Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

FRA
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Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da FRA »

Forse se ne é già parlato, forse no, apro comunque questo argomento.
Non vi sembra che in molti commenti, soprattutto in questa sezione, ci sia una parte abbondante di qualunquismo ?
Mi spiego: Molti interventi ricordano le comuni chiacchiere circa la politica e la sua distanza dalla società civile, da una parte i cattivi, i dirigenti federali (i politici) e dall'altra i buoni, i tesserati (i cittadini).
Come nella più comune discussione politica, molti sono convinti che le due parti siano disgiunte e che non siano, come in realtà é, l'una espressione dell'altra.
Domando, retoricamente,ma Dondi si é eletto da solo ?
Quelli che lo hanno votato se non sono espressione del movimento, cosa sono ?
E quelli che non lo hanno votato, hanno mai "partecipato" in modo propositivo, in società o al comitato regionale, o come molti elettori/cittadini si accontentano del loro piccolo salvo poi indignarsi quando qualcosa, o tutto, va male ?
Non ho elementi per dire se Dondi abbia deciso bene o male sulla gestione del 6N o della nazionale maggiore o dello sviluppo del movimento, soprattutto non ho elementi per dire come avrei fatto io, certo penso che, forse, qualcuno che questi elementi li ha farebbe bene ad impegnarsi di più nel concreto anziché lagnarsi e basta.
E' esattamente quanto direi ogni giorno sul tram a quanti si lamentano degli ospedali o della scuola o della posta o di qualsiasi altro classico male Italiano. "ma tu cosa hai fatto ?"
Sono accompagnatore di una U10, ad ogni torneo a cui vado cerco di diffondere la mia cultura sportiva di "partecipazione", facendo sempre i complimenti agli avversari e non protestando mai con gli arbitri. sperando che il mio comportamento avvii nei miei marmocchi il "learning by example" questo é il mio piccolissimo mio contributo.
Ognuno di noi può fare qualcosa, facciamola ! :wink:
grubber
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Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da grubber »

FRA ha scritto:Forse se ne é già parlato, forse no, apro comunque questo argomento
...
E' esattamente quanto direi ogni giorno sul tram a quanti si lamentano degli ospedali o della scuola o della posta o di qualsiasi altro classico male Italiano. "ma tu cosa hai fatto ?"
...
Ognuno di noi può fare qualcosa, facciamola ! :wink:
Sottoscrivo, ma è fiato sprecato.
Per non ripetere sempre le stesse cose le ho riassunte nella frase che compare nella mia firma.
(Mi scuso a JFK se ho storpiato la sua frase, ma mi piaceva...)
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)

Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
GiorgioXT
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Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da GiorgioXT »

FRA ha scritto:Forse se ne é già parlato, forse no, apro comunque questo argomento.
Non vi sembra che in molti commenti, soprattutto in questa sezione, ci sia una parte abbondante di qualunquismo ?
Mi spiego: Molti interventi ricordano le comuni chiacchiere circa la politica e la sua distanza dalla società civile, da una parte i cattivi, i dirigenti federali (i politici) e dall'altra i buoni, i tesserati (i cittadini).
Come nella più comune discussione politica, molti sono convinti che le due parti siano disgiunte e che non siano, come in realtà é, l'una espressione dell'altra.
Domando, retoricamente,ma Dondi si é eletto da solo ?
Quelli che lo hanno votato se non sono espressione del movimento, cosa sono ?
E quelli che non lo hanno votato, hanno mai "partecipato" in modo propositivo, in società o al comitato regionale, o come molti elettori/cittadini si accontentano del loro piccolo salvo poi indignarsi quando qualcosa, o tutto, va male ?
Il tuo presupposto è che alla base ci sia stata una elezione trasparente e democratica...
Prima di fare interventi di retorica spicciola, avresti potuto informarti sulle modalità delle elezioni federali.
Ti aiuto riportandoti un mio post di qualche tempo fa.
Spesso leggo che noi veneti non possiamo lamentarci di una dirigenza votata a stragrande maggioranza...
è opportuno riportare un post che avevo messo tempo fa e che spiega il meccanismo delle elezioni del presidente e del consiglio federale.
lo riporto qui. è tratto da un messaggio pubblico della rugbylist.

