PRO14... +3?

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jpr williams
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da jpr williams »

ruttobandito ha scritto: 22 lug 2020, 12:02Nel rugby almeno resiste il fattore umano, so accontentarmi.
Ciao Enrico.
Buona fortuna. Io finchè rimane in vita (credo poco) rimango attaccato ai piani inferiori. Credo che tempo un paio d'anni mi sarò completamente staccato da qualcosa che non riconosco più.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da ruttobandito »

jpr williams ha scritto: 22 lug 2020, 13:24
ruttobandito ha scritto: 22 lug 2020, 12:02Nel rugby almeno resiste il fattore umano, so accontentarmi.
Ciao Enrico.
Buona fortuna. Io finchè rimane in vita (credo poco) rimango attaccato ai piani inferiori. Credo che tempo un paio d'anni mi sarò completamente staccato da qualcosa che non riconosco più.
Sì, va beh, bon. Però adesso togliti dalle palle, no? :-]
(Oh, si scherza eh?)
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jpr williams
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da jpr williams »

Manca poco, tranqui :wink:
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da Guido_53 »

Per il momento ci troviamo di fronte a uno scenario molto incerto: le due squadre sudafricane non disputeranno i derby a fine agosto causa situazione Covid laggiù: non possono allenarsi a contatto. Trovo a questo punto molto dubbia la loro partecipazione al campionato 2020-2021. Si tornerebbe -provvisoriamente?- al Pro 12. E' uno scenario in evoluzione, ma vista la situazione della pandemia, più sotto controllo in Europa e Pacifico, per niente altrove, mi sembra l'ipotesi più probabile.
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doublegauss
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da doublegauss »

jpr williams ha scritto: 22 lug 2020, 13:22
Mr Ian ha scritto: 22 lug 2020, 13:15Dietro quello che tu chiami spettacolarità, in realtà c'è lavoro, studio, sacrificio, allenamenti e tanta tanta passione per portare avanti questi sport e farlo evolvere come ogni cosa.
A me sembra che tutto sto sforzo sia indirizzato solo al soldo. Punto. Lo sport non c'entra più. Se rende soldi bene, altrimenti giù nel wc e si tira la catena.
Questo che tu dici, jpr, è legato al concetto di sport professionistico. Nel momento in cui c'è qualcuno che fa di quella certa cosa il suo lavoro, su cui fa affidamento per pagare cibo affitto e bollette, è chiaro che la logica diventa quella. Attenzione: io non sto dando un giudizio di valore, sto solo dicendo che una volta che ammetti che lo sport sia un lavoro, tutto il resto è inevitabile.

Ti faccio un esempio di una conversazione che ebbi con un amico tanti anno fa, sull'argomento "i ciclisti si dopano". Cosa c'è di più antrisportivo del doping? E tuttavia, mi fece notare il tizio, uno come Pantani (erano quegli anni lì) non è uno sportivo, è un'azienda. Lui che pedala è la punta di una piramide in fondo alla quale c'è l'operaio della fabbrica che produce i componenti per fare i manubri della biciclette. E se io fossi l'operaio a 1200 € al mese che rischia il posto perché Pantani non vince e alla mia azienda cala il fatturato e devono fare tagli al personale, allora sai che c'è? Ci vado A PIEDI a casa di Pantani a dargli la pasticchetta; e se non la vuole, schiaffoni.

Questo mi piace? No, ma non è il punto. Il punto è che una volta che ammetti che c'è qualcuno che sullo spettacolo sportivo ci campa, allora devi consentire a quel qualcuno di ragionare su logiche industriali. Se no, si torna al dilettantismo.
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jpr williams
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da jpr williams »

doublegauss ha scritto: 23 lug 2020, 10:34Questo che tu dici, jpr, è legato al concetto di sport professionistico. Nel momento in cui c'è qualcuno che fa di quella certa cosa il suo lavoro, su cui fa affidamento per pagare cibo affitto e bollette, è chiaro che la logica diventa quella. Attenzione: io non sto dando un giudizio di valore, sto solo dicendo che una volta che ammetti che lo sport sia un lavoro, tutto il resto è inevitabile.
Est modus in rebus. O meglio il troppo stroppia.
doublegauss ha scritto: 23 lug 2020, 10:34Ti faccio un esempio di una conversazione che ebbi con un amico tanti anno fa, sull'argomento "i ciclisti si dopano". Cosa c'è di più antrisportivo del doping? E tuttavia, mi fece notare il tizio, uno come Pantani (erano quegli anni lì) non è uno sportivo, è un'azienda. Lui che pedala è la punta di una piramide in fondo alla quale c'è l'operaio della fabbrica che produce i componenti per fare i manubri della biciclette. E se io fossi l'operaio a 1200 € al mese che rischia il posto perché Pantani non vince e alla mia azienda cala il fatturato e devono fare tagli al personale, allora sai che c'è? Ci vado A PIEDI a casa di Pantani a dargli la pasticchetta; e se non la vuole, schiaffoni.

