Osservatorio eleggibili

[jpr williams]

A differenza tua, JPR, tengo conto delle regole per quelle che sono e non per quelle che potrebbero essere idealmente...

Caro amico, so che appartieni alla scuola del positivismo giuridico, ma vorrei ricordarti che quei regolamenti attribuiscono delle facoltà e non impongono degli obblighi, altrimenti squadre come il Saf sarebbero sanzionate.
Ma io mi riferivo ad un altro aspetto. Poiché leggo spesso qui altissime lodi sull'amore per la causa italica di questi giocatori, leggere da parte tua che per far loro abbracciare una così sentita causa sia necessario sganciare così cospicui mazzi di verdoni mi ha un po' disorientato.

P. S.
Comunque esiste anche la possibilità di dire se un certo regolamento incontra la tua personale approvazione o meno al di là della banale ed un po' farisaica agnizione circa la sua esistenza in vigore.
Sarei personalmente curioso di sapere cosa ne pensi tu, non cosa ne pensa WR, che non risulta essere utente di questo forum, che è, appunto, un luogo di confronto.
In generale trovo molto interessante leggere un'opinione seria ed argomentata come quasi sempre trovo siano le tue benché quasi sempre radicalmente opposte alle mie

[Garry]

La mia posizione sull'argomento la conoscono credo tutti i frequentatori di questo "Osservatorio di jpr" ( ), per cui non mi ripeto.

Certo che non si parla di obblighi, ma di possibilità di scelta. Però voler competere ad armi pari con le proprie avversarie mi sembra una scelta anche eticamente legittima se non addirittura doverosa. Chi non la compie è solo perché non ne ha bisogno (es. SAF) o perché non ne ha i mezzi (es. Georgia).

[jpr williams]

Legittima in quanto consentita dal regolamento sicuramente si ed è un'ovvietà.
Sul doverosa direi che dipende dal concetto che uno ha del dovere. Evidentemente tu ed io consideriamo doverose cose alquanto diverse.
E anche questo è ovviamente legittimo

[Garry]

Legittima in quanto consentita dal regolamento sicuramente si ed è un'ovvietà.
Sul doverosa direi che dipende dal concetto che uno ha del dovere. Evidentemente tu ed io consideriamo doverose cose alquanto diverse.
E anche questo è ovviamente legittimo

Certo cambiano i regolamenti e potrebbe esistere la possibilità autolesionistica di continuare a competere con le regole più vecchie, se non vanno contro alle nuove.
Non so, improvvisamente WBC e compagnia bella decidono di adottare i guantoni (guantini) da MMA. Ecco un pugile legato alle tradizioni dell noble art potrebbe voler continuare a usare i guantoni più imbottiti. Scelta legittima, ma autolesionista.
Sto con le parole che una volta disse Berbizier: metto in campo la squadra più forte che il regolamento mi permette di schierare
Sarebbero contenti i suoi avversari

[jpr williams]

Legittimo.
Ma ripeto che legittimo e doveroso non sono sinonimi.
Ci sono tanti comportamenti nello sport che vengono autolesionisticamente posti in essere benché il regolamento non li imponga. Ad esempio nel ciclismo se c'è una caduta tutti rallentano e chi legittimamente tenta di approfittare della situazione accelerando viene giudicato malissimo. Eppure il regolamento glielo consente ed è ciò che si deve fare per competere al meglio

[DonCiullo007]

A me é giunta notizia che Vannacci voglia anche equiparare Israel Folau
(Vediamo quanti la capiscono)

Diciamo che hanno molte idee in comune, ma hanno pigmentazioni troppo dissimili

Non che il generalissimo sia un albino eh, in una trasmissione glielo avevano pure detto che sembrava “un kebabbaro”

[loverthetop_86]

La mia posizione sull'argomento la conoscono credo tutti i frequentatori di questo "Osservatorio di jpr" ( ), per cui non mi ripeto.

Certo che non si parla di obblighi, ma di possibilità di scelta. Però voler competere ad armi pari con le proprie avversarie mi sembra una scelta anche eticamente legittima se non addirittura doverosa. Chi non la compie è solo perché non ne ha bisogno (es. SAF) o perché non ne ha i mezzi (es. Georgia).

I georgiani per me sono un capitolo a parte, soprattutto per quel che riguarda le ultime generazioni di under 20, che a naso non sono esattamente made in Georgia, quantomeno a livello di formazione.

