Osservatorio italiani all'estero

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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SilverShadow
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da SilverShadow »

jpr williams ha scritto: 4 feb 2021, 14:11
SilverShadow ha scritto: 3 feb 2021, 18:46Io continuo a non capire cosa c'entri questa discussione con il titolo del topic: propongo quindi di cambiarlo in "Osservatorio italiani all'estero, secondo regolamento World Rugby", togliendo di mezzo ogni dubbio.
Se è per quello il topic era nato per seguire l'attività di giocatori che avevano lasciato le squadre del Belpaese per militare all'estero, quindi nemmeno lo scouting e l'equiparazione ne dovrebbero fare parte.
Come ho proposto successivamente si potrebbe in alternativa aprire un altro thread sugli eleggibili (come esiste già quello sugli equiparati) e pure uno sulla cittadinanza, visto che il tema sembra tirare parecchio.

Io mi ero limitato ad osservare che le discussioni emerse non parevano molto in linea con il titolo, ma se va bene agli amministratori io da user - grato per il servizio offerto - mi taccio.

Non mi sognerei nemmeno di ignorarti visto che le cose che scrivi mi interessano, anche se delle volte non mi trovano d'accordo.
Luqa-bis
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Luqa-bis »

Se nel frattempo mi spieghi perché scinderesti il concetto di cittadinanza da quello di voto politico perché la cosa mi resta un po' strana.
Cioè secondo voi, uno se non vive in Italia non fa parte della comunità italiana?
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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

Luqa-bis ha scritto: 4 feb 2021, 16:58Cioè secondo voi, uno se non vive in Italia non fa parte della comunità italiana?
Dipende da cosa intendi per "non vive".
Per me uno che nasce qui, va via a 5 anni e non torna mai più se non per brevi vacanze e vive all'estero dove lavora, mette su famiglia e paga le tasse non fa parte della comunità italiana.
Uno che si forma qui ed "emigra" per lavoro, ma non recide mai il legame con la madrepatria, tornandoci spesso, venendoci a votare e pagandoci le tasse perchè conserva la residenza si.
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
Luqa-bis
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Luqa-bis »

Hai mai provato a chiedere come si relazionano con l'Italia i 2 milioni di elettori che vivono sparsi nella UE?
A chiedere se su di loro la politica italiana ha effetto o meno, se vi sono interessati.
Se votano alle Europee nelle liste locali o in Italia?

La residenza è uno status che ha necessità inequivocabili per casa, lavoro, scuola e servizi in molti paesi.
Se in grado di garantirli dall'Italia a chi vive nelle città europee per lavoro o per studio?

Perché con il tuo schema tu tagli i ponti dietro le spalle dei cervelli in fuga: "sei andato a lavorare o studiare all'estero? o mi dai i soldi e per i servizi ti arrangi o sei fuori."

Non lo condivido, specie per la UE.
italicbold
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da italicbold »

jpr williams ha scritto: 5 feb 2021, 9:18 Per me uno che nasce qui, va via a 5 anni e non torna mai più se non per brevi vacanze e vive all'estero dove lavora, mette su famiglia e paga le tasse non fa parte della comunità italiana.
Io sono partito a 27 e oggi ne ho 51.
E' un po' più complessa di come la descrivi la questione. Soprattutto oggi in epoca di villaggio globale.
Quando la scelta di partire (emigrare) era veramente dirimente per la tua vita personale. Quando emigrare significava veramente tagliare i ponti. E l'ultima immagine che avevi del tuo paese di nascita era la banchina di un porto che si allontanava o un passo di montagna innevato.
Oggi, ma anche vent'anni fa, nell'era del villaggio globale, delle compagnie low cost, di skype, non é più cosi. La dogana al monte bianco non ha separato la mia vita in due. Non é più cosi. Ci sono centinaia di interazioni tra me e il mio paese che non sono soltanto di lasagne della nonna o vacanze.
Basterebbe anche solo il profondo amore che porto al mio paese, alla città dove sono nato. Oppure il fatto che comunque volente o nolente resto italiano. Anche se mi sono sposato con una francese e vivo a Parigi. Resto italiano. E il mio passaporto non ho mai avuto nessuna intenzione di cambiarlo.
Soprattutto se giochi a rugby non é facile esserlo, va detto. Soprattutto alla vigilia di Italia-Francia.
Anzi soprattutto il giorno dopo. A parte del 2013 e nel 2015 :rotfl:
Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry »

Basta, italicbold è convocabile e non porta via il posto a nessun equiparato

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
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doublegauss
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da doublegauss »

italicbold ha scritto: 5 feb 2021, 11:59
jpr williams ha scritto: 5 feb 2021, 9:18 Per me uno che nasce qui, va via a 5 anni e non torna mai più se non per brevi vacanze e vive all'estero dove lavora, mette su famiglia e paga le tasse non fa parte della comunità italiana.
Io sono partito a 27 e oggi ne ho 51.
E' un po' più complessa di come la descrivi la questione. Soprattutto oggi in epoca di villaggio globale.
Quando la scelta di partire (emigrare) era veramente dirimente per la tua vita personale. Quando emigrare significava veramente tagliare i ponti. E l'ultima immagine che avevi del tuo paese di nascita era la banchina di un porto che si allontanava o un passo di montagna innevato.
Oggi, ma anche vent'anni fa, nell'era del villaggio globale, delle compagnie low cost, di skype, non é più cosi. La dogana al monte bianco non ha separato la mia vita in due. Non é più cosi. Ci sono centinaia di interazioni tra me e il mio paese che non sono soltanto di lasagne della nonna o vacanze.
Basterebbe anche solo il profondo amore che porto al mio paese, alla città dove sono nato. Oppure il fatto che comunque volente o nolente resto italiano. Anche se mi sono sposato con una francese e vivo a Parigi. Resto italiano. E il mio passaporto non ho mai avuto nessuna intenzione di cambiarlo.
Soprattutto se giochi a rugby non é facile esserlo, va detto. Soprattutto alla vigilia di Italia-Francia.
Anzi soprattutto il giorno dopo. A parte del 2013 e nel 2015 :rotfl:
Grazie. È quel che cercavo di dire io.
ruttobandito
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da ruttobandito »

doublegauss ha scritto: 5 feb 2021, 12:20
italicbold ha scritto: 5 feb 2021, 11:59
jpr williams ha scritto: 5 feb 2021, 9:18 Per me uno che nasce qui, va via a 5 anni e non torna mai più se non per brevi vacanze e vive all'estero dove lavora, mette su famiglia e paga le tasse non fa parte della comunità italiana.
Io sono partito a 27 e oggi ne ho 51.
E' un po' più complessa di come la descrivi la questione. Soprattutto oggi in epoca di villaggio globale.
Quando la scelta di partire (emigrare) era veramente dirimente per la tua vita personale. Quando emigrare significava veramente tagliare i ponti. E l'ultima immagine che avevi del tuo paese di nascita era la banchina di un porto che si allontanava o un passo di montagna innevato.
Oggi, ma anche vent'anni fa, nell'era del villaggio globale, delle compagnie low cost, di skype, non é più cosi. La dogana al monte bianco non ha separato la mia vita in due. Non é più cosi. Ci sono centinaia di interazioni tra me e il mio paese che non sono soltanto di lasagne della nonna o vacanze.
Basterebbe anche solo il profondo amore che porto al mio paese, alla città dove sono nato. Oppure il fatto che comunque volente o nolente resto italiano. Anche se mi sono sposato con una francese e vivo a Parigi. Resto italiano. E il mio passaporto non ho mai avuto nessuna intenzione di cambiarlo.
Soprattutto se giochi a rugby non é facile esserlo, va detto. Soprattutto alla vigilia di Italia-Francia.
Anzi soprattutto il giorno dopo. A parte del 2013 e nel 2015 :rotfl:
Grazie. È quel che cercavo di dire io.
Dirò la solita banalità, ma son proprio tutti finocchi col qulo degli altri.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
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doublegauss
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da doublegauss »

ruttobandito ha scritto: 5 feb 2021, 14:20 Dirò la solita banalità, ma son proprio tutti finocchi col qulo degli altri.
In che senso? Non capisco.
ruttobandito
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da ruttobandito »

doublegauss ha scritto: 5 feb 2021, 14:37
ruttobandito ha scritto: 5 feb 2021, 14:20 Dirò la solita banalità, ma son proprio tutti finocchi col qulo degli altri.
In che senso? Non capisco.
Nel senso che la visione di jpr assomiglia molto a un processo alle intenzioni di chi si trova nelle condizioni di eleggibilità per la Nazionale e non tiene conto delle potenziali variabili che concorrono a quella condizione. Giudicare illegittimo uno stato lecito esula all'etica e coinvolge la morale, da qui la mia considerazione.
"MANI DI MINCHIA!!!"
Alfonso Catarinicchia
ruttobandito
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da ruttobandito »

ruttobandito ha scritto: 5 feb 2021, 14:42
doublegauss ha scritto: 5 feb 2021, 14:37
ruttobandito ha scritto: 5 feb 2021, 14:20 Dirò la solita banalità, ma son proprio tutti finocchi col qulo degli altri.
In che senso? Non capisco.
Nel senso che la visione di jpr assomiglia molto a un processo alle intenzioni di chi si trova nelle condizioni di eleggibilità per la Nazionale e non tiene conto delle potenziali variabili che concorrono a quella condizione. Giudicare illecito uno stato legittimo esula all'etica e coinvolge la morale, da qui la mia considerazione.
Pardon, ho invertito i termini. :oops:
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da SilverShadow »

