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Big Lebowski ha scritto: 20 feb 2020, 18:57
Secondo me invece contano di più 3 partite in cui vai vicino a vincerla ma non ce la fai che una vittoria estemporanea come quella dell'Italia di Brunel a Murreyfield o, se vuoi, quella di O'Shea contro il Sudafrica. E' quando trovi la continuità di prestazione e ti avvicini con costanza all'avversario che puoi dire di essere veramente migliorato, non quando trovi una vittoria per una serie di coincidenze astrali.
E' in questo senso che il discorso del divario tra punti fatti e subiti assume un significato.
Salendo un po' in cattedra, sarebbe interessante identificare delle metriche calcolate dai dati storici delle prestazioni. Una partita persa di 20 ma in bilico fino al 70 ha un significato diverso di una partita persa di 20 solo perche' hai segnato due mete in garbage time.
In uno sport con poche partite come il rugby internazionale valutare la performance solo dal risultato o dai punti e' un indicatore troppo grossolano per capire se le cose migliorano o meno.
Certo, quello e' il target ma non e' sufficiente a capire se ti stai avvicinando. Sono sicuro che esistono, a livello profesionistico queste metriche ma sono sepolte nella documentazione per gli addetti ai lavori.
Per rimanere al tipici del forum ovvero il nuovo allenatore della nazionale (e da ormai qualche mese anche lo staff..)
Ho letto un'intervista a De Carli nella quale diceva che smith sta facendo un lavoro straordinario e pesante sia dal punto di vista organizzativo sia della mentalità. E fin qui niente da dire.
Poi aggiunge che questo modo di lavorare gli piace molto e che lui stesso aveva già in mente delle variazioni nello stile di gioco e che non proponeva perché sarebbe stato cassato, mentre adesso si può tutto.. ecco mi è sembrata l'apoteosi della paraculaggine.
Per quanto nelle prime due partite la mischia sia stata una delle cose che ha più funzionato, continuo ad augurarmi una sua epurazione. Se Cos non è riuscito ad ottenere buoni risultati per me il 50% è colpa di un lavoro non buono dell'allenatore degli avanti
marte_ ha scritto: 21 feb 2020, 9:18
Per quanto nelle prime due partite la mischia sia stata una delle cose che ha più funzionato, continuo ad augurarmi una sua epurazione.
Prima o dopo Goosen?
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 20 feb 2020, 15:36
Sarà solo una coincidenza che da quando i club di Top12 hanno avuto il coraggio di far giocare in prima squadra i giovani provenienti dai centri di formazione, il livello tecnico del campionato è cresciuto?
Sara' solo una coincidenza che l'obbligo di far giocare apertura ed estremo di formazione italiana (ampiamente discutibile, ma non e' il punto) e' stato tolto non appena il padrone di un club di top 12 ha voluto schierare un neozelandese, mentre prima il divieto era stato difeso alla morte dalla dirigenza federale nonostante le proteste dei club?
Il punto e' che lo stesso era ed e' presidente della federazione,ed e' una ulteriore dimostrazione che la dirigenza federale ha SEMPRE fatto quello che voleva passando sopra a qualsiasi posizione dei club.
La balla propagandistica che dice "In Italia non si può' fare sviluppo perché ci sono gli orticelli a cui nessuno vuole rinunciare" e' -appunto- una balla propagandistica per scappare dalle responsabilità' .
Garry ha scritto: 20 feb 2020, 15:36
Sarà solo una coincidenza che da quando i club di Top12 hanno avuto il coraggio di far giocare in prima squadra i giovani provenienti dai centri di formazione, il livello tecnico del campionato è cresciuto?
Sara' solo una coincidenza che l'obbligo di far giocare apertura ed estremo di formazione italiana (ampiamente discutibile, ma non e' il punto) e' stato tolto non appena il padrone di un club di top 12 ha voluto schierare un neozelandese, mentre prima il divieto era stato difeso alla morte dalla dirigenza federale nonostante le proteste dei club?
Il punto e' che lo stesso era ed e' presidente della federazione,ed e' una ulteriore dimostrazione che la dirigenza federale ha SEMPRE fatto quello che voleva passando sopra a qualsiasi posizione dei club.
La balla propagandistica che dice "In Italia non si può' fare sviluppo perché ci sono gli orticelli a cui nessuno vuole rinunciare" e' -appunto- una balla propagandistica per scappare dalle responsabilità' .
Senza volere mi hai dato ragione.
Hai citato un esempio classico di "cura dell'orticello" (SEMPRE CHE LA STORIA SIA COME LA RACCONTI TU) stavolta ancora più grave, perché fatta dal presidente della federazione.
La differenza fra noi è che io auspico il superamento di questa mentalità ottusa, mentre tu vorresti solo che il presidente federale fosse qualcuno del TUO club per fare esattamente le stesse cose, ma a vostro favore. Rovigo non vincerebbe più uno scudetto...
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
marte_ ha scritto: 21 feb 2020, 9:18Poi aggiunge che questo modo di lavorare gli piace molto e che lui stesso aveva già in mente delle variazioni nello stile di gioco e che non proponeva perché sarebbe stato cassato, mentre adesso si può tutto.. ecco mi è sembrata l'apoteosi della paraculaggine.