Hello Rugbylist,

cerco di chiarire come funziona la democrazia del movimento
rugbystico, visto che numerose volte ho avuto la delega da parte
della mia società per andare a Roma a votare:
- I voti assegnati alle società sono in funzione dell'attività
effettivamente svolta negli ultimi due anni; ad esempio più voti
per la serie A, meno per la B, meno ancora per la C, poi i voti per
le Giovanili sono in funzione del campionato; più voti a Giovanile
Nazionale, meno voti alle Giovanili Regionali. Poi vengono
assehnati altri voti per l'attività di minirugby uguale per tutti; a questi voti
si aggiunge un numero di voti uguale per tutti che sono i voti di
base (sempre che abbiano fatto il minimo di attività), ma la
differenza di voto tra società di A e di B o di C, se fanno la stessa
attività, non è poi tanta.
A puro titolo di esempio, oggi che il Benevento fa anche la
femminile, ha praticamente gli stessi voti della Benetton, quindi
non è giusto dire che le più potenti hanno più voti.
Hanno più voti quelle società che fanno tutte le attività federale.
I Tecnici hanno il loro rappresentante Regionale che viene eletto
prima delle votazioni (con riunioni Provinciali e poi Regionali)
che andrà a Roma all'Assemblea e vota in quota Tecnici.
Per i giocatori funziona allo stesso modo; i giocatori nominano un
proprio rappresentante che parteciperà alla riunione per eleggere il
giocatore che andrà a Roma all'Assemblea e che sarà portatore di
voti in quota giocatori.
Fin qui la democrazia teoricamente funziona.
Il problema sorge con il sistema di votazione.
Il Presidente che si candida, di solito, si candida con una lista
che è praticamente "chiusa"; entrare in quella lista è praticamente
impossibile (io ci ho provato anni fà), se non hai "l'appoggio" del
tuo Comitato di appartenenza (quindi la gestione dei voti del tuo
Comitato da "scambiare" con un altro rappresentante di un'altro
Comitato).
Parlo dei Comitati Regionali, naturalmente.
Se hai l'appoggio di un paio di Comitati, gestisci, insieme al tuo
collega, oltre un migliaio di voti che puoi successivamente "scanbiarli"
e quindi sommarli agli altri che ti verranno dallo scambio
effettuato con altri che "controllano" a loro volta i voti di altri Comitati.
Se fai parte di un Comitato forte ed unito (ed hai in mano le
deleghe) hai grossa possibilità di entrare a far parte della lista.
Tutto questo viene definito con accordi politici precedenti, ma la
lista viene "confezionata" e completata la sera prima delle votazioni
in una riunione che, ufficialmente, è riservata ai Presidenti di
Comitato (ho partecipato anni fà come Vice-Presidente del Comitato
Campano, delegato dal Presidente), nella quale si contano
effettivamente i voti che hai in mano e gli "scambi" che riesci a
fare; se raggiungi una certa quota, entri nella lista.
Il ruolo dei Presidenti di Comitato è molto importate; tante
piccole Società non hanno interesse diretto e non vogliono perdere
tempo e denaro per andare a Roma, quindi "delegano" il Presidente
di Comitato, il quale arriva a Roma con deleghe per oltre la metà
dei voti che esprime il suo Comitato; quindi basta controllare i
Comitati per controllare quasi tutto il voto.
Ho partecipato alla prima elezione di Dondi, a parte gli aspiranti
Consiglieri che erano in buon numero, per la Presidenza non c'era
praticamente nessuno oltre a lui, ma la stessa cosa era in
precedenza con Maurizio Mondelli: candidato unico.
Nella successiva ci fu un tentativo di un personaggio esterno al
Rugby presentato dalle Società romane, (non ricordo il nome), ma
non ci fù praticamente storia.
Ancora dopo ci sono stati movimenti per mettere insieme degli
accordi su altri nomi (Marzio Innocenti - Lorigiola), ma
praticamente non furono neanche presentate le candidature, proprio
per il "blocco" che c'è sul sistema.