Minozzi ancora titolare a 11, di fronte si troverà "la piuma" Nayaravoro. Fuser pure lui ancora titolare. Entrambi giocano domani alle 14 CET.
Gori non ha giocato ieri sera.
parisgino
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da parisgino »

jpr williams ha scritto: 5 feb 2021, 9:18
Dipende da cosa intendi per "non vive".
Per me uno che nasce qui, va via a 5 anni e non torna mai più se non per brevi vacanze e vive all'estero dove lavora, mette su famiglia e paga le tasse non fa parte della comunità italiana.
Uno che si forma qui ed "emigra" per lavoro, ma non recide mai il legame con la madrepatria, tornandoci spesso, venendoci a votare e pagandoci le tasse perchè conserva la residenza si.
Permettimi di risponderti sul tema (e ragionando sul "caso" di "Italicbold")

Qui pero' dissento perché la residenza in senso "fiscale" non si sceglie. Deriva dal principio di "territorialità", il quale si riferisce a concetti come la residenza (ma non solo). La quale residenza in senso fiscale (per l'Italia) è stabilita cosi' : "La disciplina della residenza delle persone fisiche è contenuta nell’art.2, comma 2 del vigente testo unico delle imposte sui redditi (IRPEF), approvato con DPR 22 dicembre 1986, n. 917; tale norma stabilisce che sono soggetti passivi dell’imposta le persone fisiche, residenti e non residenti nel territorio dello Stato e che si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo d’imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del codice civile".
Qui quello che conta è "per la maggior parte del tempo". E già vediamo che la legge per non perdere materia fiscale "rastrella" il massimo che puo'... (aggiungo che non sono ne commercialista e neanche residente in Italia come tutti hanno capito eppure tutto questo si trova in rete molto facilmente).
Ora se guardiamo alla situazione di "Italicbold" (Italiano nato in Italia e di nazionalità italiana ma che vive tutto l'anno e lavora tutto l'anno in Francia).
La territorialità per la legge fiscale francese (per l'IRPP, cioè "l'IRPEF francese") "rastrella" altrettanto tutto quello che puo' anche se in modo diverso, cioè, "hanno la residenza (sempre nel senso fiscale) le persone che hanno in Francia :
- il luogo principale di residenza (e qui come per l'Italia quello che conta è : principale) ;
- l'attività professionale ;
- il centro dei loro interessi patrimoniali".
Aggiungo che anche qui tutto si puo' trovare molto facilmente in rete (certo in lingua francese).

Aggiungo che, ovvio, questi requisiti sono sia per l'Italia che per la Francia "alternativi" e non "concorrenti" ed è logico perché qui si tratta per entrambi i paesi di non perdere "materia" fiscale.

Dunque il "buon" Italicbold non puo' scegliere dove "pagare le tasse" perché è "residente fiscale francese" al senso della legge fiscale francese.
Dunque, per assurdo, se per essere un "buon cittadino" Italiano dovesse pagare le tasse in Italia.. Beh allora le dovrebbe pagare due volte "sto povero cristiano".

Aggiungo che siccome la legge fiscale italiana cerca di attrare quel "buon Italicbold" nella sua orbita con un famoso "residenti e non residenti nel territorio dello Stato", qui interviene la convenzione fiscale italo-francese per "evitare le doppie imposizioni" (vi risparmio la lettura di questa convenzione, ma credetemi, giuro che stabilisce che il "buon Italicbold" finisce nell' "orbita fiscale francese").

E qui il "buon" Italibold" tira un sospiro di sollievo...

Sul voto : te lo dico sinceramente capisco il tuo pensiero (e direi pure che, in qualche modo, lo condivido "filosoficamente", il che non significa assolutamente che lo vorrei imporre a tutti). Pero' una "normativa" che "scinderebbe" la nazionalità e il diritto di voto non avrebbe vita lunga davanti alle giuridizioni sia nazionali che europee.

Concludo dicendo che pure rispettando le tue opinioni (e ci mancherebbe) non posso che dissentire su entrambi gli argomenti.

Giuro anche che chiudo qui in modo definitivo sull'argomento !
Garry
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Garry »

Quante "mutande"! :lol:

"Come vorremmo vivere domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!"
(dalla Lettera agli amici di Giacomo Ulivi)
MadRef
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da MadRef »

italicbold ha scritto: 5 feb 2021, 11:59
jpr williams ha scritto: 5 feb 2021, 9:18 Per me uno che nasce qui, va via a 5 anni e non torna mai più se non per brevi vacanze e vive all'estero dove lavora, mette su famiglia e paga le tasse non fa parte della comunità italiana.
Soprattutto se giochi a rugby non é facile esserlo, va detto. Soprattutto alla vigilia di Italia-Francia.
Anzi soprattutto il giorno dopo. A parte del 2013 e nel 2015 :rotfl:
Magari fosse così recente... putroppo è 2011 e 2013 :cry:
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