Non è ora di bilanci?

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Soidog
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Soidog »

jaco ha scritto: 8 ott 2019, 22:17 Ma anche per me. Solo trovo un po' ipocrita continuare a sottolineare che il Giappone gioca con molti equiparati. I "nostri" sono di formazione straniera quanto i loro. Credo che se avessero la possibilità di avere figli di emigrati in inghilterra o australia opterebbero anche loro per questa soluzione equiparando meno.
Purtroppo per loro il Giappone non ha mai avuto problemi di emigrazione... :lol:
È che noi siamo andati dappertutto, i Giapponesi praticamente solo negli Usa e un po' in Brasile.
Una buona idea sarebbe fare scouting nelle zone dell'ex Jugoslavia che un tempo erano Italiane, di ragazzini da formare quali seconde linee se ne potrebbero trovare parecchi. Scherzo, ma non troppo ...
metabolik
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da metabolik »

Nei Lyons PC ce ne sono 2, bosniaci, Lekic e Petrosic e sono venuti da soli !
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Soidog
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Soidog »

metabolik ha scritto: 8 ott 2019, 22:35 Nei Lyons PC ce ne sono 2, bosniaci, Lekic e Petrosic e sono venuti da soli !
Immigrati perfettamente integrati.
In che ruolo giocano ? In seconda linea ?
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jaco
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da jaco »

Soidog ha scritto: 8 ott 2019, 22:38
metabolik ha scritto: 8 ott 2019, 22:35 Nei Lyons PC ce ne sono 2, bosniaci, Lekic e Petrosic e sono venuti da soli !
Immigrati perfettamente integrati.
In che ruolo giocano ? In seconda linea ?
...rubati al basket? :rotfl:
acarraro306
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da acarraro306 »

Secondo me la strada intrapresa con Centri di formazione - Accademia - l'arrivo di O'Shea - Bradley - Aboud è quella giusta, anzi, a me viene da dire che sia l'unica rimasta, perché le proposte che leggo ogni tanto in giro sono tutte cose già fatte, già sperimentate.
Si è cercato di voltare pagina, un qualcosa in più del semplice "cambiare l'allenatore della nazionale" che per me serve a poco
1 - Quali sono le cose già fatte e sperimentate?
2- Se la strada è quella giusta da 4 anni perché la realtà è questa :
La partita della vita contro il Sudafrica ha in campo solo 5 asterischi su 15 giocatori, altri 3 sono in panchina, in tutto solo 8 su 23 totali,. Solo 8 giocatori dell’Italia vengono dall’Accademia FIR, il numero di stranieri è superiore agli asterischi, i trentenni dentro e fuori dal campo sono 6 su 23. C’è bisogno di dire altro?
Pryscot
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Pryscot »

La profondità del picco negativo raggiunto dal movimento in un dato momento è stata notevole. L'incapacità di lanciare e valorizzare giovani talenti per diversi anni, la crisi economica prolungata con tagli drastici nei bilanci dei club, la chiusura del vivaio argentino, venivano velatamente coperti dalla facciata di una nazionale basata su una generazione d'oro destinata alla fine di un ciclo senza gli adeguati ricambi.
In concomitanza le altre del 6N e del 4N Giappone incluso, in momenti diversi ma ampiamente prima di noi, ebbero la capacità di variare le loro strutture apportando correttivi alle filiere, rilanciando la loro competitività.
Nel paragonare la crescita ridotta del nostro movimento con quella ampia delle nazioni di alto livello, bisogna adeguatamente tenere conto dello sfasamento temporale del ciclo di ripartenza che anche noi abbiamo intrapreso e se accortamente decidessimo di non cambiare strada, sono convinto potremmo trovare un'accelerazione tale da recuperare il terreno perduto.
acarraro306
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da acarraro306 »