Quindi, cari ragazzi, teniamoci quelli che "democraticamente"
vengono eletti, nel bene e nel male.
Saluti
Franco Fiore

Hello Rugbylist,

Caro Massimo, due Comitati forti possono contribuire a far eleggere
un Consigliere, ma per cambiare un Presidente non bastano.
Per cambiare un Presidente innanzi tutto ci vuole il nominativo di
un concorrente (che fino ad ora non c'è) e poi almeno l'appoggio di
almeno la metà dei Comitati (o del loro Presidente).
Insomma è molto, molto difficile arrivarci dall'esterno;
dall'interno invece ..................
Saluti
Franco Fiore



E' di marzo 2009, ed accessibile tramite il portale http://www.rugbylist.it
Adesso ne sai di più.
grubber
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Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da grubber »

Non capisco cosa ci sia di così strano. Cosa si dovrebbe dedurre da questa lettera.
Certo non sarà facile entrare nella "lista". Se un candidato non sa nemmeno chi sono, e gli porto solo i voti dei miei più stretti familiari, mi dovrebbe mettere nella sua "lista"?

Credo che se qualcuno si candida a fare il Presidente federale voglia vincere la competizione, altrimenti è un fantoccio, pertanto: diplomazia e politica, politica e diplomazia.
Certo che uno che ha bazzicato nei quartieri alti della federazione per 20 anni ha più chances di altri, perchè ha più contatti, e perchè - se ha lavorato bene - gli altri conoscono le sue capacità e tutte le altre scontatissime cose che mi sembra ridicolo dover ripetere...
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)

Il vantaggio di essere intelligente è che puoi sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile
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Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da FRA »

GiorgioXT ha scritto: Il tuo presupposto è che alla base ci sia stata una elezione trasparente e democratica...
Prima di fare interventi di retorica spicciola, avresti potuto informarti sulle modalità delle elezioni federali.
Ti aiuto riportandoti un mio post di qualche tempo fa.
.....
Adesso ne sai di più
Intanto ti ringrazio per la dotta esposizione, poi ti ringrazio per aver rubricato il mio intervento come "retorica spicciola". :wink:

Ti ringrazio anche per quanto continuerai a fare per modificare questo ed altri meccanismi che inibiscono una gestione più democratica della F.I.R. o dei comitati regionali.
Mi pare che però, analogamente ad altrettanto dotte esposizioni sulla formazione dei candidati ai collegi uninominali, piuttosto che sui CdA delle Asl, questa non risponda al mio punto circa la differenza, "l'alterità" come direbbe qualcuno, tra dirigenza e tesserati. In ultima analisi mi sembra che se c'é una situazione di questo genere é perché in un determinato istante i più ( e per inciso non sembra tu sia tra questi ) hanno smesso di interessarsi di come funzionano realmente le cose.

Ma forse mi sbaglio e sono un ingenuo.
GiorgioXT
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Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da GiorgioXT »

FRA ha scritto: Mi pare che però, analogamente ad altrettanto dotte esposizioni sulla formazione dei candidati ai collegi uninominali, piuttosto che sui CdA delle Asl, questa non risponda al mio punto circa la differenza, "l'alterità" come direbbe qualcuno, tra dirigenza e tesserati. In ultima analisi mi sembra che se c'é una situazione di questo genere é perché in un determinato istante i più ( e per inciso non sembra tu sia tra questi ) hanno smesso di interessarsi di come funzionano realmente le cose.

Ma forse mi sbaglio e sono un ingenuo.
L'alterità e la differenze, oltre che la distanza, nasce ed è inevitabile quando non vi è ricambio nè alternativa ed il potere rimane per decenni alle stesse persone, il concetto stesso di responsabilità , che è alla base della democrazia, sparisce quando nessuno è obbligato a rispondere delle proprie azioni.
Non è nemmeno possibile avere un bilancio reale della FIR...
In passato ci sono stati diversi tentativi di cambiare lo status quo, purtroppo miseramente falliti; da qui però affermare che "ce li siamo votati e quindi ci devono andare bene" c'è una bella differenza.
grubber
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Iscritto il: 17 lug 2009, 16:55

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da grubber »