Può darsi. E se invece fosse vero?
Nemmeno un minimo di dubbio?
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
marte_ ha scritto: 21 feb 2020, 9:18Poi aggiunge che questo modo di lavorare gli piace molto e che lui stesso aveva già in mente delle variazioni nello stile di gioco e che non proponeva perché sarebbe stato cassato, mentre adesso si può tutto.. ecco mi è sembrata l'apoteosi della paraculaggine.
Può darsi. E se invece fosse vero?
Nemmeno un minimo di dubbio?
Mi sembra strano, e' uno stile poco anglosassone.
Qui in UK e' pieno di managers che provano a convincerti della bonta' di una idea piuttosto che dare semplicemente un ordine ed assumersene la responsabilita'. E' proprio uno stile di management, che all'inizio sembra un gran miglioramento ma dopo un po' viene a noia perche' ti rendi conto che cercando di convincerti sempre traspare una profonda mancanza di rispetto (se mi ascolti devi anche agire sulla base di quello che ti ho detto, se mi ascolti e poi fai finta di niente me staj a cojona' come direbbe qualche amico del forum).
Per cui e' strano che COS non fosse disposto ad ascoltare (anche se non e' strano che facesse di testa propria alla fine).
Io penso che in tutti i campi dell'attività umana la capacità di ascoltare proposte e valutarle sia basilare.
Non ho la più pallida idea di come si comportasse O'Sé nei confronti delle idee che venivano dal suo staff, quindi non ho alcun elemento per dire che De Carli dica il vero. Ma penso anche che come me qua nessuno abbia elementi per dire che è assolutamente falso.
Mi tengo il dubbio ed evito, però, che questo argomento influisca sul mio giudizio.
Certamente chi ha un bias positivo verso l'ex CT sarà portato a bollare come balle le cose che dice De Carli e viceversa.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Credo che chi apprezzava COS sia rimasto deluso dalla sua partenza. Per avere una minima possibilità di incidere realmente ci vogliono due mandati, soprattutto nella situazione in cui era l'Italia quando è arrivato lui. Però se n'è andato per sua volontà per cui non situò dire nulla
Chi vorrebbe cambiare il coach degli avanti probabilmente lo voleva ambiare anche con COS.
Sui rapporti fra i due nessuno può dire nulla, però si può pensare all'umana tendenza alla conservazione della cadrega dichi è rimasto.
Chi è messo peggio di tutti è Smith. Non vorrei essere al suo posto.
A me questa condizione di "allenatore-ad-interim-che-se-fa-bene-può-essere-confermato" fa abbastanza schifo, devo dire.
E fategli 'sto contratto, così può anche fare una certa programmazione...
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 21 feb 2020, 12:10Sui rapporti fra i due nessuno può dire nulla, però si può pensare all'umana tendenza alla conservazione della cadrega dichi è rimasto.
Sei un pò troppo andreottiano
Garry ha scritto: 21 feb 2020, 12:10Chi è messo peggio di tutti è Smith. Non vorrei essere al suo posto.
A me questa condizione di "allenatore-ad-interim-che-se-fa-bene-può-essere-confermato" fa abbastanza schifo, devo dire.
E fategli 'sto contratto, così può anche fare una certa programmazione...
Io infatti non è che l'abbia del tutto capita sta cosa.Interim dovrebbe voler dire che hai già deciso di prendere un altro, o meglio di solito vuol dire questo.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
acarraro306 ha scritto: 19 feb 2020, 17:01
E non venite a parlarmi dei risultati della Under 20 che sono figli del Top 12 molto di più che della struttura federale.
fantastico, davvero fantastico.
L'unico motivo per cui il livello dell'u18 è aumentato è che queste annate sono il frutto della curva di massima espansione del rugby in italia, dove anche nel minirugby qualcosa di buono o fatto meglio si stava facendo, che i Centri di formazione permanente (ex accademie u18) sono stati razionalizzati, concentrando i giocatori meglio e con gli allenatori federali "migliori". Questo, unito al fatto che il campionato italiano a differenza del vecchio TOP10 non vive più di oriundi argentini e vecchi marpioni professionisti, ma abbisogna di manodopera a basso costo e giovane dove anche gli accademici diventano molto appetibili.
E tutto questo si riassume in merito dei Club del TOP12. ovvio.
Fatti un confronto veloce : Under 20 numero giocatori della Accademia Federale Francescato Vs numero di altre squadre negli ultimi anni .
La differenza e' evidente : fino che abbiamo avuto 20 su 23 della Francescato le cose sono andate male, non serve una laurea tecnica per darsi una spiegazione , giocatori con posto "sicuro" , in campionato di livello più' basso, senza confronto (anche interno) con giocatori più' bravi ed esperti , contro giocatori che devono conquistare il posto in squadra, che giocano in campionati più' competitivi insieme a compagni più' esperti.
