Pronti al cambiamento?
Moderatore: Emy77
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Re: Pronti al cambiamento?
Garry, che erano le più povere non lo metteva in dubbio nessuno. Però allora, delle...tre, l'una: o i rimpatrii di massa di quest'anno sono avvenuti per un improvviso senso di patriottismo collettivo, o perchè qualcuno gli ha fatto stranamente condizioni economiche perlomeno pari a quelle precedenti dei top team esteri oppure...eran scarsi e non sapevano più che farsene a quel livello. E allora eviterei di dire che il Pro12 lo vincono anche grazie ai nostri eroi azzurri.
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Garryowen
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Re: Pronti al cambiamento?
Credo che il fattore numero uno era che giocavano poco. Quelli che all'estero sono titolari, ci rimangono.mondOvALE ha scritto:Garry, che erano le più povere non lo metteva in dubbio nessuno. Però allora, delle...tre, l'una: o i rimpatrii di massa di quest'anno sono avvenuti per un improvviso senso di patriottismo collettivo, o perchè qualcuno gli ha fatto stranamente condizioni economiche perlomeno pari a quelle precedenti dei top team esteri oppure...eran scarsi e non sapevano più che farsene a quel livello. E allora eviterei di dire che il Pro12 lo vincono anche grazie ai nostri eroi azzurri.
Se un giorno, non me lo auguro, i due azzurri saranno accantonati, probabilmente torneranno.
Favaro si è preso il premio come miglior giocatore della stagione ed è riuscito a scalzare Chris Fusaro (a meno che non sia infortunato) da un posto che sembrava garantito
"C'è solo una cosa al mondo meglio del rugby. Parlare di rugby"
(parafrasi da G.G. Marquez)
http://www.walesonline.co.uk/sport/rugby/rugby-news/how-much-funding-welsh-rugby-12405682 A imperitura memoria
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Garryowen
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Re: Pronti al cambiamento?
La cosa incredibile è che l'unico che è tornato (non per soldi, ma per esigenze familiari) nonostante un contratto garantito in Premiership è Carlo Fastuccia, che noi qui in Italia ci permettiamo di snobbare. Ma si tratta, come detto di un unicum
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Re: Pronti al cambiamento?
Garry, in merito faccio due domande a te come a chi vuole rispondere: se tu fossi un buon rugbista italiano nel giro della Nazionale che ha un ricco contratto all'estero in un club con verosimili chance di successi ma senza aver garantito molto minutaggio (diciamo un buon cambio di qualche top player), rinunceresti a parecchi soldi per venire a giocare in Italia e sapendo concretamente di non vincere quasi mai?
E, altra domanda: in cuor tuo penseresti di avere più chance di tenerti la maglia azzurra nel primo o nel secondo caso?
Chiaro che va da caso a caso, ma io chiedo proprio a cosa faremmo noi, non loro...
E, altra domanda: in cuor tuo penseresti di avere più chance di tenerti la maglia azzurra nel primo o nel secondo caso?
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Garryowen
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Re: Pronti al cambiamento?
Non credo che nessun italiano abbia rinunciato a nulla, nel senso che anche all'estero non è che regalino i soldi, se sei una riserva della riserva, il guadagno è in proporzione. Se poi rischi il posto in nazionale, il gioco è fatto. Quello che eventualmente guadagni in più, lo perdi uscendo dal giro della nazionale.mondOvALE ha scritto:Garry, in merito faccio due domande a te come a chi vuole rispondere: se tu fossi un buon rugbista italiano nel giro della Nazionale che ha un ricco contratto all'estero in un club con verosimili chance di successi ma senza aver garantito molto minutaggio (diciamo un buon cambio di qualche top player), rinunceresti a parecchi soldi per venire a giocare in Italia e sapendo concretamente di non vincere quasi mai?
E, altra domanda: in cuor tuo penseresti di avere più chance di tenerti la maglia azzurra nel primo o nel secondo caso?
Chiaro che va da caso a caso, ma io chiedo proprio a cosa faremmo noi, non loro...
Poi ognuno decide in base alle proprie aspirazioni. Ruan Pienaar se non lo avesse cacciato la federazione irlandese sarebbe rimasto all'Ulster per motivi ambiental/religiosi, pur potendo guadagnare molto di più in altri club. Adesso lo deve fare per forza.
Difficile fare discorsi così netti.
Io, tendenzialmente, preferisco sempre giocare, e nel mio piccolo le scelte che ho fatto quando giocavo erano dettate da questo fattore, ma non c'era il professionismo, allora in serie C potevi raccattare dei rimborsi più alti che in serie A
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speartakle
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Re: Pronti al cambiamento?
guardate che i vari Sarto Favaro e Campagnaro non prendono di più all'estero, anzi forse è vero il contrario. Quelli che prendono sicuramente di più sono Sergio, Ghira, Citta e forse Rizzo.
Comunque vorrei puntualizzare:
ovvio che se chiedi ad O'shea se va bene restare nel pro12 ti dice di si. Lui si occupa del lato puramente sportivo, soprattutto della nazionale. La valutazione sul pro12 è se vale la pena da un punto di vista economico/gestionale del movimento anche in futuro e di questo O'shea non si occupa.
Io sono ed ero un sostenitore della partecipazione al pro12, ma sinceramente non a queste condizioni economico gestionali. La nostra partecipazione è stata a dir poco schizofrenica, un continuo ricominciare da zero (l'unico sprazzo di continuità è stato il Treviso dei primi 3 anni) dalle regole interne alle singole franchigie, solo per dire che sono 6, anzi 7 anni che partecipiamo e ste benedette accademie collegate ancora non ci sono. Gestito così boh, di valore aggiunto ne ha pochino.
Ma per esempio esiste un cavolo di bando/contratto di partecipazione con la FIR al quale le due celtiche devono attenersi?
Continuiamo a dirci ma si dai, vedrai che il prossimo anno sarà meglio perchè si impara dalle esperienze passate, stiamo costruendo per il futuro e invece no, ogni anno è sempre un ricominciare da zero.
Scusate per il momento di sconforto![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Comunque vorrei puntualizzare:
ovvio che se chiedi ad O'shea se va bene restare nel pro12 ti dice di si. Lui si occupa del lato puramente sportivo, soprattutto della nazionale. La valutazione sul pro12 è se vale la pena da un punto di vista economico/gestionale del movimento anche in futuro e di questo O'shea non si occupa.
Io sono ed ero un sostenitore della partecipazione al pro12, ma sinceramente non a queste condizioni economico gestionali. La nostra partecipazione è stata a dir poco schizofrenica, un continuo ricominciare da zero (l'unico sprazzo di continuità è stato il Treviso dei primi 3 anni) dalle regole interne alle singole franchigie, solo per dire che sono 6, anzi 7 anni che partecipiamo e ste benedette accademie collegate ancora non ci sono. Gestito così boh, di valore aggiunto ne ha pochino.
Ma per esempio esiste un cavolo di bando/contratto di partecipazione con la FIR al quale le due celtiche devono attenersi?
Continuiamo a dirci ma si dai, vedrai che il prossimo anno sarà meglio perchè si impara dalle esperienze passate, stiamo costruendo per il futuro e invece no, ogni anno è sempre un ricominciare da zero.
Scusate per il momento di sconforto
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zappatalpa
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Re: Pronti al cambiamento?
Abbiamo uno psicologo molto bravo per queste fasi, metabolik! Ci ha confortato ottimamentr prima delle partite del 6N dell'anno scorso quando molti qui andavamo inansia depressivaspeartakle ha scritto: Scusate per il momento di sconforto
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Garryowen
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Re: Pronti al cambiamento?
In altre parole: la strada è giusta, sono sbagliate le persone.speartakle ha scritto:...Io sono ed ero un sostenitore della partecipazione al pro12, ma sinceramente non a queste condizioni economico gestionali. La nostra partecipazione è stata a dir poco schizofrenica, un continuo ricominciare da zero (l'unico sprazzo di continuità è stato il Treviso dei primi 3 anni) dalle regole interne alle singole franchigie, solo per dire che sono 6, anzi 7 anni che partecipiamo e ste benedette accademie collegate ancora non ci sono. Gestito così boh, di valore aggiunto ne ha pochino.
Ma per esempio esiste un cavolo di bando/contratto di partecipazione con la FIR al quale le due celtiche devono attenersi?
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Scusate per il momento di sconforto
Non per questo si deve buttare il bambino con l'acqua sporca. Il problema è che non siamo capaci di buttare l'acqua sporca...
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Garryowen
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Re: Pronti al cambiamento?
Tornando agli scozzesi, se Stuart Hogg fosse italiano, giocherebbe ancora in Italia?
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mauott
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Re: Pronti al cambiamento?
No. Un equivalente è Parisse che non ci pensa neppureGarryowen ha scritto:Tornando agli scozzesi, se Stuart Hogg fosse italiano, giocherebbe ancora in Italia?
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speartakle
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Re: Pronti al cambiamento?
Il problema è che non è più un bambino, fra poco fa l'università altroché...Garryowen ha scritto:In altre parole: la strada è giusta, sono sbagliate le persone.speartakle ha scritto:...Io sono ed ero un sostenitore della partecipazione al pro12, ma sinceramente non a queste condizioni economico gestionali. La nostra partecipazione è stata a dir poco schizofrenica, un continuo ricominciare da zero (l'unico sprazzo di continuità è stato il Treviso dei primi 3 anni) dalle regole interne alle singole franchigie, solo per dire che sono 6, anzi 7 anni che partecipiamo e ste benedette accademie collegate ancora non ci sono. Gestito così boh, di valore aggiunto ne ha pochino.
Ma per esempio esiste un cavolo di bando/contratto di partecipazione con la FIR al quale le due celtiche devono attenersi?
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zappatalpa
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Re: Pronti al cambiamento?
mi piace questo forumspeartakle ha scritto:Il problema è che non è più un bambino, fra poco fa l'università altroché...Garryowen ha scritto: Non per questo si deve buttare il bambino con l'acqua sporca. Il problema è che non siamo capaci di buttare l'acqua sporca...
Ho incontrato uno come Zappatalpa stamani alle 5.00 quando entravo a lavorare e ero a far colazione in uno dei pochi bar notturni
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Garryowen
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Re: Pronti al cambiamento?
Volevo scrivere "buttiamo via l'universitario con la melma", ma poi non avrebbe capito nessuno.
Teniamoci questo universitario e vediamo cosa ci combina il prof. O'Shea.
E' la nostra ltima possibilità, dopodiché ci rimane solo O'Telma
Teniamoci questo universitario e vediamo cosa ci combina il prof. O'Shea.
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Re: Pronti al cambiamento?
Mi hai preso il migliore della Nazionale scozzese... Così giochi sporco.Garryowen ha scritto:Tornando agli scozzesi, se Stuart Hogg fosse italiano, giocherebbe ancora in Italia?
Prendimene altri 4 o 5 e forse ti dico di SI.
- mondOvALE
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Re: Pronti al cambiamento?
Però io continuo a non capire certi discorsi.
"Dobbiamo puntare in alto!" ...e poi ci diciamo che abbiamo due celtiche con le pezze sulle chiappe e che non ci sarebbe nemmeno tra gli scozzesi (nostri "rivali" di riferimento in un 6N per chi è meno scarso) uno che è uno tra loro che verrebbe in una di queste due. Vuoi per bravura, vuoi consequenzialmente per remunerazione.
Non ho capito: si spera che il CONI elargisca il doppio dei contributi destinati alla FIR da girare alle franchigie... Si spera di trovare un Pres Federale con l'albero della cuccagna... Si spera in un exploit senza un motivo logico che possa far sì che il board dia più soldi ad una delle due piccole fiammiferaie...
Boh. Quali sarebbero i parametri base per "puntare in alto" se possiamo contrattualizzare gli italiani che non giocano all'estero e gli stranieri che non si fila nessuno o a ultrafine carriera?
"Dobbiamo puntare in alto!" ...e poi ci diciamo che abbiamo due celtiche con le pezze sulle chiappe e che non ci sarebbe nemmeno tra gli scozzesi (nostri "rivali" di riferimento in un 6N per chi è meno scarso) uno che è uno tra loro che verrebbe in una di queste due. Vuoi per bravura, vuoi consequenzialmente per remunerazione.
Non ho capito: si spera che il CONI elargisca il doppio dei contributi destinati alla FIR da girare alle franchigie... Si spera di trovare un Pres Federale con l'albero della cuccagna... Si spera in un exploit senza un motivo logico che possa far sì che il board dia più soldi ad una delle due piccole fiammiferaie...
Boh. Quali sarebbero i parametri base per "puntare in alto" se possiamo contrattualizzare gli italiani che non giocano all'estero e gli stranieri che non si fila nessuno o a ultrafine carriera?