Non saremmo nemmeno italiani se non ce l'avessimo con il "potere centrale".
Tutti a pensare al campanile, se non al proprio orticello. E chi paga le tasse è solo perchè non può fare altrimenti...
"Va bene ...stordito ! Appuntamento a Bologna ! 5 azioni in attacco e 5 in difesa a 5 metri dalla linea di meta senza scartare e senza cambi di direzione...dritto per dritto ...chi perde alla fine della serie fuori a vita dal forum ..ce le hai le palle per accettare o scapperai ancora ?...I miei bimbi ...chiedono la tua testa .." (Un simpatico utente del forum)

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Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da FRA »

GiorgioXT ha scritto: da qui però affermare che "ce li siamo votati e quindi ci devono andare bene" c'è una bella differenza.
Sono d'accodo che c'é una bella differenza, tanto che non mi pare proprio di aver sostenuto questo.
Se vogliamo sintetizzare il mio pensiero é questo:
1) Ce li siamo votati ? (tutti insieme intendo)
2) Ci vanno bene ? BENE !
3) Ci vanno male ? Facciamo ogni cosa possibile (legalmente ça va sans dire :D ) per cambiarli.

Lamentarsi e basta non porta mai da nessuna parte.
GiorgioXT
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Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da GiorgioXT »

FRA ha scritto: 1) Ce li siamo votati ? (tutti insieme intendo)
.
In realtà ha votato meno del 20% dei tesserati (c'è chi sostiene fra l'8 ed il 10), gli altri non erano presenti ma per deleghe.
(il discorso dei comitati regionali citato prima)
Se nell'ultima elezione non vi è stata opposizione, e nemmeno la presentazione di un altro candidato oltre a Dondi (già questo un segnale pessimo per qualsiasi democrazia) è perchè la precedente ha dimostrato la saldezza del sistema di controllo e la sostanziale impossibilità di rovesciarlo , stante la situazione e le norme.
newrunner
Messaggi: 976
Iscritto il: 6 giu 2008, 20:01
Località: terre di mezzo

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da newrunner »

Ma :-] ....primarie ed elezioni per tesserati FIR ..... No ?
Laporte
Messaggi: 8846
Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da Laporte »

GiorgioXT ha scritto:
FRA ha scritto:Forse se ne é già parlato, forse no, apro comunque questo argomento.
Non vi sembra che in molti commenti, soprattutto in questa sezione, ci sia una parte abbondante di qualunquismo ?
Mi spiego: Molti interventi ricordano le comuni chiacchiere circa la politica e la sua distanza dalla società civile, da una parte i cattivi, i dirigenti federali (i politici) e dall'altra i buoni, i tesserati (i cittadini).
Come nella più comune discussione politica, molti sono convinti che le due parti siano disgiunte e che non siano, come in realtà é, l'una espressione dell'altra.
Domando, retoricamente,ma Dondi si é eletto da solo ?
Quelli che lo hanno votato se non sono espressione del movimento, cosa sono ?
E quelli che non lo hanno votato, hanno mai "partecipato" in modo propositivo, in società o al comitato regionale, o come molti elettori/cittadini si accontentano del loro piccolo salvo poi indignarsi quando qualcosa, o tutto, va male ?
Il tuo presupposto è che alla base ci sia stata una elezione trasparente e democratica...
Prima di fare interventi di retorica spicciola, avresti potuto informarti sulle modalità delle elezioni federali.
Ti aiuto riportandoti un mio post di qualche tempo fa.
Spesso leggo che noi veneti non possiamo lamentarci di una dirigenza votata a stragrande maggioranza...
è opportuno riportare un post che avevo messo tempo fa e che spiega il meccanismo delle elezioni del presidente e del consiglio federale.
lo riporto qui. è tratto da un messaggio pubblico della rugbylist.

