ITALIA=ARGENTINA 2 ???....E' ORA DI FINIRLA!!!!

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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Willimoski
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Re: Numero?

Messaggio da Willimoski »

PilonePalermitano ha scritto:Uno dei problemi principali è la valorizzazione dei giovani talenti; purtroppo le squadre preferiscono stranieri di dubbio valore ma carichi di esperienza che dei ragazzi di talento ma che necessitano di giocare con continuità e di crescere.

Non dire così.. se no poi arriva l'irlandese maleducato che ti da del razzista....
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PiVi1962
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Messaggio da PiVi1962 »

Willimoski ha scritto:Paragonate il bacino di pubblico, ma soprattutto demografico di Treviso con Tolosa, di Viadana con Bristol o Northampton, di Calvisano con Leicester , di Rovigo con Cardiff e poi ne riparliamo . E non ho voluto fare paragoni con Parigi e Londra.
Quindi o si fa un piano serio per riportare il Rugby nelle grandi città (evitando gli errori di gigantismo degli anni 90 a Milano) o almeno in città più grandi delle attuali, oppure è poco producente fare accademie, non dico inutile ma poco produttivo.
Willimoski ha scritto:peccato che in nuova zelanda i 100% dei bambini gioca a Rugby in veneto neanche il 5% (e parliamo della regione più rugbistica d'Italia...)
E poi nel riucco nord-est a 20 anni i giocatori preferisocno mollare lo sport per lavorare nell'azienda di famiglia piuttosto che fare la riserva dla primo gauchos con il 3% di sangue italiano...
Appunto... il problema principale non è del bacino di pubblico, bensì della selezione dei talenti, degli obiettivi federali (che si rispecchiano poi anche in scelte di vita dei giocatori).

Un esempio relativo alla preparazione atletica.
Di recente ho parlato con un mio amico veneto.
La locale squadra di rugby non fa attività di palestra (intesa come pesistica con preparatore ISEF) per le squadre giovanili (né tantomeno per la squadra titolare che gioca in serie C).
Anche se sono un fautore dell'insegnamento tecnico, non credo che si possa prescindere oggi -in nessuno sport- da una preparazione atletica professionale effettuata con la pesistica, effettuata da preparatori specializzati, finalizzata al massimo sviluppo armonico delle qualità atletiche.
Shye
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RE: Numero?

Messaggio da Shye »

Piwi, quello che dici tu è giusto ma non è quello il problema..
se fosse solo una questione di organizzazione tanti paesi di scarso bacino sarebbero venuti fuori (e non solo nel rugby)..

Quello che dici Willimoski è giusto ma parte secondo me da un presupposto sbagliato..è vero che serve un'organizzazione seria, ma non puoi IMPORRE uno sport ad un popolo. Finchè gli italiani non si innamoreranno del rugby, non ci andranno mai a giocare, anche se di palestre ce ne fossero 2 miliardi..e continuo a pensare che in questo momento bisogna sfruttare l'appeal della nazionale..
frankye88
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Messaggio da frankye88 »

L'amore per il rugby c'è stato eccome!Ora sta svanendo ma dal '70 alla fine del '90 l'Italia era moooooooooooooooooooooolto rugbistica.Più di quanto pensi tu.Non ne so un granchè in questione,essendo dell'88,ed essendomi avvicinato a questo sport solo nel 2003 da giocatore,ma credimi che i media hanno molta,molta colpa,tanto quanto ne ha il professionismo,che evolvendosi,ha lasciato la povera Italia anni luce addietro....ma sono un pò OT...
"Il rugby è un gioco da bestie giocato da gentiluomini e gestito da dementi."
(frankye88)

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Willimoski
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Re: RE: Numero?

Messaggio da Willimoski »

Shye ha scritto:Piwi, quello che dici tu è giusto ma non è quello il problema..
se fosse solo una questione di organizzazione tanti paesi di scarso bacino sarebbero venuti fuori (e non solo nel rugby)..

