mauott ha scritto:
sentir dire che Ascione ed i suoi compari non capiscono una cippa mi sta bene però mi piacerebbe anche conoscere delle proposte alternative calate nella nostra realtà non a quella neozelandese o gallese o francese visto che è molto facile essere un tecnico da divano e terzo tempo diventa più complicato andare in campo con i bambini/ragazzi ...
Non è assolutamente vero che Ascione sia incompetente ! è pure troppo competente . solo che il suo obiettivo -o quello che gli hanno dato-
non è quello della crescita tecnica-sportiva , per la quale è indispensabile cercare di spingere al massimo la competizione , ma di assicurare che :
-A) "L'Alto Livello del rugby deve restare riservato alla Federazione" da qui l'impostazione verticistica ed accademica
-B) "Il Movimento deve essere tutto rappresentato nelle sue realtà anche più periferiche" che tradotto in pratica significa che
non si deve fare selezione altrimenti intere zone che non possono offrire una produzione di qualità verrebbero escluse (e si perdono voti e consenso)
Le proposte alternative ci sono,e ci sono state, ti potrei citare un convegno fatto 4 anni fa con Fourcade ed altri tecnici proprio agli albori dell'ingresso in Celtic, nel quelle erano già evidenziati tutti i limiti intrinsechi del progetto di formazione federale basato sulla
riduzione della base.
Le mie , già scritte tante volte :
- Verifica dei numeri effettivi dei giocatori tramite i Modelli B ed i moduli dei Concentramenti , la FIR ha già tutti i dati reali su chi gioca sul serio e chi no
- Con questi creazione di una graduatoria delle società , andiamo a vedere chi lavora bene e perché, e capire chi lavora male quali limiti ha e dove si può intervenire
- Tecnici di supporto esperti (anche stranieri) da inviare nelle società
- Fondi per permettere alle società di rimborsare gli allenatori delle giovanili ; nella maggior parte delle realtà è puro volontariato, che è una cosa bellissima ma con un grosso limite - diventa molto difficile se non impossibile tenersi i buoni e scartare i non adatti; questi soldi (che ricaviamo dai risparmi fatti nelle accademie)ogni stagione andranno verificati secondo i risultati
- Campionati giovanili EFFICACI . Personalmente ritengo che tornare ad una divisione Under 13-Under 15-Under 17-Under 20 sia più rispondente alle caratteristiche fisiche.
- Per essere EFFICACI . ovvero rispondere allo scopo di formare più giocatori e migliori, i campionati devono avere il maggior livello possibile di competizione ; quindi under 20 Nazionale , con gironi meritocratici sotto, promozioni e retrocessioni (per valutare il lavoro nel tempo) under 17-18 2 gironi elite, uno Nord e uno Centro sud , idem per la U15-16
- Aumentare il numero di partite , nel CIV (che è pure un buon posto) le U16-18 giocano 18-20 partite, e sono troppo poche - tant'è vero che ci si trova a dover organizzare tornei primaverili o altro..
- Accademie farle solo dove non è proprio possibile per le società di fare altrimenti, perché una accademia mi raccoglie sì gli elementi migliori di una zona, ma allo stesso tempo mi depaupera tutto il resto dell'ambiente e mi riduce sia la capacità formativa che la competizione.
- Nazionali giovanili fatte sia grazie a totale libertà del selezionatore (senza gli obblighi politici attuali e che persino Cavinato a suo tempo denunciò) sia grazie a trials e test matches durante la stagione "possibili vs probabili" ecc. come poi si è sempre fatto nel Sanzar e non solo...