Hello Rugbylist,

cerco di chiarire come funziona la democrazia del movimento
rugbystico, visto che numerose volte ho avuto la delega da parte
della mia società per andare a Roma a votare:
- I voti assegnati alle società sono in funzione dell'attività
effettivamente svolta negli ultimi due anni; ad esempio più voti
per la serie A, meno per la B, meno ancora per la C, poi i voti per
le Giovanili sono in funzione del campionato; più voti a Giovanile
Nazionale, meno voti alle Giovanili Regionali. Poi vengono
assehnati altri voti per l'attività di minirugby uguale per tutti; a questi voti
si aggiunge un numero di voti uguale per tutti che sono i voti di
base (sempre che abbiano fatto il minimo di attività), ma la
differenza di voto tra società di A e di B o di C, se fanno la stessa
attività, non è poi tanta.
A puro titolo di esempio, oggi che il Benevento fa anche la
femminile, ha praticamente gli stessi voti della Benetton, quindi
non è giusto dire che le più potenti hanno più voti.
Hanno più voti quelle società che fanno tutte le attività federale.
I Tecnici hanno il loro rappresentante Regionale che viene eletto
prima delle votazioni (con riunioni Provinciali e poi Regionali)
che andrà a Roma all'Assemblea e vota in quota Tecnici.
Per i giocatori funziona allo stesso modo; i giocatori nominano un
proprio rappresentante che parteciperà alla riunione per eleggere il
giocatore che andrà a Roma all'Assemblea e che sarà portatore di
voti in quota giocatori.
Fin qui la democrazia teoricamente funziona.
Il problema sorge con il sistema di votazione.
Il Presidente che si candida, di solito, si candida con una lista
che è praticamente "chiusa"; entrare in quella lista è praticamente
impossibile (io ci ho provato anni fà), se non hai "l'appoggio" del
tuo Comitato di appartenenza (quindi la gestione dei voti del tuo
Comitato da "scambiare" con un altro rappresentante di un'altro
Comitato).
Parlo dei Comitati Regionali, naturalmente.
Se hai l'appoggio di un paio di Comitati, gestisci, insieme al tuo
collega, oltre un migliaio di voti che puoi successivamente "scanbiarli"
e quindi sommarli agli altri che ti verranno dallo scambio
effettuato con altri che "controllano" a loro volta i voti di altri Comitati.
Se fai parte di un Comitato forte ed unito (ed hai in mano le
deleghe) hai grossa possibilità di entrare a far parte della lista.
Tutto questo viene definito con accordi politici precedenti, ma la
lista viene "confezionata" e completata la sera prima delle votazioni
in una riunione che, ufficialmente, è riservata ai Presidenti di
Comitato (ho partecipato anni fà come Vice-Presidente del Comitato
Campano, delegato dal Presidente), nella quale si contano
effettivamente i voti che hai in mano e gli "scambi" che riesci a
fare; se raggiungi una certa quota, entri nella lista.
Il ruolo dei Presidenti di Comitato è molto importate; tante
piccole Società non hanno interesse diretto e non vogliono perdere
tempo e denaro per andare a Roma, quindi "delegano" il Presidente
di Comitato, il quale arriva a Roma con deleghe per oltre la metà
dei voti che esprime il suo Comitato; quindi basta controllare i
Comitati per controllare quasi tutto il voto.
Ho partecipato alla prima elezione di Dondi, a parte gli aspiranti
Consiglieri che erano in buon numero, per la Presidenza non c'era
praticamente nessuno oltre a lui, ma la stessa cosa era in
precedenza con Maurizio Mondelli: candidato unico.
Nella successiva ci fu un tentativo di un personaggio esterno al
Rugby presentato dalle Società romane, (non ricordo il nome), ma
non ci fù praticamente storia.
Ancora dopo ci sono stati movimenti per mettere insieme degli
accordi su altri nomi (Marzio Innocenti - Lorigiola), ma
praticamente non furono neanche presentate le candidature, proprio
per il "blocco" che c'è sul sistema.

Quindi, cari ragazzi, teniamoci quelli che "democraticamente"
vengono eletti, nel bene e nel male.
Saluti
Franco Fiore

Hello Rugbylist,

Caro Massimo, due Comitati forti possono contribuire a far eleggere
un Consigliere, ma per cambiare un Presidente non bastano.
Per cambiare un Presidente innanzi tutto ci vuole il nominativo di
un concorrente (che fino ad ora non c'è) e poi almeno l'appoggio di
almeno la metà dei Comitati (o del loro Presidente).
Insomma è molto, molto difficile arrivarci dall'esterno;
dall'interno invece ..................
Saluti
Franco Fiore



E' di marzo 2009, ed accessibile tramite il portale http://www.rugbylist.it
Adesso ne sai di più.
E' la dimostrazione, valida anche per la "politica" vera: che l'elezioend iretta del presidente/sindaco/goevrnatore NON è vera democrazia
Squilibrio
Messaggi: 5150
Iscritto il: 28 lug 2006, 20:35