Quello che dici Willimoski è giusto ma parte secondo me da un presupposto sbagliato..è vero che serve un'organizzazione seria, ma non puoi IMPORRE uno sport ad un popolo. Finchè gli italiani non si innamoreranno del rugby, non ci andranno mai a giocare, anche se di palestre ce ne fossero 2 miliardi..e continuo a pensare che in questo momento bisogna sfruttare l'appeal della nazionale..
Certo non lo si può imporre. Di certo però oggi il Rugby ha un esposizione TV molto forte rispetto al passato. Chi si ricorda quando negli anni 80 o primi 90 un sabato solo all'anno (sottolineo un sabato all'anno) ti chedevi se la RAI fosse impazzitra perchè ti trasmetteva una partita del Tour dei Lions o del 5 nazioni o Barbarians-Argentina ?

Ma purtroppo il Rugby , che è sempre stato circoscritto in poche zone, non riesce a coinvolgere i giovani (ma sopratutto i genitori:
In italia i genitori mandano i figli a far sport solo per parcheggarli al poemriggio e ovviamento scelgono sport meno pericolosi
TUCKER
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RE: Re: RE: Numero?

Messaggio da TUCKER »

O meglio, scelgono gli sport che gli vengono proposti. Se nel proprio paese o vicino a scuola c'è una piscina i figli nuoteranno, se c'è chi si sbatte per fare atletica qualche figlio farà atletica... e via dicendo...
se nelle vicinanze c'è un campo da rugby e la locale società fa attività a scuola e si propone nelle scuole, qualche bimbo giocherà anche a rugby.
Così si avvicinerà qualche genitore, si accorgerà che non siamo mostri (se non per la sua lavatrice!) ed il figlio giocherà se si divertirà, e se si divertirà negli anni coinvolgerà qualche amico.
Così si cresce, non certo lamantendosi!
Più campi da rugby e più squadre = più RUGBY! questo è allargare la base, soprattutto se ad ogni squadra corrisponde un settore giovanile ed un progetto di attività scolastica, magari su più scuole!
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Re: RE: Numero?

Messaggio da Shye »

frankie88 ha scritto: l'amore per il rugby c'è stato eccome!Ora sta svanendo ma dal '70 alla fine del '90 l'Italia era moooooooooooooooooooooolto rugbistica.Più di quanto pensi tu.Non ne so un granchè in questione,essendo dell'88,ed essendomi avvicinato a questo sport solo nel 2003 da giocatore,ma credimi che i media hanno molta,molta colpa,tanto quanto ne ha il professionismo,che evolvendosi,ha lasciato la povera Italia anni luce addietro....ma sono un pò OT...
Perdonami, ma questa è una leggenda..c'era molta più passione nei luoghi strategici del rugby italiano (veneto e pochi altri) ma solo lì..non ti fare ingannare dal fatto che c'erano 2 miliardi di spettatori quando c'erano Rovigo o Padova in finale..
Noi italiani abbiamo tanti difetti ma quando ci mettiamo seriamente in uno sport raggiungiamo il top, senza eccezioni..ma non puoi dire che l'italia era 'moooolto rugbystica'...basta guardare i numeri dei tesserati, d'altronde..sono sempre stati pochissimi..

per il resto, concordo con willimoski e tucker..il problema è nella struttura scolastica e sociale, andrebbe ristrutturata completamente e non dovrebbe essere legata solo al calcio (che adoro, beninteso)
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Messaggio da giongeffri »

Temo che tu abbia ragione, e credo che abbia colto il punto nel post precedente. Sicuramente Federazione, Lega e Club hanno commesso degli errori e potrebbero fare molte cose in maniera diversa, ma il problema è che fondamentalmente agli italiani del rugby piace poco. Perchè? Boh! Ma la realtà è che non c'è un bacino d'interesse sufficiente a generare il movimento e il mercato che servirebbero per un esplosione del rugby italiano. D'altronde dapertutto è cosi: avete mai pensato quanto possono essere frustrati gli appassionati di basket o volley inglesi? O i calciofili neozelandesi? Semplicemente gli italiani preferiscono altri sport e noi ci possiamo fare poco..
Sono un fungo.. uacciuà... velenoso uacciuà...
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Willimoski
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Messaggio da Willimoski »

