Colpa tua.. se eri bravo a giocare potevi allenare i 3/4 della Nazionale oppure diventare Direttore tecnico dell'alto livello...bep68 ha scritto:ma lo sapete che dal primo-secondo-momento si passa al primo livello senza niente nel mezzo.Spiego meglio:chi si avvicina al rugby e vuole fare l'allenatore-educatore fa il corso denominato "primo momento" e poi il "secondo momento".in pratica una giornata di full immersion di minirugby in cui vengono affrontati dei problemi base per istruire i ragazzini che si avvicinano al rugby.Dopo si passa come se nulla fosse al primo livello:una settimana intensiva presso un centro federale per aquisire un brevetto che poi ti consente,se non erro di arbitrare fino alla serie c.ma vi sembra normale un salto così assurdo? a me sembra che ci sia un buco pazzesco sopratutto pensando il fatto che le persone lavorano e difficilmente si prendono una settimana di ferie magari per poi allenare una 14 o una 16 come massima aspirazione.la federazione semplicemente mira a creare una casta.o più semplicemente è incompetente anche in questo..![]()
sentiamo le proposte
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zorrykid
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Re: sentiamo le proposte
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Daddy
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Re: sentiamo le proposte
Arbitrare fino alla serie C? 
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nino22
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Re: sentiamo le proposte
Ritengo che se c'è lomanda deve esserci l'offerta, se ci saranno tanti ragazzi che dopo essersi avvicinati al rugby a scuola anche che esso fosse la versione touch, vorranno giocare al rugby ci saranno sicuramente società pronte a farli giocare.milesgersenroma ha scritto:altro punto da analizzare
come organizzare al meglio il passaggio giovanile all'agonismo
in altre parole come portare i giovani dalla propaganda ad atleti 20enni tra cui, nelle più rosee speranze , ci sia pure il fenomeno che può esordire in CL/nazionale,
ma essendo questo l'eccezzione, per gli altri?
sempre tenendo conto della situazione economica reale
E cmq ammesso che la mia fosse solo un illusione sta proprio li che la FIR deve giocare la sua parte, far si che si creino + squadre di rugby quanto + granda sarà la domanda.
E poi proprio partendo dal touch giocato nelle ore scolastiche la FIR potrebbe investire nelle scuole in attività pomeridiane extrascolastiche e xchè no, tornei in stile giochi della gioventù di rugby full contact, che sia 7 o union.
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Re: sentiamo le proposte
è proprio questo il punto...Shye ha scritto:O più semplicemente non è facile creare da zero una struttura efficiente a tutti i livelli in un paese dove questo sport non è mai contato un beneamato c4$$o.
Cerchiamo di non dimenticarlo e di non pretendere sempre la luna da un momento all'altro.
Questo al di là delle singole opinioni o delle critiche più o meno lecite (ce ne sono tante) che si possono e devono muovere alla federazione.
Sennò possiamo chiedere a qualche inglese o irlandese appassionato di pallavolo o di basket di spiegarci come vanno le cose lì..
secondo me se andiamo su qualche forum irish di pallavolo tipo irishvolley.ie (inventato ora) stanno facendo gli stessi identici discorsi che facciamo noi
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
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- milesgersenroma
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Re: sentiamo le proposte
tenendo conto che a livello giovanile le due necessità più sentite sono un ottimo insegnante e lo sviluppo dell'agonismo (inteso in senso generale, cioè creare quella mentalità che ti porta ad essere "professionalmente sportivo" a prescindere dal livello)
sarebbe interessante oltre a creare un livello regionale pieno (cioè abbastanza partite senza richiedere costi troppo alti per trasferte troppo lunghe) puntare a un torneo interregionale con selezioni per area , non episodico, e a incontri internazionali di pari livello , sempre non episodici, a costo di creare tornei nazionali ad hoc , con intervento della federazione per contribuire ai costi
sarebbe interessante oltre a creare un livello regionale pieno (cioè abbastanza partite senza richiedere costi troppo alti per trasferte troppo lunghe) puntare a un torneo interregionale con selezioni per area , non episodico, e a incontri internazionali di pari livello , sempre non episodici, a costo di creare tornei nazionali ad hoc , con intervento della federazione per contribuire ai costi
- milesgersenroma
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Re: sentiamo le proposte
altro discorso
ma qui sono sicuro di essere in ristrettissima minoranza:
niente retrocessioni ( e relative promozioni) a nessun livello
ci si muove in su (e giù) solo in base a determinati parametri ben definiti ed a eventuali scelte del singolo club
ma qui sono sicuro di essere in ristrettissima minoranza:
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Re: sentiamo le proposte
milesgersenroma ha scritto:altro discorso
ma qui sono sicuro di essere in ristrettissima minoranza:
niente retrocessioni ( e relative promozioni) a nessun livello
ci si muove in su (e giù) solo in base a determinati parametri ben definiti ed a eventuali scelte del singolo club
Io lo limiterei a niente retrocessioni e promozioni per il "Squello che è", insomma per quello che dovrebbe essere il campionato d'eccellenza. Certamente per fare una cosa del genere è assolutamente fondamentale che i parametri (economici, qualitativi, di pubblico, legati all'impegno profuso nel settore giovanile) siano ben definiti, rigidissimi ed ineludibili e quindi, per definizione, non all'italiana.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
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zorrykid
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Re: sentiamo le proposte
Siamo in due...milesgersenroma ha scritto:altro discorso
ma qui sono sicuro di essere in ristrettissima minoranza:
niente retrocessioni ( e relative promozioni) a nessun livello
ci si muove in su (e giù) solo in base a determinati parametri ben definiti ed a eventuali scelte del singolo club
Avrei certi parametri in proposito....
