Eleggibilità per le nazionali
Moderatore: Emy77
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Luqa-bis
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Re: Eleggibilità per le nazionali
La citazione di metabolik mi ha stuzzicato la memoria:
Wilson Kipketer, keniano mezzofondista...
sono andato a cercare:
dopo le superiori andò nel 1990 per studio in Danimarca
e richiese nel 1992 di diventare cittadino danese
per la IAAF questo bastava per correre come danese
per il CIO no ed infatti saltò le Olimpiadi di Atlanta, non volendo correre da keniano
diventato cittadino danese nel 1996, disputò poi le Olimpiadi del 2000 da danese .
Wilson Kipketer, keniano mezzofondista...
sono andato a cercare:
dopo le superiori andò nel 1990 per studio in Danimarca
e richiese nel 1992 di diventare cittadino danese
per la IAAF questo bastava per correre come danese
per il CIO no ed infatti saltò le Olimpiadi di Atlanta, non volendo correre da keniano
diventato cittadino danese nel 1996, disputò poi le Olimpiadi del 2000 da danese .
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Garry
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Infatti.danci ha scritto:Se così fosse, nessuno o quasi degli italo-argentini che hanno giocato per la nazionale avrebbe potuto farlo, perché nessuno di essi aveva la cittadinanza italiana dalla nascita. Non so Parisse e Canale, che hanno storie diverse, ma certamente non Castro, Orquera, Aguero, Nieto, Dellapè, ecc.. E neanche Gower, McLean, Bortolussi, ecc Questi giocatori, grazie ai loro avi, avevano il diritto di ottenere cittadinanza e passaporto italiano, ma nessuno di loro lo era dalla nascita. Quando sono venuti a giocare in Italia, hanno chiesto e otttenuto il passaporto senza problemi, perché nella loro situazione ne hanno indiscutibilmente diritto per ius sanguinis. Insomma in qualche modo sono "diventati" italiani, non lo sono sempre stati.Garry ha scritto:Quindi c'è da correggere questa distorsione, c'è un ramo secco e tu tagli tutta la pianta?
Forse per salvare almeno la parte sana della pianta basta dire che deve avere la cittadinanza di quel Paese dalla nascita. Così l'ingiustizia diventa più limitata. Intanto salviamo gli italiani che hanno avuto la ventura di nascere o crescere all'estero. Altro che escluderli dalla nazionale
Ma quello era il primo passo. Il mio paletto era il punto minimo da cui partire. Stavo cercando di mettere d'accordo tutti su un minimissimo super-minimo comune denominatore che è questo: "Se sei nato cittadino italiano, puoi giocare per l'Italia anche se sei sempre vissuto all'estero e non sai cosa vuol dire mamma". Partiamo da lì. Siamo tutti d'accordo?
Sei italiano dalla nascita? Giochi per l'Italia. D'accordo?
Poi da lì partiamo per includere altri che ne avrebbero diritto
Volevo mettere un argine a una certa tendenza al "dagli allo straniero" che stava venendo fuori qui. Qualcuno, forse tu stesso, stava dicendo che si sarebbe dovuto valutare dove si fosse formato un atleta. Insomma, italiani che non avrebbero potuto giocare per l'Italia. Per me è una colossale sciocchezza.
Sono uomini, non bovini o suini.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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danci
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Garry ha scritto:Volevo mettere un argine a una certa tendenza al "dagli allo straniero" che stava venendo fuori qui. Qualcuno, forse tu stesso, stava dicendo che si sarebbe dovuto valutare dove si fosse formato un atleta. Insomma, italiani che non avrebbero potuto giocare per l'Italia. Per me è una colossale sciocchezza.
Sono uomini, non bovini o suini.
Si è la mia posizione, la formazione come criterio principale. Ma è uno spunto per discutere, più che altro. So che non è possibile, che le regole sono e rimarranno diverse, che se uno vuol fare il furbo troverà sempre e comunque il modo di farlo. Ma a me comunque il sistema come è ora non piace, e non piacciono i paesi che ne abusano. In primis l'Italia, soprattutto in passato, oggi più che mai Giappone e Scozia.
