Garryowen ha scritto:Si vede che non vi ricordate come erano le cose prima che entrasse il concetto del giocatore "di formazione italiana". Prima bastava avere un trisavolo italiano ed eri considerato italiano. Il campionato italiano, anzi i campionati italiani, anche le serie inferiori, sembravano il torneo delle Pampas.
Insomma, quella situazione si' che rovinava il rugby domestico e lo sviluppo dei giovani, non certo i tre equiparati che abbiamo oggi in nazionale.
Certo, non ci si può aspettare che Haimona consideri l'Italia il suo Paese, però, come nell'intervista di oggi sulla Gazzetta, può dire di sentirsi orgoglioso di vestire la maglia azzurra, e a questo ci credo
Si ma li il rugby non centra niente.... la e cittadinanza. se non ti piace chiedi allo stato di cambiare la legge.. ( va beh loro son peggio della IRB, pero mi capisci)
La ragione e che proporzionalmente in argentina il rugby a più popolare, e allora dato che un sacco di Italo-Argentini sono rientrati al epoca per la crisi in economica in Argentina non e strano che cerano più Italiani con l'accento sud americano nei campionati...
Su il fatto che Haimona era orgoglioso di mettere la maglia azzurra.. aspetto prima di fare il giudizio..
Ricordate che dalla parte sua viene pagato di più, e in più gioca a un livello in cui se aspettava gli AB non succederebbe mai.
Bene allora secondo me per adesso rimane un "Business Transaction".
e lo stesso modo in cui ho visto Robertson e Griffen. Quando in fine Kaine per esempio si e sposato ad una Italiana e preso la cittadinazza.. ho detto OK ti credo!