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luqa
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Re: sentiamo le proposte
Comincio dalla fine.
Contrario se il sistema rimane questo numericamente.
Trattabile se si passa ad un sistema tipo NCAA: si formano delle leghe semifisse (vedete voi , su wiki siete dei maghi mi pare
) e si decide a livello di riunione di leghe e federazione quali sono i campioni di lega ammessi alla fase finale, magariammetendo per alcuni casi la rapresnetativa di lega (che ripeto può essere territoriale o meno).
Ma un meccanismo di competizione ci vuole.
Per il rugby-pro, se si arriva a definire X franchigie con l'obiettivo di arrvare progressivamente a coprire l'intero territorio , ovevro si parte con diciamo 4 squadre e si punta ad arrivare ad 1/2 franchigie per comitato , diciamo 16-20 squadre pro fisse max, allora se ne può parlare.
Ma al solito siamo alla cima della piramide.
Ripartiamo dalla base.
Opinione personale, vediamo prima i numeri, perché il problema prima che rugbistico, ha dei fondamenti generali
1. I giovani di oggi sono il 50% per classe di età rispetto a quelli dellea mia gioventù - siamo un paese da
2. I praticanti sportivi sono 17 mil - circa 30% popolazione
2a. I tesserati a vario titolo FSN + EPS sono circa 12 mil
2b . I tesserati che fanno sport continuativamente sono 11,5 mil circa - 20% popolazione.
Primo obiettivo, collettivo ,auemntare tali volumi e tali percentuali.
Secondo CONI - FIR ufficialmente oltre 60000 tesserati (51000 nel 2007)- tesserati praticanti veri probabilmente meno.
Obiettivo da porsi?
Facciamo 100000 veri? Non è poco , pallacanestro e pallavolo stanno sui 300000, il nuoto sui 90000, l'atletica leggera sui 150000.
Poi, fatti i numeri, affinare la preparazione tecnica, assegnando un ruolo formativo di spirito e predisposizione allo sport e al gioco alle scuole, e di affinamentotecnico alle società e ai comitati.
Assunzione ditecnici stranieri (di ogni dove, perché invece che giocatori dall'argentina non facciamo venire dei formatori? e lo stesso vale per francia e irlanda (forse sono le più adatte al nostro spirito)) per formare i tecnici italiani delle giovanili e delle squadre amatori
Fatti i numeri, insegnato il gioco, preparare il terreno per il passaggio al professionismo:
Iniziamo con quei numeri segnati prima, o con il modello "NCAA" o con il modello misto "società gloriose + franchigie zonali" definendo un circuito chiuso se e solo se dà rappresentatività e partecipazione condivisa a tutto il territorio (io personalmente posso essere rappresentato da Prato, da Livorno, ma non da Aironi, Benetton o Gladiatori).
Per tornare al I passo.
Iniziamo con il touch alle elementari, per poi passare alle medie e ai licei/istituti tec al seven o ad una forma con meno impegno di mischia (per il quale serve un bagaglio tecnico particolare) e che permetta ad una classe di formare la sua squadra e ad una scuola dipoter fare un campionato scolastico.
Chi ha voglia passerà allo Union (o al League o al FA) nelle società.
Contrario se il sistema rimane questo numericamente.
Trattabile se si passa ad un sistema tipo NCAA: si formano delle leghe semifisse (vedete voi , su wiki siete dei maghi mi pare
Ma un meccanismo di competizione ci vuole.
Per il rugby-pro, se si arriva a definire X franchigie con l'obiettivo di arrvare progressivamente a coprire l'intero territorio , ovevro si parte con diciamo 4 squadre e si punta ad arrivare ad 1/2 franchigie per comitato , diciamo 16-20 squadre pro fisse max, allora se ne può parlare.
