno nel college, e come sport pratica con gli altri ragazzi il rugby e tutte le altre attività sportive correlate al rugby.
<BR>Tra le attività sportive correlate ci vedo bene:
<BR>- Arti marziali, perchè ti insegnano su come fermare l\'avversario, cioè ti insegnano l\'arte del placcaggio.
<BR>- Corsa (100m, 200m, 400m e 1600m) serve per creare la resistenza ed avere buoni polmoni.
<BR>- Bodybuilding.
<BR>Per cui questo tipo di organizzazione, non solo sarebbe utile per curare i giovani che già sono considerati \"i migliori\", ma sarebbe utile anche per far crescere i giocatori del futuro; per aumentare il numero dei migliori.
<BR>Con i college ci sarebbe una base molto più larga.
<BR>Ovviamente per un progetto così, non basterebbe il solo impegno della FIR. Bisognerebbe coinvolgere un pò tutti gli attori della società civile.
<BR>
<BR>Rebel, circa i punti che hai indicato, dico che:
<BR>- se vogliamo essere pignoli, la nazionale italiana di rugby league il suo torneo (Ionio Cup) lo vince; almeno lì si vince. Per la nazionale italiana di rugby union, aspettiamo il nuovo ct azzurro.
<BR>- circa l\'appettibilità del rugby ai media, quì il discorso è più articolato, e ne abbiamo già parlato in vecchi post.
<BR>- sfatare il mito che il rugby sia violento, credo che sia difficile. Tutte le volte che parlo del rugby alle persone, queste mi chiedono \"....perchè rischiano di farsi male di brutto per prendere un pallone ????\" Il numero di placcaggi sbagliati, poi, non fa altro che aumentare il numero di infortuni più o meno gravi.
<BR>Per questo prima ho scritto che bisognerebbe insegnare le arti marziali per fare in modo che nel placcaggio non si facciano male nè placcato nè placcatore.
<BR>- circa lo spirito missionario di portare la palla ovale ovunque ci sia un po\' d\'erba, qui avrei un\'idea (ve la dico dopo).
<BR>Mi fermo qui.
<BR>Scusate la lunghezza.
<BR>Saluti.
<BR>
Alla nascita siamo nudi, bagnati e affamati. Con il tempo le cose peggiorano.
L'Ottimista.
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aladestra
Messaggi: 909
Iscritto il: 7 feb 2004, 0:00

Messaggio da aladestra »

L\'idea di cui parlavo prima è questa:
<BR>- in luoghi dove ci sono prati verdi molto grandi, si potrebbero organizzare dei tornei di <!-- BBCode Start --><B>null</B><!-- BBCode End --><!-- BBCode Start --><B>\"DROPGOAL\".</B><!-- BBCode End -->
<BR>Mi spiego:
<BR>Si metteno i pali al centro del prato e un giocatore si mette nella zona destra del campo e l\'avversario nella zona sinistra. Il primo giocatore calcia facendo passare il pallone in mezzo ai pali, l\'avversario raccoglie il pallone e calcia a sua volta in mezzo ai pali passando la palla al primo giocatore, e così via.
<BR>Il risultato è dato dal numero di calci che non passano in mezzo ai pali.
<BR>Come mezzo di propaganda mi sembra ottimo. E\' facile da giocare e può essere fatto da chiunque. In questo modo si abitua la gente a pensare che il rugby può essere giocato da chiunque e non solo dagli omoni grandi e grossi.
<BR>Saluti.
Alla nascita siamo nudi, bagnati e affamati. Con il tempo le cose peggiorano.
L'Ottimista.
THAKER
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Messaggio da THAKER »