Penso che worldrugby dovrebbe adottare regole che almeno limitano l'eleggibilità per chi ha preso la cittadinanza troppo facilmente o recentemente.
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Luqa-bis
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Re: Eleggibilità per le nazionali
E quanti anni vuoi?
10? 20 ?
E se qualcuno facesse ricorso perché ritiene violati i suoi diritti di cittadino per una "quarantena" eccessiva ?
10? 20 ?
E se qualcuno facesse ricorso perché ritiene violati i suoi diritti di cittadino per una "quarantena" eccessiva ?
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danci
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Re: Eleggibilità per le nazionali
4 mi sembrano ragionevoli, per evitare cittadinanze facili in prossimità di World CupLuqa-bis ha scritto:E quanti anni vuoi?
I suoi diritti di cittadino potrebbe avere ragione, i suoi diritti di "sportivo professionista eleggibile per la nazionale" sarebbe molto difficile, se le regole di WR fossero chiare in questo sensoLuqa-bis ha scritto:E se qualcuno facesse ricorso perché ritiene violati i suoi diritti di cittadino per una "quarantena" eccessiva ?
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Soidog
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Per avere diritto al passaporto non è necessario essere stati iscritti all'AIRE alla nascita. Tantissimi iscrivono i figli appena nati, non solo per il legame esistente con la nazione di origine, ma anche per considerazioni pratiche. Un passaporto Italiano offre tante opportunità.danci ha scritto:Se così fosse, nessuno o quasi degli italo-argentini che hanno giocato per la nazionale avrebbe potuto farlo, perché nessuno di essi aveva la cittadinanza italiana dalla nascita. Non so Parisse e Canale, che hanno storie diverse, ma certamente non Castro, Orquera, Aguero, Nieto, Dellapè, ecc.. E neanche Gower, McLean, Bortolussi, ecc Questi giocatori, grazie ai loro avi, avevano il diritto di ottenere cittadinanza e passaporto italiano, ma nessuno di loro lo era dalla nascita. Quando sono venuti a giocare in Italia, hanno chiesto e otttenuto il passaporto senza problemi, perché nella loro situazione ne hanno indiscutibilmente diritto per ius sanguinis. Insomma in qualche modo sono "diventati" italiani, non lo sono sempre stati.Garry ha scritto:Quindi c'è da correggere questa distorsione, c'è un ramo secco e tu tagli tutta la pianta?
Forse per salvare almeno la parte sana della pianta basta dire che deve avere la cittadinanza di quel Paese dalla nascita. Così l'ingiustizia diventa più limitata. Intanto salviamo gli italiani che hanno avuto la ventura di nascere o crescere all'estero. Altro che escluderli dalla nazionale
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Luqa-bis
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Re: Eleggibilità per le nazionali
@ Danci
E infatti il Board Union ha scelto il parametro di tre anni, a prescindere dalla nazionalità.
Che vale quindi anche per chi ha preso la cittadinanza.
E deciso in seguito di portarlo a cinque anni.
Quindi dovrebbero averti soddisfatto.
Se invece ponesse un limite di quindici anni, per esempio, una corte dei diritti potrebbe ritenerlo una misura restrittiva delle libertà personali, perché va a coprire in pratica una intera carriera.
@ Soidog
Quello che scrivi è vero, ma è altresì vero come ha scritto Danci, che molti degli oriundi che poi hanno giocato nella Nazionale azzurra , al momento dell'arrivo in Italia o della loro selezione, non erano cittadini italiani effettivi.
E infatti il Board Union ha scelto il parametro di tre anni, a prescindere dalla nazionalità.
Che vale quindi anche per chi ha preso la cittadinanza.
E deciso in seguito di portarlo a cinque anni.