Ma al solito siamo alla cima della piramide.
Ripartiamo dalla base.
Opinione personale, vediamo prima i numeri, perché il problema prima che rugbistico, ha dei fondamenti generali
1. I giovani di oggi sono il 50% per classe di età rispetto a quelli dellea mia gioventù - siamo un paese da
2. I praticanti sportivi sono 17 mil - circa 30% popolazione
2a. I tesserati a vario titolo FSN + EPS sono circa 12 mil
2b . I tesserati che fanno sport continuativamente sono 11,5 mil circa - 20% popolazione.
Primo obiettivo, collettivo ,auemntare tali volumi e tali percentuali.
Secondo CONI - FIR ufficialmente oltre 60000 tesserati (51000 nel 2007)- tesserati praticanti veri probabilmente meno.
Obiettivo da porsi?
Facciamo 100000 veri? Non è poco , pallacanestro e pallavolo stanno sui 300000, il nuoto sui 90000, l'atletica leggera sui 150000.
Poi, fatti i numeri, affinare la preparazione tecnica, assegnando un ruolo formativo di spirito e predisposizione allo sport e al gioco alle scuole, e di affinamentotecnico alle società e ai comitati.
Assunzione ditecnici stranieri (di ogni dove, perché invece che giocatori dall'argentina non facciamo venire dei formatori? e lo stesso vale per francia e irlanda (forse sono le più adatte al nostro spirito)) per formare i tecnici italiani delle giovanili e delle squadre amatori
Fatti i numeri, insegnato il gioco, preparare il terreno per il passaggio al professionismo:
Iniziamo con quei numeri segnati prima, o con il modello "NCAA" o con il modello misto "società gloriose + franchigie zonali" definendo un circuito chiuso se e solo se dà rappresentatività e partecipazione condivisa a tutto il territorio (io personalmente posso essere rappresentato da Prato, da Livorno, ma non da Aironi, Benetton o Gladiatori).
Per tornare al I passo.
Iniziamo con il touch alle elementari, per poi passare alle medie e ai licei/istituti tec al seven o ad una forma con meno impegno di mischia (per il quale serve un bagaglio tecnico particolare) e che permetta ad una classe di formare la sua squadra e ad una scuola dipoter fare un campionato scolastico.
Chi ha voglia passerà allo Union (o al League o al FA) nelle società.
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GiorgioXT
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Re: sentiamo le proposte
"Er tacce è robba da froci" (cit.)luqa ha scritto: Per tornare al I passo.
Iniziamo con il touch alle elementari, per poi passare alle medie e ai licei/istituti tec al seven o ad una forma con meno impegno di mischia (per il quale serve un bagaglio tecnico particolare) e che permetta ad una classe di formare la sua squadra e ad una scuola dipoter fare un campionato scolastico.
Chi ha voglia passerà allo Union (o al League o al FA) nelle società.
Il Touch può essere molto più utile come mezzo di promozione per gli adulti , secondo me... e d'altra parte in Francia, Inghilterra o Australia o Galles si lavora più o meno come da noi ... solo che partono da una tradizione e diffusione non comparabile alla nostra , come d'altra parte anche l'attenzione riservata non è comparabile ...
Farò una raccolta dei links dei materiali per la formazione disponibili sui siti delle altre federazioni ... sul nostro ? solo i regolamenti ...
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Re: sentiamo le proposte
Capisco il ragionamento, Giorgio, e in parte lo condivido.
Tuttavia il touch può essere giocato in pochi, da tutti, maschi e femmine, piccoli e grandi, in tutta salute. Secondo me potrebbe essere il veicolo per avvicinare non tanto allo Union, ma al rugby in generale. Chi poi ha maggiore prestanza o resistenza agli urti può specializzarsi nel rugby a contatto, ma secondo me la priorità sarebbe (detto da uno che ha giocato a calcio per decenni) "decalcistizzare" questo Paese. Non tanto perché il calcio sia un brutto sport, anzi è bellissimo e divertentissimo da giocare, ma perché il suo monopolio che schiaccia qualsiasi altra disciplina ha sinceramente rotto.
