Luqa-bis ha scritto: 9 ott 2020, 7:37Il divario esistente è da colmare o no?
Non è solo l'Italia che ha difficoltà a restare attaccata al treno.
La Georgia non ha più l'impatto della mischia di 4-5 anni fa.
Romania, Canada e Russia sono in regressione
USA in crescita ma non a livello ancora, solo il Giappone e forse l'Argentina che però sta staccando la spina.
Più che altro la domanda da fare sarebbe: il divario esistente è colmabile?
La mia risposta è che sarebbe colmabile se "quelli davanti" stessero lì fermi ad aspettarci. Purtroppo, invece, pare che non solo continuino a correre, ma anche che lo facciano a ritmi superiori ai nostri, di talchè se, poniamo, il gap attuale è 100 e loro corrono a ritmo 10 mentre noi corriamo a ritmo 7 (quantificherei così i rispettivi ritmi) è ovvio che andando avanti le cose possono solo peggiorare. Per sostenere la tesi opposta bisognerebbe sentire di poter affermare che nei prossimi anni il nostro livello crescerà più di quello delle altre tier 1 e che questo miglior ritmo a nostro vantaggio si protrarrà a lungo nel tempo. Qualcuno, in tutta sincerità (no, @Soidog, non lo sto chiedendo a te, so che tu lo pensi con ammirevole ed incrollabile fede) si sente di sostenere una cosa simile? Perchè altrimenti è ovvio e logico sostenere che non solo le cose non miglioreranno, ma peggioreranno vieppiù, tanto per noi quanto per le nostre vere compagne d'avventura, le tier 2.
Luqa-bis ha scritto: 9 ott 2020, 7:37Ed è questo il primo problema della franchigie italiane. Il Pubblico.
Partiamo dal concetto che il rugby in Italia non è di nicchia, ma di mininicchia. La nazionale riempie (oddio, riempiva: gli ultimi appuntamenti pre-covid non è che avessero mostrato folle strabocchevoli) perchè richiama in un unico luogo TUTTI gli appassionati italici. Ma in TV fa numeri infimi (forse perchè siamo quai tutti allo stadio a vederla...).
Le franchigie: a Treviso fa qualche pienone all'anno, ma la media è meno esaltante, mentre sulle zebre evito di infierire. Televisivamente non se le fila nessuno. Fuori dal triveneto la Benetton non interessa praticamente a nessuno; sulle zebre evito di infierire. Potrei dire che fuori dal Lanfranchi non interessano a nessuno.
Il domestic è stato letteralmente nuclearizzato dai due inghiottitoi.
Se queste premesse sono vere (aspetto smentite) ed i risultati in prospettiva sono tutt'altro che esaltanti dubito che il problema possa avere una soluzione fausta.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)