giongeffri ha scritto:Temo che tu abbia ragione, e credo che abbia colto il punto nel post precedente. Sicuramente Federazione, Lega e Club hanno commesso degli errori e potrebbero fare molte cose in maniera diversa, ma il problema è che fondamentalmente agli italiani del rugby piace poco. Perchè? Boh! Ma la realtà è che non c'è un bacino d'interesse sufficiente a generare il movimento e il mercato che servirebbero per un esplosione del rugby italiano. D'altronde dapertutto è cosi: avete mai pensato quanto possono essere frustrati gli appassionati di basket o volley inglesi? O i calciofili neozelandesi? Semplicemente gli italiani preferiscono altri sport e noi ci possiamo fare poco..
come disse un nazionale di Hockey su Ghiaccio:

"Se mi sento poco considerato ? Quanto un calciatore slovacco o canadese"
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Willimoski
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Re: RE: Re: RE: Numero?

Messaggio da Willimoski »

TUCKER ha scritto:O meglio, scelgono gli sport che gli vengono proposti. Se nel proprio paese o vicino a scuola c'è una piscina i figli nuoteranno, se c'è chi si sbatte per fare atletica qualche figlio farà atletica... e via dicendo...
se nelle vicinanze c'è un campo da rugby e la locale società fa attività a scuola e si propone nelle scuole, qualche bimbo giocherà anche a rugby.
Così si avvicinerà qualche genitore, si accorgerà che non siamo mostri (se non per la sua lavatrice!) ed il figlio giocherà se si divertirà, e se si divertirà negli anni coinvolgerà qualche amico.
Così si cresce, non certo lamantendosi!
Più campi da rugby e più squadre = più RUGBY! questo è allargare la base, soprattutto se ad ogni squadra corrisponde un settore giovanile ed un progetto di attività scolastica, magari su più scuole!
Guarda io credo che ci sia un altro problema: io ho 42 anni e ricordo ancora che da metà degli anni 70 il Rugby è considerato lo sport dove si strappano le orecchie a morsi (per un fatto di cronoaca ancora oggi poco chiaro), comne l'hockey è lo sport dove di ammazzano con picchiandosi con il bastone...

Mentre per gli anglosassoni, più botte si prendono i ragzzi più si temprano, per gli isolani più cicatrici hanno, più sono valorosi, per noi Italiani i nostri bambini devono vivere nella bambagia....

Io non ho figli e vivo in una zona poco rugbistica, in più per problemi fisici mi è stato sconsigliato il rugby (anche se col Basket mi sono divertito molto, essendo dopo il RUgby lo sport più di squadra che esista), ma se oggi a molte mamme proponi di far giocare il loro bambino, ringrazia che non ti denuncino per maltrattamenti ai minori....
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Messaggio da Dawnlight »

L'unica verità è che noi italiani amiamo attribuirci i meriti di chiunque abbia successo, magari un americano italiano solo se si fa risalire la "dinastia" alla 25° generazione, oppure un italiano che abbia studiato e vissuto totalmente all'estero, oppure ancora un perfetto straniero che per puro caso si è trovato in Italia in vacanza.
Ecco la semplice verità.
Se avessimo Umaga in Nazionale, nessuno si lamenterebbe nè delle sue ascendenze nè della sua formazione rugbystica straniera, nè del fatto che si possa sentire neozelandese o samoano o venusiano.
Ecco tutto.
hank
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Messaggio da hank »

purtroppo non siamo mai esterofili nel modo giusto, dovremmo "importare" educatori e dirigenti dai Paesi sportivamente evoluti, visto che il nostro movimento sta lentamente morendo nell'indifferenza generale, mentre in troppi sono abbagliati dalle luci del Sei Nazioni con la naturalizzazione dei giocatori si tampona solamente la falla
tessera FIR n.73689

Se te se moevet mai spetta minga che te rusen
(Se non ti muovi mai non aspettarti che qualcuno ti spinga)
proverbio Milanese
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Messaggio da ItalianRugbyFriends »

