30 min ha scritto: 6 nov 2020, 18:11
Non voglio riaprire nessuna discussione su equiparati si' o no, la posizione dei vari avventori del bar e' chiara, ma vorrei capire una cosa. Si dice che bisogna aumentare l' appeal della nazionale per aumentare il reclutamento dei giovani, per rastrellare sponsor etc., e poi si mette un tetto agli equiparati. Sono d' accordo che a parita' di prestazioni vada privilegiato un italiano ma se un domani lo schieramento migliore includesse la presenza di Faiva, Ioane, Stein e Brex vogliamo tenerne uno fuori?
Il ragionamento potrebbe essere corretto, però...
E' da quando siamo entrati nel 6N (anche un po' prima a dire il vero) che il principio è stato questo: "nazionale competitiva (!?) grazie agli equiparati per far da traino al movimento". Beh dopo 20 anni nei quali il traino si è impantanato e non riesce ad uscire dalle melme della mediocrità forse possiamo dire che non è propriamente la strada migliore... forse
Una nazionale con moltissimi equiparati ancorchè vincente (...si veda il punto precedente, ma facciamo finta) sarebbe comunque in grado di "aumentare il reclutamento dei giovani, rastrellare sponsor etc." o sarebbe vista come un corpo estraneo che incidentalmente si trova ad operare in Italia?
Sia chiaro che personalmente non sbavo per avere gli equiparati, ma li accetto serenamente perchè previsti dai regolamenti internazionale, infondo a me interessa che diano il massimo per la maglia che porrtano e i casi in cui questo non è avvenuto sono, fortunamente, rari. Nè mi preoccupa che gli equiparati precludano la strada ai "nostri", semmai aumentano la concorrenza e potrebbero, per questo, essere invece molto utile... purchè la concorrenza sia leale...