Quindi dovrebbero averti soddisfatto.
Se invece ponesse un limite di quindici anni, per esempio, una corte dei diritti potrebbe ritenerlo una misura restrittiva delle libertà personali, perché va a coprire in pratica una intera carriera.
@ Soidog
Quello che scrivi è vero, ma è altresì vero come ha scritto Danci, che molti degli oriundi che poi hanno giocato nella Nazionale azzurra , al momento dell'arrivo in Italia o della loro selezione, non erano cittadini italiani effettivi.
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danci
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Purtroppo WR non tiene neppure conto della cittadinanza bensì del luogo in cui il giocatore, o i suoi avi, sono nati (da cui il tweet di Pichot), a prescindere dalla residenza (criterio che si applica agli equiparati, altro discorso) creando così situazioni ancora più paradossali...Luqa-bis ha scritto:@ Danci
E infatti il Board Union ha scelto il parametro di tre anni, a prescindere dalla nazionalità.
Che vale quindi anche per chi ha preso la cittadinanza.
E deciso in seguito di portarlo a cinque anni.
Quindi dovrebbero averti soddisfatto.
The existing World Rugby eligibility criteria set out in Regulation 8.1 will be maintained. This is based on the Player having a genuine, close, credible and established national link with:
(a) the country in which the Player was born; or
(b) the country in which one parent or grandparent of the Player was born; or
(c) the country in which the Player has completed sixty consecutive months (questo diventerà 60 mesi) of Residence immediately preceding the time of playing³; or
(d) the country in which the Player has completed ten years of cumulative Residence preceding the time of playing; and
(e) for Olympic Event participation, the nationality of the Union or country the Player wishes to represent is also required.
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Soidog
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Possedevano i requisiti per ottenere il passaporto perché un loro avo non aveva mai rinunciato alla cittadinanza. Ricorderai sicuramente quando Caminati si fece avanti per giocare per l'Italia, ma non fu convocato perché non si trovava in questa situazione.Luqa-bis ha scritto: @ Soidog
Quello che scrivi è vero, ma è altresì vero come ha scritto Danci, che molti degli oriundi che poi hanno giocato nella Nazionale azzurra , al momento dell'arrivo in Italia o della loro selezione, non erano cittadini italiani effettivi.
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danci
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Re: Eleggibilità per le nazionali
No non è così, moltissimi dei discendenti dei nostri antichi emigrati non hanno la cittadinanza italiana ma sono legittimati ad averla - non si tratta di rinunciare o meno, questi sono figli o nipoti di migranti quindi non hanno mai dovuto rinunciare, la cittadinanza italiana l'avevano i loro genitori o nonni, non loro - qualcuno ricorderà quando nel 2002 l'Argentina dichiarò default per la crisi dei loro titoli di stato ci furono moltissime persone che chiesero la cittadinanza e il passaporto italiano. Poi certamente ci sono anche quelli che la cittadinanza italiana l'hanno ottenuta fin da piccoli e votano nelle circoscrizioni estere, ma non è il caso dei nostri rugbisti naturalizzati.Soidog ha scritto:Possedevano i requisiti per ottenere il passaporto perché un loro avo non aveva mai rinunciato alla cittadinanza. Ricorderai sicuramente quando Caminati si fece avanti per giocare per l'Italia, ma non fu convocato perché non si trovava in questa situazione.Luqa-bis ha scritto: @ Soidog
Quello che scrivi è vero, ma è altresì vero come ha scritto Danci, che molti degli oriundi che poi hanno giocato nella Nazionale azzurra , al momento dell'arrivo in Italia o della loro selezione, non erano cittadini italiani effettivi.
Il caso di Julien Caminati era diverso, lui non era eleggibile perché il suo ultimo avo risaliva a tre generazioni (bisnonno) mentre come visto sopta WR riconosce la discendenza al massimo fino ai nonni, per cui per lui prendere la cittadinanza italiana non avrebbe fatto differenza per giocare in nazionale.