Dawnlight ha scritto:L'unica verità è che noi italiani amiamo attribuirci i meriti di chiunque abbia successo, magari un americano italiano solo se si fa risalire la "dinastia" alla 25° generazione, oppure un italiano che abbia studiato e vissuto totalmente all'estero, oppure ancora un perfetto straniero che per puro caso si è trovato in Italia in vacanza.
Ecco la semplice verità.
Se avessimo Umaga in Nazionale, nessuno si lamenterebbe nè delle sue ascendenze nè della sua formazione rugbystica straniera, nè del fatto che si possa sentire neozelandese o samoano o venusiano.
Ecco tutto.
Noi italiani?
Gli inglesi hanno elevato a eroe nazionale Dallaglio, un uomo che ha avuto la fortuna (sua e degli inglesi) di nascere per sbaglio a Londra... con padre italianissimo e madre irlandesissima e cattolica......... sangue inglese= 0%, sangue antiinglese= almeno 50%...

smettiamola con ste menate, con il vedere sempre tutto il male da noi e tutto il bene altrove...
Duccio

Rugby1823 - il mondo della palla ovale
http://rugby1823.blogosfere.it/
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Messaggio da Ivan_il_Terrone »

ItalianRugbyFriends ha scritto:
Dawnlight ha scritto:L'unica verità è che noi italiani amiamo attribuirci i meriti di chiunque abbia successo, magari un americano italiano solo se si fa risalire la "dinastia" alla 25° generazione, oppure un italiano che abbia studiato e vissuto totalmente all'estero, oppure ancora un perfetto straniero che per puro caso si è trovato in Italia in vacanza.
Ecco la semplice verità.
Se avessimo Umaga in Nazionale, nessuno si lamenterebbe nè delle sue ascendenze nè della sua formazione rugbystica straniera, nè del fatto che si possa sentire neozelandese o samoano o venusiano.
Ecco tutto.
Noi italiani?
Gli inglesi hanno elevato a eroe nazionale Dallaglio, un uomo che ha avuto la fortuna (sua e degli inglesi) di nascere per sbaglio a Londra... con padre italianissimo e madre irlandesissima e cattolica......... sangue inglese= 0%, sangue antiinglese= almeno 50%...

smettiamola con ste menate, con il vedere sempre tutto il male da noi e tutto il bene altrove...
Se Dallaglio fosse nato e cresciuto in Italia siamo sicuri che sarebbe diventato questo fior fior di giocatore?????????
FullMetalCicca ha scritto: "Chi ha parlato, chi ca22o ha parlato? Chi è quel lurido stron2o 3/4 equiparato pompinaro, che ha firmato la sua condanna a morte? Ah, non è nessuno, eh? Sarà stato l'utente buono del ca2o..."
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Messaggio da gransoporro »

Ivan_il_Terrone ha scritto:
ItalianRugbyFriends ha scritto:
Dawnlight ha scritto:L'unica verità è che noi italiani amiamo attribuirci i meriti di chiunque abbia successo, magari un americano italiano solo se si fa risalire la "dinastia" alla 25° generazione, oppure un italiano che abbia studiato e vissuto totalmente all'estero, oppure ancora un perfetto straniero che per puro caso si è trovato in Italia in vacanza.
Ecco la semplice verità.
Se avessimo Umaga in Nazionale, nessuno si lamenterebbe nè delle sue ascendenze nè della sua formazione rugbystica straniera, nè del fatto che si possa sentire neozelandese o samoano o venusiano.
Ecco tutto.
Noi italiani?
Gli inglesi hanno elevato a eroe nazionale Dallaglio, un uomo che ha avuto la fortuna (sua e degli inglesi) di nascere per sbaglio a Londra... con padre italianissimo e madre irlandesissima e cattolica......... sangue inglese= 0%, sangue antiinglese= almeno 50%...

smettiamola con ste menate, con il vedere sempre tutto il male da noi e tutto il bene altrove...
Se Dallaglio fosse nato e cresciuto in Italia siamo sicuri che sarebbe diventato questo fior fior di giocatore?????????
Avrebbe giocato a calcio, sport col quale ha iniziato e che piace tanto a suo padre. Un bello stopper picchiatore.

Ha iniziato a giocare a rugby quando il padre lo mise in una scuola privata (sia perche` avevi i soldi, sia perche` il giovane Lawrence era una testa calda e lo voleva separare dagli amici).
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