[Consulente 3]

Legittimo.
Ad esempio nel ciclismo se c'è una caduta tutti rallentano e chi legittimamente tenta di approfittare della situazione accelerando viene giudicato malissimo. Eppure il regolamento glielo consente ed è ciò che si deve fare per competere al meglio

Ed infatti sarebbe ora che la smettessero... in uno sport professionistico importa vincere, e io come spettatore voglio vedere competizione e spettacolo sportivo; se vuoi partecipare c'e' quello dilettantistico.

Faccio un altro esempio che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Formula 1, proprio quando le auto sono diventate incredibilmente sicure, e' diventato quasi impossibile guidare aggressivamente e giocare sporco. Abbiamo appena visto Verstappen perdere un campionato del mondo solo perche' Tsunoda, che non aveva altra skin in the game che la presunta reputazione, si e' rifiutato di fare la cosa logica e buttare Norris fuori pista.
Io sono rimasto deluso.

[Consulente 3]

Non ci resteranno che gli exiles quale bacino di reclutamento aggiuntivo per integrare il sempre più crescente numero di giocatori di livello internazionale che iniziano la formazione in Italia.

Infatti, il problema, posto ci sia, si sta risolvendo da solo. Ho sempre pensato che le regole di WR fossero pensate per gli anglosassoni, che non ci fanno gran caso, e fossero un po' troppo lasche. Comunque se loro pescano dalle ex colonie, non vedo perche' noi non si possa farlo tra gli emigranti.

[Garry]

Così il nostro Faissal potrebbe optare per giocare con la nazionale del Ciad

[SilverShadow]

I georgiani per me sono un capitolo a parte, soprattutto per quel che riguarda le ultime generazioni di under 20, che a naso non sono esattamente made in Georgia, quantomeno a livello di formazione.

Non solo a livello di formazione, nella squadra attuale c'è ad esempio il centro Georges Shvelidze, figlio di un internazionale georgiano, ma nato e cresciuto in Francia. Un paio di anni fa ha giocato nell'u20 un altro franco-georgiano, Mathis Modebadze. Ma anche andando molto indietro, a inizio anni 2000 per la Georgia ha giocato Grégoire Yachvili, il fratello di Dimitri. Solo altre dimostrazioni che se hanno la possibilità, lo fanno tutti, dai georgiani, agli uruguaiani (vedasi i recenti cap di francesi e argentini), agli argentini (Lucas Paulos).

[giobart]

Faccio un altro esempio che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca. Formula 1, proprio quando le auto sono diventate incredibilmente sicure, e' diventato quasi impossibile guidare aggressivamente e giocare sporco. Abbiamo appena visto Verstappen perdere un campionato del mondo solo perche' Tsunoda, che non aveva altra skin in the game che la presunta reputazione, si e' rifiutato di fare la cosa logica e buttare Norris fuori pista.
Io sono rimasto deluso.

Complimenti per la sportività!
Un avversario lo sorpassi non lo fai buttare fuori da uno sgherro!
Spero che continui ad essere deluso ancora per molto.

[jpr williams]

@Consulente
Paradossalmente ti do ragione.
Per te sport professionistico è sinonimo di stronzaggine e mancanza assoluta di lealtà e dignità.
Io sono un po' più moderato, ma non riesco a darti torto.
Potresti proporre la liberalizzazione del doping. Così si vedrebbe anche più spettacolo e performances più stellari.
E penso che ci si arriverà

[supermax]

L'essenza dello sport, che sia professionistico o no, sta nella competizione e nelle regole. Finché ci sono queste ultime si resta nell' essenza di qualsiasi sport. Per cui mi sfugge il senso dell'esempio di Consulente. Non ho mai creduto che il professionismo debba portare al "risultato ad ogni costo". Piuttosto, in molti casi, a più regole. Mi ricordo bene di quando nei campi di rugby, anche di alto livello, si facevano porcherie impensabili oggi, mascherate da giustizia sommaria sul campo.

[Soidog]

@JPR
Le regole attuali su eleggibilità e equiparazione non sono perfette, ma rappresentano un compromesso accettabile.
Tu sei integralista circa la formazione nella filiera italiana, cosa che confligge con i diritti dei cittadini italiani formatisi all'estero. Verrebbero discriminati loro e ridotta la competitività della Nazionale, cosa che andrebbe contro l'interesse complessivo del movimento perché è la Nazionale la principale fonte di ricavi della Fir.
Perciò direi che si deve rispettare quanto prevede il regolamento e schierare la più forte formazione possibile, cosa che si può fare senza mercanteggiamento. Adesso la nostra Nazionale ha un certo appeal