Il problema non è assistere in religioso silenzio, ma è il comportamento tipico di uno sport. Mi viene in mente l'esempio del tifo irlandese: è caldissimo e ci sono dei canti meravigliosi, che, però, non sono gli stessi del calcio, nè il calcio si "permette" di usare quelli tradizionali del rugby.Cane_di_Pavlov ha scritto: Tennis, Arco, Golf: 3 sport in cui il pubblico deve stare in rigoroso silenzio per non distrarre il gesto atletico dei concorrenti, ed oltretutto sport individuali, in cui è più "sfumato" il tifo, se non altro quello "di gruppo". E infatti per almeno due di questi sport (tennis e golf, l'arco non lo conosco) quando la competizione diventa a squadre (Davis&Ryder) di cori se ne sentono a iosa. Se ti capita di guardare il Phoenix Open di golf inoltre, alla buca 16 ti sembrerà di essere a San Siro, visto che ci sono ogni giorno 100.000 spettatori ubriachi ed urlanti.
Poi non so se nel rugby che segui tu l'abitudine sia quella di stare in silenzio, io di canti e cori ne ho sentiti abbondantemente sia in Francia (con anche tamburi e altri strumenti atti a fare rumore, e non a Parigi) che in Irlanda. Poi se si vuole discettare sulla qualità dei canti/cori, beh, quello è un altro paio di maniche.
Comunque, come avevo scritto, non voglio iniziare una polemica che sarebbe senza fine perchè stiamo parlando di gusti e, essendo questi per loro natura soggettivi, non se ne verrebbe fuori più. Spero si sia capito che il mio è un concetto diverso, che ripeto: in ogni ambiente ci si dovrebbe comportare secondo le usanze (o l'etichetta) che l'ambiente stesso prevede e a me i cori calcistici in un campo da rugby mi fanno venire i brividi.