Torniamo al 2015 , Allenatore Brunel , O'Shea e About dovevano ancora iniziare a lavorare
La "Partita della Vita" allora fu contro l'Irlanda , persa 16-9
La nostra squadra allora :
FB
Luke McLean
14 W
Leonardo Sarto
13 C
Michele Campagnaro
12 C
Gonzalo Garcia
11 W
Giovanbattista Venditti
10 FH
Tommaso Allan
9 SH
Edoardo Gori
1 P
Matias Aguero
2 H
Andrea Manici
3 P
Lorenzo Cittadini
4 L
Quintin Geldenhuys
5 L
Josh Furno
6 F
Francesco Minto
7 F
Simone Favaro
8 N8
Sergio Parisse (c)
Replacements
16 H
Davide Giazzon
17 P
Michele Rizzo
18 P
Dario Chistolini
19 N8
Alessandro Zanni
20 F
Mauro Bergamasco
21 SH
Guglielmo Palazzani
22 FH
Carlo Canna
23 C
Tommaso Benvenuti
Abbiamo schierato 6 giocatori di formazione NON italiana , di cui 2 diciamo "ibridi" , perché Chistolini arrivò a 18 anni a giocare al Petrarca nei cadetti , ed Allan il rugby lo conobbe da bambino sempre al Petrarca.
Vogliamo fare il conto della media di età allora? metà e più dei giocatori sono gli stessi !

Qui si continua a dire che il lavoro è stato positivo e la scelte corrette , ma riuscite a trovare anche un solo indicatore che il lavoro fatto in questi 4 anni abbia portato dei frutti?
La realtà ci dice :
- Giocatori più vecchi
- Meno opzioni quindi meno profondità
- Maggior ricorso ai giocatori di formazione straniera
Garry
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry »

jaco ha scritto: 8 ott 2019, 22:17 Ma anche per me. Solo trovo un po' ipocrita continuare a sottolineare che il Giappone gioca con molti equiparati.
Io credo che questa sottolineatura sia una reazione.
Perché, ti viene da dire ai soliti iper-critici, perché esaltate i successi del Giappone che ha un sacco di equiparati mentre alla nostra nazionale fate le pulci anche per chi non si è formato in Italia?
A me degli equiparati del Giappone non importa nulla, tanto sono convinto che prima o poi il giochino finisce. Potrebbero essere anche tutti equiparati che a me non importerebbe nulla, però lasciate stare Negri e Polledri, per favore.

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry »

acarraro306 ha scritto: 8 ott 2019, 22:50
Secondo me la strada intrapresa con Centri di formazione - Accademia - l'arrivo di O'Shea - Bradley - Aboud è quella giusta, anzi, a me viene da dire che sia l'unica rimasta, perché le proposte che leggo ogni tanto in giro sono tutte cose già fatte, già sperimentate.
Si è cercato di voltare pagina, un qualcosa in più del semplice "cambiare l'allenatore della nazionale" che per me serve a poco
1 - Quali sono le cose già fatte e sperimentate?
2- Se la strada è quella giusta da 4 anni perché la realtà è questa :
La partita della vita contro il Sudafrica ha in campo solo 5 asterischi su 15 giocatori, altri 3 sono in panchina, in tutto solo 8 su 23 totali,. Solo 8 giocatori dell’Italia vengono dall’Accademia FIR, il numero di stranieri è superiore agli asterischi, i trentenni dentro e fuori dal campo sono 6 su 23. C’è bisogno di dire altro?
1 - Accademie di club e abolizione di centri di formazione e accademia Francescato
- Nessun campionato internazionale per i nostri migliori giocatori che devono giocare nel campionato italiano o emigrare in club stranieri
- Carrozzone di campionato "gonfiato" a suon di doping amministrativi
- Allenatore francese per la nazionale "perché ha una sensibilità latina" più affine alla nostra :lol:
Lasciamo perdere poi il discorso allenatori, perché quello spero che lo lascino com'è perché altrimenti siamo tutti dei Tafazzi

Poi dimmi tu cosa vorresti fare di nuovo e io ti dimostro che è già stato fatto.

2 - Se consideri "stranieri" gli italiani formati all'estero c'è poco da discutere... :lol:

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry »

acarraro306 ha scritto: 8 ott 2019, 23:04 Torniamo al 2015 , Allenatore Brunel , O'Shea e About dovevano ancora iniziare a lavorare
La "Partita della Vita" allora fu contro l'Irlanda , persa 16-9
La nostra squadra allora :
FB
[b]Luke McLean[/b]
14 W
Leonardo Sarto
13 C
Michele Campagnaro
12 C
Gonzalo Garcia
11 W
Giovanbattista Venditti
10 FH
Tommaso Allan
9 SH
Edoardo Gori
1 P
Matias Aguero
2 H
Andrea Manici
3 P
Lorenzo Cittadini
4 L
Quintin Geldenhuys
5 L
Josh Furno
6 F
Francesco Minto
7 F
Simone Favaro
8 N8
Sergio Parisse (c)
Replacements
16 H
Davide Giazzon
17 P
Michele Rizzo
18 P
Dario Chistolini
19 N8
Alessandro Zanni
20 F
Mauro Bergamasco
21 SH
Guglielmo Palazzani
22 FH
Carlo Canna
23 C
Tommaso Benvenuti
Abbiamo schierato 6 giocatori di formazione NON italiana , di cui 2 diciamo "ibridi" , perché Chistolini arrivò a 18 anni a giocare al Petrarca nei cadetti , ed Allan il rugby lo conobbe da bambino sempre al Petrarca.
Vogliamo fare il conto della media di età allora? metà e più dei giocatori sono gli stessi !