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Soidog
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Preciso quanto scritto prima.danci ha scritto:No non è così, moltissimi dei discendenti dei nostri antichi emigrati non hanno la cittadinanza italiana ma sono legittimati ad averla - non si tratta di rinunciare o meno, questi sono figli o nipoti di migranti quindi non hanno mai dovuto rinunciare, la cittadinanza italiana l'avevano i loro genitori o nonni, non loro - qualcuno ricorderà quando nel 2002 l'Argentina dichiarò default per la crisi dei loro titoli di stato ci furono moltissime persone che chiesero la cittadinanza e il passaporto italiano. Poi certamente ci sono anche quelli che la cittadinanza italiana l'hanno ottenuta fin da piccoli e votano nelle circoscrizioni estere, ma non è il caso dei nostri rugbisti naturalizzati.Soidog ha scritto:Possedevano i requisiti per ottenere il passaporto perché un loro avo non aveva mai rinunciato alla cittadinanza. Ricorderai sicuramente quando Caminati si fece avanti per giocare per l'Italia, ma non fu convocato perché non si trovava in questa situazione.Luqa-bis ha scritto: @ Soidog
Quello che scrivi è vero, ma è altresì vero come ha scritto Danci, che molti degli oriundi che poi hanno giocato nella Nazionale azzurra , al momento dell'arrivo in Italia o della loro selezione, non erano cittadini italiani effettivi.
Il caso di Julien Caminati era diverso, lui non era eleggibile perché il suo ultimo avo risaliva a tre generazioni (bisnonno) mentre come visto sopta WR riconosce la discendenza al massimo fino ai nonni, per cui per lui prendere la cittadinanza italiana non avrebbe fatto differenza per giocare in nazionale.
Se l'avo Italiano ha rinunciato alla cittadinanza (ci sono degli stati che non ammettono la doppia cittadinanza in via di principio, in altri stati preclude alcune carriere pubbliche) il discendente non può richiederla.
In epoca fascista ci fu chi rinunciò per non essere accomunato al regime.
Circa il caso Caminati ( ti ringrazio per la spiegazione perché all'epoca si spiegò tutto con la formula generica della mancanza di requisiti ), se il giocatore avesse fatto tutto il dovuto per richiedere la cittadinanza Italiana e la avesse ottenuta per tempo, un'eventuale opposizione di World Rugby sarebbe stata inefficace.
Avrebbe scatenato battaglie legali per loro già perse in partenza
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Garry
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Mi ritiro da discorsi troppo tecnici.
Però nessuno può sostenere che un italiano non possa giocare nella nostra nazionale, a meno che non abbia già giocato in un’altra
Però nessuno può sostenere che un italiano non possa giocare nella nostra nazionale, a meno che non abbia già giocato in un’altra
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
- Hap
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Ho sentito che Pichot si è registrato su un forum sportivo con il nick "JuanLucarelli".
Agli amici che compaiono dagli abissi di internet solo quando l'Italia le prende, gustando il momento con rara intensità: grazie.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
Grazie.
Grazie perché mi avete fatto capire il senso di tutti quei video porno in cui i mariti si sollazzano vedendo la moglie soddisfatta da un estraneo.
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Luqa-bis
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Re: Eleggibilità per le nazionali
@ Danci
Il Boad Union ha semplicemente dettato un limite per "recuperare" l'ascendenza. Così come lo ha dettato per "applicare" la honesta missio.
E mi sembra un percorso onesto.
Il Boad Union ha semplicemente dettato un limite per "recuperare" l'ascendenza. Così come lo ha dettato per "applicare" la honesta missio.
E mi sembra un percorso onesto.
- jpr williams
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- Località: Gottolengo (BS)
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Re: Eleggibilità per le nazionali
Allora divento un suo follower!Hap ha scritto:Ho sentito che Pichot si è registrato su un forum sportivo con il nick "JuanLucarelli".
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)