Shye ha scritto:Non voglio offendere chi è appassionato di ciclismo..ma personalmente io lo abolirei esattamente come quasi tutte le discipline atletiche..
Cane, spesso sono d'accordo con te, ma mi viene da sorridere quando leggo che nel ciclismo almeno si sta tentando di fare qualcosa solo perchè in questo periodo, approfittando del clamore legato a Basso (mal comune, mezzo gaudio) un sacco di gente sta confessando quello che tutto sapevano e hanno sempre saputo..i ciclisti sono dopati in una percentuale che non saprei definire ma che è spaventosa se pensiamo ai ciclisti di livello più alto.
Il punto è che ormai è chiaro che il doping è avanti 10 km all'antidoping. La vicenda di Basso (e Ullrich e Valverde, ecc) è venuta fuori semplicemente per un'azione di polizia, non certo perchè all'antidoping è risultato qualcosa..
e parliamo di Basso. Quest'uomo dalla faccia COME IL c*** ha vinto un giro in cui andavo 3 volte più veloce degli altri, si è scoperto che si dopava, ha negato l'evidenza per un anno (le sacche avevano una B e il nome in codice era il nome del suo cane..ma sei pure c*** allora..) e adesso, quando ha capito che non ne sarebbe uscito, va tranquillo davanti alle telecamere a dire "beh sì, ho fatto una cazzata..scusate..però il giro l'ho vinto pulito, il mio è stato solo TENTATO DOPING)
Morale della favola? Ha guadagnato fama e MILIARDI dopandosi..non dico che dovrebbe finire in galera (visto che si tratta di una TRUFFA), non dico che debba ridare i soldi guadagnati in modo sporco (visto che si tratta di una TRUFFA) ma ALMENO RADIATELO..anche perchè non ha fatto nessuna rivelazione..fosse almeno servito a tirare in ballo altri dopati ok, ma non ha fatto nessun nome, oltrettutto..
morale della favola?
Adesso vado anch'io a doparmi, guadagno per anni, appena mi sgamano mi faccio un anno di ferie e poi ricomincio. Et voila!
E non dite che è un problema italiano perchè ce n'è di tutti i gusti e nazionalità..
come scritto da altri sopra, se non altri negli altri sport c'è anche una componente tecnica che incide, mentre nel ciclismo e nell'atletica la potenza incide al 95%
Anch'io sono spesso d'accordo con te, ma non in questo caso
Lo scandalo doping nel ciclismo non nasce certo con Basso, direi che è almeno dal 1998, anno del tour di Pantani, dello scandalo Festina e dell'arresto di Massi in maglia a pois, che si cerca, tra mille difficoltà e 100.000 ipocrisie, di combattere il problema. Lo scandalo doping non nasce certo col dott. Fuentes (e, visto che si parla di calciatori, tennisti e sportivi di altre discipline, mi viene da domandarmi come mai siano stati resi noti solo i nomi dei ciclisti).
Che l'antidoping sia sempre 3 chilometri avanti, è cosa assodata. Che il ciclismo sia l'unico sport che grazie a controlli sull'ematocrito e a perquisizioni/controlli si andato un pochino oltre, credo sia altrettanto chiaro.
Se i controlli antidoping sono inutili, o addirittura inesistenti come per il GH, mi vien da dire che nel rugby, nel calcio, nel tennis, la lotta al doping è inesistente (e il fatto che il rugby non voglia diventare sport olimpico, mi fa sospettare qualcosa in termini di lotta al doping).
Riguardo alla differenza tra sport atletici e sport di squadra, sono convinto che il doping in essi non serva tanto ad andare più forte come nelle discipline atletiche, ma a permettere all'atleta di allenarsi di più e con carichi maggiori: il risultato è lo stesso, un netto miglioramento delle prestazioni.