Qui si continua a dire che il lavoro è stato positivo e la scelte corrette , ma riuscite a trovare anche un solo indicatore che il lavoro fatto in questi 4 anni abbia portato dei frutti?
La realtà ci dice :
- Giocatori più vecchi
- Meno opzioni quindi meno profondità
- Maggior ricorso ai giocatori di formazione straniera
Quelli scritti in grande, per motivi vari hanno dovuto essere sostituiti. E sono passati solo 4 anni. Non ci sono frutti? Cambi 16 titolari su 23 come ridere e non si vedono i frutti del lavoro svolto?
Mah...

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
metabolik
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da metabolik »

Soidog ha scritto: 8 ott 2019, 22:38
metabolik ha scritto: 8 ott 2019, 22:35 Nei Lyons PC ce ne sono 2, bosniaci, Lekic e Petrosic e sono venuti da soli !
Immigrati perfettamente integrati.
In che ruolo giocano ? In seconda linea ?
rispondo velocemente non vorrei interrompere il dibattito in corso : una seconda e una terza.
GrazieMunari
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da GrazieMunari »

Io credo che confrontare le nazionali di epoche diverse abbia poco senso, sia perchè non si possono affrontare, sia perchè ogni sport evolve continuamente (nelle regole, nei materiali, nella preparazione atletica, nel doping anche se non si può dire, nelle tattiche, nel gioco)

L'unico confronto che possiamo fare è con il presente e questo ci dice che il Giappone di oggi pare essere più forte dell'Italia di oggi, ma anche che Georgia, Figi e Tonga sembrano essere molto vicine(dico pare perchè non possiamo basarci su scontri diretti odierni e il traslare risultati non vale perchè ogni partita è una partita a sè che rigiocata 10 volte porta 10 risultati diversi).

Che COS non sia il miglior allenatore possibile è già stato ampiamente detto, così come è stato sottolineato che sarebbe invece uno dei migliori DOR possibili.

MA COME SAPERE SE IL MOVIMENTO E' MIGLIORATO O PEGGIORATO?
L'unico modo è guardando la quantità di giocatori di alto livello sfornati e che si sforneranno nel breve periodo.
Possono nascere generazioni di fenomeni (e lì ci fai poco), ma la quantità di giocatori forti garantisce sempre l'effettiva salute del movimento.

Detto questo:
- Il livello dei giovani pare essersi alzato, le nazionali Under danno soddisfazioni e vincono partite del 6N
- Il livello dei giocatori di Benetton e Zebre pare essersi alzato, le franchigie danno soddisfazioni e arrivano a giocarsi i playoff
- Probabilmente si è alzato o si alzerà ulteriormente a breve il livello del campionato italiano grazie ai permit e ai giovani formati nei centri federali e accademie (se vi piace fare confronti con quello degli ultimi 20 anni, dovete però togliere agli anni pre-Pro14 i migliori 60/80 giocatori e poi giudicarne l'effettiva valenza: non son convinto sarebbe meglio di quello di oggi)
- Il livello della nazionale pare essere rimasto identico o addirittura peggiorato
- Il livello degli allenatori del campionato italiano pare essere rimasto identico

Le conclusioni mi sembrano evidenti e non troppo difficili, idem il dove andare a migliorare per allargare ulteriormente la base...
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jaco
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da jaco »