Sara' solo una coincidenza che in tutte le altre nazioni davanti a noi nel ranking ci sono doppi tesseramenti, campionati espoir, campionati giovanili u.20 , 19, 18 e persino universitari e che solo da noi si fa giocare una c.d. "selezione nazionale giovanile" (cit. Dir. Tecnico FIR) in un campionato senior?
Ripeto, la "professionalizazione" dei giocatori che entrano nei CFP u18 ha aumentato il livello di preparazione dei giovani ad affrontare il livello senior e infatti molti sono più pronti ad essere già utilizzati dai club di TOP 12, che li prendono e li fanno giocare anche perchè non hanno più tutti gli oriundi e professionisti stagionati da far giocare.
Per me pure l'accademia Francescato potrebbe essere chiusa qualora i giovani anche di club che non sono di top 12 trovassero un sostegno appunto nei club di Top12 al rugby professionale allo stesso livello, unito al giocare molto e quindi fare molta esperienza.
Ad oggi questa cosa i club non la riescono/sanno fare contemporaneamente. Forse solo il Petrarca può permettersi di avere dei giovani che stanno con la serie A e coinvolti anche in prima squadra con un ambiente professionale, ma dimmi la verità, allenarsi e giocare con la cadetta del PET e allenarsi e giocare con l'Accademia siamo allo stesso livello? Secondo me no.
Poi possiamo dire peste e corna della dirigenza tecnica FIR che sono d'accordo, ma non raccontiamo favole please.
Sono le favole da club house.
Un mondo chiuso ed autoreferenziale che inventa queste leggende. Il rugby nostrano è una galassia ricca di questi mondi (per i club che possono permettersi una club house, intendiamoci).
La qualità dei giovani è cresciuta e possono permettersi di giocare in Top12, tutto qui. Ma non lo si vuole ammettere, non lo si può ammettere, nemmeno a bassa voce.
Purtroppo il fastidio, il vivo dispiacere dei club è dovuto al fatto che per l'arrivo di questi giovani di qualità dovrebbero ringraziare la federazione, ma non possono. Nelle club house (a parte quella di Calvisano) è severamente proibito nominare la federazione, a parte quando si vuole imprecare.
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 21 feb 2020, 13:03
Sono le favole da club house.
Un mondo chiuso ed autoreferenziale che inventa queste leggende. Il rugby nostrano è una galassia ricca di questi mondi (per i club che possono permettersi una club house, intendiamoci).
La qualità dei giovani è cresciuta e possono permettersi di giocare in Top12, tutto qui. Ma non lo si vuole ammettere, non lo si può ammettere, nemmeno a bassa voce.
Purtroppo il fastidio, il vivo dispiacere dei club è dovuto al fatto che per l'arrivo di questi giovani di qualità dovrebbero ringraziare la federazione, ma non possono. Nelle club house (a parte quella di Calvisano) è severamente proibito nominare la federazione, a parte quando si vuole imprecare.
la qualità si ma soprattutto l'approccio da Pro che è necessario se vuoi metterti in gioco nei senior e avere subito riscontri. Possono permettersi il top 12 anche perchè questo è meno legato a oriundi/stranieri e a giocatori di professione (giocatori di una certa età che hanno solo il rugby come obiettivo/sostentamento). C'è più posto.
Garry ha scritto: 21 feb 2020, 13:03
Sono le favole da club house.
Un mondo chiuso ed autoreferenziale che inventa queste leggende. Il rugby nostrano è una galassia ricca di questi mondi (per i club che possono permettersi una club house, intendiamoci).
La qualità dei giovani è cresciuta e possono permettersi di giocare in Top12, tutto qui. Ma non lo si vuole ammettere, non lo si può ammettere, nemmeno a bassa voce.
Purtroppo il fastidio, il vivo dispiacere dei club è dovuto al fatto che per l'arrivo di questi giovani di qualità dovrebbero ringraziare la federazione, ma non possono. Nelle club house (a parte quella di Calvisano) è severamente proibito nominare la federazione, a parte quando si vuole imprecare.
la qualità si ma soprattutto l'approccio da Pro che è necessario se vuoi metterti in gioco nei senior e avere subito riscontri. Possono permettersi il top 12 anche perchè questo è meno legato a oriundi/stranieri e a giocatori di professione (giocatori di una certa età che hanno solo il rugby come obiettivo/sostentamento). C'è più posto.
Per me la critica che alcuni fanno alle accademie e ai centri di formazione per lo spostamento di ragazzini dal focolare domestico va a colpire proprio l'aspetto più positivo, perché è il momento in cui si mette alla prova la loro motivazione. Le difficoltà di quel periodo della loro vita fanno uscire il meglio (se ce l'hanno, s'intende). Lontananza dalla famiglia e vita regolata come se si fosse già dei professionisti
"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
Garry ha scritto: 21 feb 2020, 12:10
Per avere una minima possibilità di incidere realmente ci vogliono due mandati.
Garry o chi per te: mi spieghereste come mai 4 anni non sono sufficienti per far migliorare una squadra?
Cos'ha di diverso il rugby dagli altri sport in cui i mandati son per lo più di 2 anni e spesso finiscono anche prima?