Questo mi piace? No, ma non è il punto. Il punto è che una volta che ammetti che c'è qualcuno che sullo spettacolo sportivo ci campa, allora devi consentire a quel qualcuno di ragionare su logiche industriali. Se no, si torna al dilettantismo.
Da applausi, ti ringrazio.
Non avrei mai saputo spiegare meglio i motivi della mia contrarietà a questa esasperazione del professionismo. E che a lungo andare mi allontanerà da ciò che non ritengo più rugby.
La parte evidenziata mi fa tornare alla mente un fantastico sketch con Corrado Guzzanti. Non riesco a trovarlo, perciò riassumo per sommi capi:
Guzzanti è al volante ed investe un passante che attraversa sulle striscie. Il malcapitato si lamenta per i dolori e chiede a Guzzanti di portarlo in ospedale. Guzzanti allora si inalbera, dice che è suo diritto guidare alla velocità che gli pare, e di fronte alle lamentele del ferito proprompe in un favoloso: "E allora ditelo che rivolete il comunismo! Coi suoi milioni di morte le persecuzioni!".
Ecco, una roba così.
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da Garry »

Doublegauss, gliel'hai servita su un piatto d'argento.
I permit player sono il doping, quindi.
Mori in pratica è la pasticchetta... :lol:

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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jpr williams
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da jpr williams »

Contrordine, l'ho trovato. Merita.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da danci »

Guido_53 ha scritto: 23 lug 2020, 8:36 Per il momento ci troviamo di fronte a uno scenario molto incerto: le due squadre sudafricane non disputeranno i derby a fine agosto causa situazione Covid laggiù: non possono allenarsi a contatto. Trovo a questo punto molto dubbia la loro partecipazione al campionato 2020-2021. Si tornerebbe -provvisoriamente?- al Pro 12. E' uno scenario in evoluzione, ma vista la situazione della pandemia, più sotto controllo in Europa e Pacifico, per niente altrove, mi sembra l'ipotesi più probabile.
Sono d''accordo, PRO14... -2 (e sarebbe stato -4 se non ci avessero ammesso al club prima del Covid)
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da Mr Ian »

Proprio su questo discorso ieri ho visto su facebook rugby tonight dove venivano intervistati Diamond e Baxter, il primo era felicissimo del fatto che il club avesse costruito un nuovo centro d allenamenti all all'avanguardia, di pari livello di quello del Manchester City..ringraziava la dirigenza per gli investimenti per come riesce a fate utili ecc ecc ..
Per cui quando leggo discorsi sulla spettacolarità ecc ecc..mi vien da ridere e pensare che noi se si giocasse con pallone ovale o con un sasso non cambierebbe nulla, purché si faccia il terzo tempo
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Re: PRO14... +3?

Messaggio da jpr williams »

Beh, se volete che il rugby sia come il Manchester City siete sulla strada giusta. Abbiamo concezioni diverse di questo sport. Per voi, evidentemente, è uno sport come gli altri, per me no.
E' una via che non mi piace. Ve la lascio volentieri e mi tengo il terzo tempo. Almeno non dovrò pormi il problema se sia brandizzato o no.
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Messaggio da doublegauss »

jpr williams ha scritto: 23 lug 2020, 11:14 La parte evidenziata mi fa tornare alla mente un fantastico sketch con Corrado Guzzanti. Non riesco a trovarlo, perciò riassumo per sommi capi:
Guzzanti è al volante ed investe un passante che attraversa sulle striscie. Il malcapitato si lamenta per i dolori e chiede a Guzzanti di portarlo in ospedale. Guzzanti allora si inalbera, dice che è suo diritto guidare alla velocità che gli pare, e di fronte alle lamentele del ferito proprompe in un favoloso: "E allora ditelo che rivolete il comunismo! Coi suoi milioni di morte le persecuzioni!".
Ecco, una roba così.
Scusa ma dissento. O meglio, non mi sono spiegato bene.

Quando dico "si torna al dilettantismo" non lo dico come spauracchio, "attenti eh che si torna al dilettantismo!". È una strada percorribile, coi suoi pro e i suoi contro. Attento però, che non è detto che il professionismo attuale sia peggio del dilettantismo finto che portava in Italia i Campese ed i Botha, e tutto il resto del mondo a far finta di non vedere.
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Messaggio da jpr williams »

Il punto non è il professionismo. Ma la sua esagerazione che conduce ad una mutazione genetica. C'è una differenza fra cambiamento e mutazione genetica, credo.
Tempo fa ricordavo su queste pagine una cosa che soleva dirmi il mio povero papà sommelier dilettante che mi aveva insegnato ad apprezzare il vino sin da giovane. Il suo avvertimento era "ricordati che devi fermarti al punto in cui sei tu a bere il vino, perchè se vai oltre sarà lui a bere te".
Con il professionismo secondo me stiamo passando alla fase in cui il business se lo sta mangiando lo sport. E dello sport non resterà più nulla, esattamente come è già ormai successo nel calcio. Si può scegliere se accettare, con più o meno entusiamo, o lasciare. Io sarò costretto a scegliere la seconda opzione, lo ritengo un destino segnato. Non so quanto tempo ci vorrà perchè questa omologazione si completi, ma ci si arriverà. A quel punto saluterò definitivamente.
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jpr williams ha scritto: 23 lug 2020, 13:54 Il punto non è il professionismo. Ma la sua esagerazione che conduce ad una mutazione genetica. C'è una differenza fra cambiamento e mutazione genetica, credo.
Ehhh, sai, la parola "esagerazione" sottintende in qualche modo che il percorso sia arrestabile. Io personalmente credo di no. Una volta che ammetti il professionismo, non ci sono meccanismi interni che possano frenare l'accelerazione. Se la cosa non ti piace, lo comprendo bene e me ne rammarico, ma non credo sia evitabile.
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Siamo d'accordo. Il professionismo è peggio della pandemia, non c'è vaccino che tenga.
La differenza è che io ho individuato la fermata del percorso di questo tram a cui voglio scendere. Quando ci arriveremo suonerò il campanello e saluterò la compagnia augurandole buon viaggio.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
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