Garry ha scritto: 8 ott 2019, 23:07
jaco ha scritto: 8 ott 2019, 22:17 Ma anche per me. Solo trovo un po' ipocrita continuare a sottolineare che il Giappone gioca con molti equiparati.
Io credo che questa sottolineatura sia una reazione.
Perché, ti viene da dire ai soliti iper-critici, perché esaltate i successi del Giappone che ha un sacco di equiparati mentre alla nostra nazionale fate le pulci anche per chi non si è formato in Italia?
A me degli equiparati del Giappone non importa nulla, tanto sono convinto che prima o poi il giochino finisce. Potrebbero essere anche tutti equiparati che a me non importerebbe nulla, però lasciate stare Negri e Polledri, per favore.
Ancora e per l'ennesima volta perchè qua si tende a travisare: a me sta benissimo che Polledri, Negri ecc. giochino con la maglia della nazionale. Sono italiani e, cosa più importante, si sentono italiani.
Quello che dico io è un'altra cosa: sono italiani, italianissimi, ma NON DI FORMAZIONE italiana, così come gli equiparati giapponesi non sono di formazione nipponica. Dal punto di vista della FORMAZIONE, quindi, sono sullo stesso livello: non sono prodotti del movimento che rappresentano andando in campo. Punto. Quindi basta, per favore, dire che la nazionale del Sol Levante non rappresenta realmente il livello di quel movimento, perchè, altrimenti, dovremo dire lo stesso della nostra e a quel punto il "bilancio" del nostro movimento è presto fatto...

Spero non si continui a travisare più quello che dico. E per maggiore chiarezza: a me sta benissimo che anche Steyn, Budd, Hayward & C. vestano la maglia azzurra che l'unica cosa che guardo è l'impegno che ci mettono. E questo lo dico da sempre non ora...
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Big Lebowski
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Big Lebowski »

acarraro306 ha scritto: 8 ott 2019, 23:04 Torniamo al 2015 , Allenatore Brunel , O'Shea e About dovevano ancora iniziare a lavorare
La "Partita della Vita" allora fu contro l'Irlanda , persa 16-9

[...]

Vogliamo fare il conto della media di età allora? metà e più dei giocatori sono gli stessi !
Però tra i giocatori che sono gli stessi io ne conto 6 su 15 che è meno della metà...
Garry
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Re: Non è ora di bilanci?

Messaggio da Garry »

jaco ha scritto: 9 ott 2019, 8:30
Garry ha scritto: 8 ott 2019, 23:07
jaco ha scritto: 8 ott 2019, 22:17 Ma anche per me. Solo trovo un po' ipocrita continuare a sottolineare che il Giappone gioca con molti equiparati.
Io credo che questa sottolineatura sia una reazione.
Perché, ti viene da dire ai soliti iper-critici, perché esaltate i successi del Giappone che ha un sacco di equiparati mentre alla nostra nazionale fate le pulci anche per chi non si è formato in Italia?
A me degli equiparati del Giappone non importa nulla, tanto sono convinto che prima o poi il giochino finisce. Potrebbero essere anche tutti equiparati che a me non importerebbe nulla, però lasciate stare Negri e Polledri, per favore.
Ancora e per l'ennesima volta perchè qua si tende a travisare: a me sta benissimo che Polledri, Negri ecc. giochino con la maglia della nazionale. Sono italiani e, cosa più importante, si sentono italiani.
Quello che dico io è un'altra cosa: sono italiani, italianissimi, ma NON DI FORMAZIONE italiana, così come gli equiparati giapponesi non sono di formazione nipponica. Dal punto di vista della FORMAZIONE, quindi, sono sullo stesso livello: non sono prodotti del movimento che rappresentano andando in campo. Punto. Quindi basta, per favore, dire che la nazionale del Sol Levante non rappresenta realmente il livello di quel movimento, perchè, altrimenti, dovremo dire lo stesso della nostra e a quel punto il "bilancio" del nostro movimento è presto fatto...

Spero non si continui a travisare più quello che dico. E per maggiore chiarezza: a me sta benissimo che anche Steyn, Budd, Hayward & C. vestano la maglia azzurra che l'unica cosa che guardo è l'impegno che ci mettono. E questo lo dico da sempre non ora...
Rispondevo a te per darti la mia spiegazione, ma non mi riferivo a te, per quello che ho scritto.
Resta il fatto che in un mondo ideale, dove giochi in nazionale se hai il passaporto di quella nazione, la nostra nazionale cambierebbe meno di quella giapponese.
A me la storia degli equiparati non piace, però le regole sono queste e la accetto.
Dalla formazione, invece non frega nulla. Se un italiano ha studiato negli USA perché in quella specialità gli USA sono più avanti di noi e poi torna qui, è un'ottima cosa. Poi metterà le sue conoscenze a disposizione del nostro Paese.
Inizierei a preoccuparmi, nel rugby, se ci fosse un italiano di formazione giapponese... :lol:

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
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