Caruccia come idea, ma troverei piu\' utile regalare un pallone da rugby per ogni classe nella scuola, con un mini corso di formazione per i professori di educazione fisica, e poi convincerli a provare il TOUCH... agendo per gradi prima sulla testa dei professori e delle istituzioni scolastiche (Con l\'appoggio delle federazioni) fornendo agli istituti anche una serie di servizi (è un servizio anche un torneo interscuola, come nel caso di Pordenone, che mi piacerebbe possa diventare un articolo, con dati statistici ed economici, da tenere in homepage, come monito x tutti).
<BR>Il lavoro dovrebbe entrare fin dalle elementari, mostrando il minirugby ai bambini (prima che la Mamma li indirizzi verso altri sport imopegnandoli tutta la settimana, in modo che nelle opzioni di scelta ci possa cadere anche il nostro) che non disdegnano di sporcarsi in cortile; credo che qualche volontario della palla ovale disposto ad affascinare mamme e maestre lo si possa anche trovare.
<BR>
<BR>Per la tua idea di istituti privati, cmq, ci sono i LICEI AD INDIRIZZO SPORTIVO:
<BR>
<BR><!-- BBCode Start --><A HREF="http://www.istmarcopolo.it/licei/corso.php?idIstituto=3" TARGET="_blank">IST MARCO POLO</A><!-- BBCode End -->
<BR>
<BR>Non so fino a che punto possano funzionare, ma preferisco la predicazione nelle scuole, come attività integrante nei programmi (quindi fermate la moratti che sta per ridurre invece di aumentare le ore di educazione fisica e mettete delle docce nelle scuole...) e i tornei provinciali e non tra le scuole, magari creando una sorta di campionato studentesco, parallelo a quello dei club.
<BR>
<BR>Quanti ragazzi vanno a vedere le partite dell\'amico che gioca a rugby? Pochi, e non molto di frequente, xò il compagno di classe a scuola, magari nella sfida contro un\'altro istituto farebbe il pienone (si lo so che sa di americanata, ma dopo vent\'anni e piu\' di film a rigurado, son sicuro che l\'idea funziona) e se i rudimenti delle regole vengono spiegati a scuola, il ragazzo figo piuttosto che l\'amico del cuore gioca, o, soprattutto, dai che saltiamo 2 ore x\' c\'è la partita... prima o poi qualcosa entra in testa, o no?
<BR>
<BR>Ma soprattutto se questo è supportato dall\'appoggio mediatico e di marketing che potrebbe dare un grande torneo europeo, che attiri gli investimenti degli sponsor, x\' poi sono questi che decidono cosa va o non va sui giornali, non dimentichiamocelo.
<BR>A maggior ragione se il torneo può alla lunga migliorare il tasso tecnico ed atletico dei nostri giocatori, influendo positivamente su di una nazionale che potrà solo diventare piu\' competitiva.
<BR>
<BR>Saranno i risultati piu\' eclatanti a creare l\'interesse per il pubblico, il lavoro dal basso servirà invece per far si che un minimo di curiosità ed interesse si trasformi in qualcosa di concreto.
<BR>
<BR>Le accademie invece serviranno per estrarre la crema da questo concreto, e con il comitato regionale, fungere da centro di formazione e coordinazione anche per i progetti di predicazione nel deserto.
<BR>
<BR>Certo inizialmente sono anchio per testare il tutto in zone piu\' ricettive ( Lombardia - Veneto - Emilia - Lazio - Abruzzo - Sicilia ), soprattutto per una questione di budget, allargando poi il progetto man mano che questo si dimostri funzionante ed il rugby che conta abbia fatto da volano economico
<BR>(Nazionale e SuperClub dovrebbero rappresentare quelle che sono le aziende trascinanti nei distretti industriali, in economia: cioè quelle aziende che per storicità o struttura o nome operano direttamente con grossi volumi sul mercato internazionale e nel fronte interno sono la punta di un iceberg di rapporti economici e sociali, di conoscenze e operatori, tipo contoterzisti etc... , senza cui non potrebbero esistere. Ma soprattutto coscienti che se vanno in crisi queste aziende trainanti, crolla tutto il sistema).
<BR>
<BR>Entro 5 anni, se il tutto verrà gestito bene, ci saranno interessi mediatici e risultati, quindi i soldi per lavorare sempre di piu\' sulla base attraverso progetti e creazione di strutture; non solo 4 o 10 accademie, ma, auspicatamente, una per provincia/grosso centro urbano!!!
<BR>Ma ovviamente in un momento iniziale le risorse vanno concentrate per far si che non vengano disperse: poco a tutti a volte diventa non abbastanza per nessuno...
<BR>
<BR>Scusatemi per le mie elugubrazioni, devo esser ancora fuori da ieri sera.
<BR>
<BR>
rebel
Messaggi: 456
Iscritto il: 21 mar 2004, 0:00

Messaggio da rebel »

Io personalmente non mi arrocco sulla difesa delle Accademie ad ogni costo; voglio dire, vengono chiamate Accademie ma, non essendo ancora nate, magari assomiglieranno più a dei colleges (e probabilmente, sarebbe la soluzione migliore). Come dice il buon Aladestra si dovranno prevedere anche delle attività propedeutiche al rugby, tra le quali sono effettivamente molto valide le arti marziali.
<BR>Altro punto dolente: il pregiudizio secondo il quale il rugby è violento: dobbiamo fare informazione, tantissima gente (anche in Veneto!) è convinta che a rugby si possa colpire chiunque e in qualsiasi modo e, udite udite, è convinta che lo sgambetto sia un\'azione lecita e molto praticata.
<BR>Buone le idee che ho letto per \"l\'evangelizzazione\"sia da parte di Aladestra che di Thaker.
bear8
Messaggi: 1228
Iscritto il: 8 mar 2004, 0:00
Località: BUSTO ARSIZIO(VA)

Messaggio da bear8 »

io vedo bene la creazione di 3-4 accademie sul territorio nazionale,dove ai giovani più promettenti del bacino che si ha a disposizione,si insegni semplicemente il rebi.
<BR>poi sarà la federazione che deciderà come e in che modo.
<BR>penso che sia dispersivo cercare proseliti nelle scuole,dove tutti gli sport tentano \"il colpo gobbo\".
<BR>partirei dal buon inizio di un 6n in chiaro come già succede e porterei una decina di buoni tecnici di under in giro per la penisola in cerca di talenti,una volta trovati li si porta a costo zero(per i selezionati)nelle accademie e li si porta a maturazione(a spese fir).
<BR>dopo di che si applica una ripartizione stile nba statunitense,dove la squadra che l\'anno prima a vinto è l\'ultima a scegliere i giocatori che tali accademie,sforneranno.
<BR>secondo mè se si pesca nel nostro bacino(giovani che giocano al rebi perchè lo vogliono e non perchè portati dalle scuole),nell\'arco di 5-6 anni si potrà partire con la prima selezione fatta con il metodo della casualità(tipo estrazione del lotto).
<BR>
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<BR>ciaooo
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