jaco ha scritto:Senza quotare che sennò non si finisce più:
1 - Non ho capito se sono io che le sparo grosse... comunque vabbè era un'impressione se mi dici che è sbagliata, ok...
2 - Amplificando il tuo ragionamento, allora, meglio averne 4 di franchigie così abbiamo 120 atleti da cui pescare, non saranno tutti bravi, ma almeno giocano in pro12 (anzi 14 in questo caso) e quindi vanno bene comunque. Anzi la prima della 4 franchigie italiane arriverà sì ancora solo 11ma, però vuoi mettere 11ma su 14: non è più penultima!
3 - L'accademia deve fornire i giocatori alla Franchigia e gli U20 prima si abituano a certi livelli meglio è: se avessimo degli U20 abituati a giocare nel pro12 eviteremmo certe figure nel 6N e ai mondiali di categoria. E non è questione di obtorto collo è proprio questione di metodo, proprio per evitare esordi improvvisati e pericolosi.
4 - Proprio perchè lo scopo è preparare giocatori per la nazionale è bene che si abituino a giocare in un ambiente vincente e non nella palude della mediocrità.
2 - In teoria, sì, certo. E infatti quello è il traguardo a cui vogliono arrivare i signori della fir. Quattro come il Galles, come l'Irlanda, due franchigie più della Scozia.
Questo punto insieme a quello che hai scritto al punto 3 mi fa venire in mente un'osservazione che mi capita spesso di fare leggendo gli interventi di appassionati su vari forum, e anche qui.
Ci sono in giro inguaribili ottimisti, malgrado i media stiano dicendo che è finita da tempo l'epoca del "pensare positivo" come soluzione a tutti i mali.
Nonostante batoste epocali, nonostante crisi ed esami di coscienza rimaniamo sempre convinti di essere meglio degli altri.
La Scozia, invece di costituire magari un modello un obbiettivo o un punto di riferimento, per questi inguaribili ottimisti è una nostra pari cui possiamo opporre una "via italiana" all'Olimpo del rugby. La Fir dovrebbe avere a disposizione under 20 da gettare immediatamente nell'alto livello, roba che salvo rarissimissime eccezioni non hanno nemmeno il Galles e l'Irlanda (nonostante ci diano discrete pettinate nel 6N U20). Stiamo prendendo tecnici di quei Paesi, vedremo che strategia adotteranno.
4 - Se si abituano a un ambiente vincente, quando poi arrivano in nazionale potrebbero trovarsi spaesati...
Scherzi a parte. Per me l'ambiente giusto era quello delle Zebre della prima parte dell'anno, nonostante le franchigie fossero due.
Grande spirito di squadra, grande entusiasmo, stranieri ottimamente integrati, e alla fine qualche risultato è arrivato. Poi come sempre ci pensiamo noi stessi a rovinare tutto, ma la strada era quella giusta
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria