Caro @jentu, hai perfettamente ragione: Il fatto è che non ho nessuna intenzione di applicarmi a QUESTA materia.
jentu ha scritto:Il problema dell'interpretazione arbitrale delle regole diventa tanto più pressante quanto più ti sei concentrato sui tuoi errori e li hai corretti, almeno in parte, tanto da arrivare ad un passo dal risultato.
L'interpretazione nel rugby, fortunatamente, spetta all'arbitro e non ai tecnici, giocatori o tifosi di una parte. Qualcuno che decide come interpretare ci vuole, agli altri spetta il difficile compito di capire e adeguarsi. Altrimenti, se non si stabilisce che l'interpretazione spetta a uno solo, passiamo dal rugby al casino.
jentu ha scritto:Quando invece la differenza in campo la fa una decisione arbitrale, specie su una mischia in cui sfido gran parte degli arbitri del top panel, che per l'appunto sono un circolo chiuso più di una loggia massonica, a capire cosa realmente è successo
Ecco, se non lo capiscono loro cosa è realmente successo e non ci fidiamo di quello che hanno interpretato, perchè bisognerebbe fidarsi di quello che capiamo e interpretiamo tu od io che poi, a dirla tutta, siamo tutt'altro che imparziali?
Continuo a sognare il momento in cui sentirò qualcuno criticare ferocemente l'arbitro accusandolo di aver favorito la propria squadra.
Comunque ripeto, sono cosciente di essere l'unico a pensarla così e quindi accetto serenamente che ogni volta che perdiamo vengano fuori lamentele sull'arbitro.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)