traggo spunto da www.humanitasalute.it
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<BR>Assicuriamoci lo sport
<BR>Il motociclismo è lo sport con più alta frequenza di sinistro; seguono pugilato, ciclismo, rugby, calcio, pentathlon moderno e motonautica. Campioni di sicurezza invece le bocce, il ping-pong, il tiro a segno, il tiro a volo, il tiro con l’arco, lo sci nautico, la vela e il golf.
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<BR>L’urlo di dolore e le lacrime di Ronaldo sono ancora nel ricordo degli sportivi, che hanno sperato nella piena e veloce ripresa dello sfortunato campione che con la sua tecnica e la sua inventiva rappresenta un grande patrimonio per il calcio mondiale. Un patrimonio peraltro non solo sportivo, poiché intorno a lui si muovono interessi economici di rilevante entità, non ultimi quelli che riguardano le sue coperture assicurative.
<BR>Ma non sono solo i grandi campioni a praticare vari sport e, di conseguenza, a stipulare polizze che coprano gli infortuni in cui possono incorrere.
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<BR>Il fenomeno sport in Italia
<BR>Nel nostro Paese non ci sono solo coloro che fruiscono lo sport in maniera passiva, cioè spettatori e tifosi. Secondo l’ISTAT gli italiani che praticano attività sportive sono 16.700.000, cioè il 30% della popolazione totale.
<BR>Si stima che vi siano circa 100.000 società sportive, affiliate a federazioni sportive nazionali o a enti di promozione sportiva. Queste società annoverano circa 7.000.000 di persone, fra iscritti e utenti saltuari.
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<BR>Assicurazione degli sportivi dilettanti
<BR>Quando si parla di assicurazione nel mondo dello sport si fa riferimento principalmente a quella contro gli infortuni, anche se con essa non si esaurisce di certo l’intero panorama: si pensi, ad esempio, all’assicurazione della responsabilità civile per gli sport motoristici o per i gestori delle piste di sci.
<BR>Nel 1934 nacque SPORTASS, ente pubblico dedicato alla tutela infortunistica degli sportivi. Tale organismo svolge tuttora la propria funzione, fornendo copertura assicurativa agli iscritti alle federazioni sportive; ad esempio ciascun iscritto alla Federazione Italiana Tennis, rinnovando la tesserina federale, usufruisce della copertura stipulata con SPORTASS.
<BR>Questo ente sino ai primi anni ’90 è stato l’interlocutore principale delle federazioni sportive, anche se le Compagnie assicurative private avevano ampio spazio per fornire garanzie integrative alle società sportive o a singoli atleti, poiché l’assicurazione pubblica forniva coperture di portata minimale.
<BR>La situazione mutò nei primi anni ’90, allorché le Compagnie divennero più presenti sul mercato, coesistendo con SPORTASS nel prestare l’assicurazione alle federazioni sportive.
<BR>Di recente il legislatore è intervenuto in due riprese.
<BR>L’art. 51 della legge finanziaria 2003 ha previsto, a decorrere dal 1° luglio 2003, l’obbligo assicurativo per gli sportivi dilettanti tesserati alle federazioni sportive nazionali (atleti, dirigenti e tecnici); l’assicurazione stipulata dalla federazione deve comprendere i casi di morte e di invalidità permanente a seguito di infortunio occorso nello svolgimento dell’attività sportiva.
<BR>Questa disposizione non forniva ulteriori indicazioni, lasciando sostanziale libertà nella scelta dell’assicuratore privato o pubblico.
<BR>La legge finanziaria 2004 ha invece specificato che tale obbligo assicurativo deve essere espletato presso SPORTASS; le modalità di questa assicurazione dovranno essere individuate con apposito decreto ministeriale.
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<BR>Assicurazione degli sportivi professionisti
<BR>Nel 2000 una normativa ad hoc è stata introdotta anche per la categoria dei professionisti, in occasione della più vasta riforma dell’INAIL. In particolare è stato previsto l’obbligo di assicurazione presso l’INAIL per gli sportivi professionisti, con ciò intendendosi non solo gli atleti, ma anche gli allenatori, i direttori tecnico-sportivi e i preparatori atletici.
<BR>Occorre evidenziare che soltanto sei federazioni sportive nazionali hanno istituito al loro interno una sezione professionistica e precisamente quelle relative al ciclismo, al calcio, al golf, al motociclismo, alla pallacanestro e al pugilato. Quindi in Italia non esistono ufficialmente sportivi professionisti che esercitino discipline diverse da queste.
<BR>Si stima che i professionisti, individuati secondo i criteri sopra menzionati, siano 6.500. L’INAIL fornisce comunque una tutela minima e quindi lo spazio degli assicuratori privati non risulta certo azzerato, in considerazione delle esigenze di copertura di professionisti che percepiscono retribuzioni anche assai significative.
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<BR>L’infortunistica dello sport
<BR>I dati più significativi in tema di infortunistica sportiva derivano dalle statistiche di SPORTASS: l’ente ha sinora pubblicato quattro volumi in materia, che prendono in considerazione un decennio ciascuno. Il dato dell’ultimo anno disponibile (1992) segnala 20.696 infortuni in un universo di 7.051.089 assicurati (fra iscritti a federazioni e a enti di promozione e attività giovanili). Fra gli sport più a rischio appare con ampio distacco il motociclismo, ma la frequenza di sinistro risulta significativa anche per pugilato, ciclismo, rugby, calcio, pentathlon moderno e motonautica. Campioni di sicurezza invece le bocce, il ping-pong, il tiro a segno, il tiro a volo, il tiro con l’arco, lo sci nautico, la vela e il golf.
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<BR>Notizie dal mondo delle assicurazioni a cura della Società Reale Mutua di Assicurazioni
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Assicurazione privata personale
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