Tuttavia il touch può essere giocato in pochi, da tutti, maschi e femmine, piccoli e grandi, in tutta salute. Secondo me potrebbe essere il veicolo per avvicinare non tanto allo Union, ma al rugby in generale. Chi poi ha maggiore prestanza o resistenza agli urti può specializzarsi nel rugby a contatto, ma secondo me la priorità sarebbe (detto da uno che ha giocato a calcio per decenni) "decalcistizzare" questo Paese. Non tanto perché il calcio sia un brutto sport, anzi è bellissimo e divertentissimo da giocare, ma perché il suo monopolio che schiaccia qualsiasi altra disciplina ha sinceramente rotto.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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GiorgioXT
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Re: sentiamo le proposte
Su questo hai perfettamente ragione... Tra l'altro una delle differenze sostanziali fra i nostri ragazzi e quelli delle altre nazioni più o meno sviluppate - e che paghiamo a caro prezzo- è che per gli altri è normale avere una attività multisportiva , atletica, basket, rugby ecc. mentre da noi è impossibile o quasi , perchè è già un sacrificio di tempo e di soldi chiedere ai genitori di portare i figli a fare almeno uno sport...
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Daddy
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Re: sentiamo le proposte
Con la lungimiranza dei capoccioni gli impianti li chiudono invece di aprilrli
e per giocare a rugby il campo serve, magari mettessero i pali nei parchi (pochi) pubblici (come in Francia, Irlanda, Galles, Inghilterra..li ho visti
), quì la politica (non intesa come governo/partiti anche se pure lì...
) è mangiare il più possibile dando il meno...o niente e questo vale per tutti gli sport minori, non solo per il rugby,( guardate i deludenti risultati italiani a livello olimpico e mondiale) ma i capoccioni stanno sempre lì attaccati alla loro poltrona..e ciò dovrebbe fare almeno schifo! 
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luqa
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Re: sentiamo le proposte
Giorgio
Guarda ame andrebbe benissimoanche impostare , per esempio, alle elementari un rugby a 7 su superficie ridotta, o un rugby a 10 con regolemodifcat eper mischia e placaggio.
Il senso è:
- ogni classe deve poter formare una squadra
- viste le possibilità di squilibrio fisico ( i ragazzi non crescono tutti allostesso modo) fare un regolamento che incoraggi al contatto, ma privilegi il gioco di squadra, il ostegno rispetto al "dalla a quello grosso", per esempio un limite al numero metri che il giocatore può percorrere palla in mano (come negli old), o unhandicap in base al peso della squadra;
- alla scuola non si può specializzare la gente per il lavoro di I linea, l'ascensore e altro, ergo questi due fondamentali devono essere diversi (anche qui, vanno bene forse le regole Old)
Giocare su campi ridotti e/o sfruttare quelli da calcio indviduando una forma di conversione del campo facile: area di meta davanti alla porta seguendo l'area di porta del calcio, linea dei 22 considerata a 3/4 campo, ecc.) rendere possibile realizzare il campo.
Poi, se il i'tacce è roba da finocchi, pace,
io se penso alle squadre miste, è tanto roba da maniaci...
e si può giocare in qualsiasi parco pubblico.
Guarda ame andrebbe benissimoanche impostare , per esempio, alle elementari un rugby a 7 su superficie ridotta, o un rugby a 10 con regolemodifcat eper mischia e placaggio.
Il senso è:
- ogni classe deve poter formare una squadra
- viste le possibilità di squilibrio fisico ( i ragazzi non crescono tutti allostesso modo) fare un regolamento che incoraggi al contatto, ma privilegi il gioco di squadra, il ostegno rispetto al "dalla a quello grosso", per esempio un limite al numero metri che il giocatore può percorrere palla in mano (come negli old), o unhandicap in base al peso della squadra;
- alla scuola non si può specializzare la gente per il lavoro di I linea, l'ascensore e altro, ergo questi due fondamentali devono essere diversi (anche qui, vanno bene forse le regole Old)
Giocare su campi ridotti e/o sfruttare quelli da calcio indviduando una forma di conversione del campo facile: area di meta davanti alla porta seguendo l'area di porta del calcio, linea dei 22 considerata a 3/4 campo, ecc.) rendere possibile realizzare il campo.
Poi, se il i'tacce è roba da finocchi, pace,
io se penso alle squadre miste, è tanto roba da maniaci...
e si può giocare in qualsiasi parco pubblico.
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Re: sentiamo le proposte
Su questo hai assolutamente ragione. Il calcio occupa troppo spazio in questo paese e l'obiettivo di base deve essere quello di far diventare il Rugby uno sport popolare, con un equilibrio simile a quello francese o britannico. Purtroppo per questo bisogna saltare almeno una generazione xché il fanatico di calcio, oltre una certa età è inguaribile.diddi ha scritto:... la priorità sarebbe (detto da uno che ha giocato a calcio per decenni) "decalcistizzare" questo Paese. Non tanto perché il calcio sia un brutto sport, anzi è bellissimo e divertentissimo da giocare, ma perché il suo monopolio che schiaccia qualsiasi altra disciplina ha sinceramente rotto.