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da Squilibrio »

Giorgio ma toglimi una curiosità, il meccanismo dei voti come funziona?
Il voto del tesserato vale 1? Cioè anche un giocatore può votare?
Se si le società utilizzano false deleghe per votare in nome del proprio giocatore o essendo proprietarie del cartellino possono votare per i giocatori in automatico?
Chiedo questo perchè vedo che Dondi alle elezioni ha preso decine di migliaia di voti
giangi2
Messaggi: 1127
Iscritto il: 25 lug 2006, 9:00

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da giangi2 »

Da quanto pubblicato mi sembra evidente che per "scalare" il potere e arrivare alla presidenza FIR è necessario:
- partire dai comitati provinciali/regionali
- essere una personalità conosciuta e di primo piano nell'ambiente.
Nel primo caso ritorniamo al punto di partenza, chi vuole inserirsi nei meccanismi di controllo si candidi, appoggiato dalla propria società e da altre che lo sostengono, e riuscirà ad entrare nelle stanze del potere (non credo che a livello locale ci sia la fila per diventare presidenti di comitato provinciale. Da lì si parte per arrivare a Roma, non mi sembra che la democrazia non ci sia, certo ci vuole tempo da dedicarci.
Il secondo caso è quanto è successo nella FIP con Dino Meneghin: giocatore, poi dirigente della nazionale, poi presidente della federazione, grazie al fatto di essere il più forte giocatore di sempre e uno dei pochi con visibilità mediatica anche fuori dal suo sport.
ayr
Messaggi: 1187
Iscritto il: 30 gen 2006, 0:00

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da ayr »

Vorrei solo avere una piccola conferma (o, preferibilmente, una smentita) riguardo ad una pettegola diceria che mi e' stata riportata ma non ho potuto confermare personalmente.
E' vero che, in passato, aspiranti candidati alternativi hanno avuto squalifiche "strane" che hanno impedito una loro effettiva candidatura al momento delle elezioni?

Il presentarsi come candidati alternativi, criticando l'operato della Federazione e della sua dirigenza (prassi normale in politica, altrimenti come puoi dire che tu faresti di meglio, se non "metti in luce" il fatto che ci sono delle cose che non vanno e che potrebbero essere fatte meglio?) puo' portare ad una squalifica per aver "portato danno" al movimento rugbystico?

Scusate ma degli aspetti tecnici legali non capisco circa nulla (...e non solo di quelli...) me ho capito a volte che possono fare la differenza...
GiorgioXT
Messaggi: 5452
Iscritto il: 19 mag 2004, 0:00

Re: Dirigenza federale vs tesserati, quanto qualunquismo.

Messaggio da GiorgioXT »

Squilibrio ha scritto:Giorgio ma toglimi una curiosità, il meccanismo dei voti come funziona?
Il voto del tesserato vale 1? Cioè anche un giocatore può votare?
Se si le società utilizzano false deleghe per votare in nome del proprio giocatore o essendo proprietarie del cartellino possono votare per i giocatori in automatico?
Chiedo questo perchè vedo che Dondi alle elezioni ha preso decine di migliaia di voti
Il grosso dei voti li hanno le società , a cui la fir assegna un detereminato numero a seconda della attività (prima squadra +giovanili+minirugby+femminili) , riporto :
Hanno più voti quelle società che fanno tutte le attività federale.
I Tecnici hanno il loro rappresentante Regionale che viene eletto
prima delle votazioni (con riunioni Provinciali e poi Regionali)
che andrà a Roma all'Assemblea e vota in quota Tecnici.
Per i giocatori funziona allo stesso modo; i giocatori nominano un
proprio rappresentante che parteciperà alla riunione per eleggere il
giocatore che andrà a Roma all'Assemblea e che sarà portatore di
voti in quota giocatori.
Fin qui la democrazia teoricamente funziona.


La quota giocatori e quella dei tecnici -non ho dati certi , ma pare che conti per il 8/10% ciascuno dei voti in assemblea.

@ayr : Si, uno dei casi che mi ricordo , Lorigiola, presidente del Petrarca venne squalificato per aver criticato la gestione federale.
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