Cosa Manca alla nazionale italiana

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

danci
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Messaggio da danci »

ostricone ha scritto: Hai perfettamente ragione.
E' per questo che parlavo di "modello di sviluppo" da imitare.
Quello che volevo sottolineare è che si può benissimo (se si lavora bene e si spendono bene i soldi che arrivano) diventare una nazione di punta del rugby mondiale (che può battere - e batte - tutte le nazioni del pianeta, tranne gli ABs, che però al momento non sono di questo pianeta!) anche senza un campionato nazionale di livello e con tutti i migliori giocatori emigrati all'estero.
Il mio punto è che è meglio (ed è senz'altro più lungimirante) lavorare sulla diffusione del rugby di base, piuttosto che lamentarsi del livello depresso del nostro Super (si fa per dire) 10.
Ciao
si è vero

però è un sistema che porta risultati nel lungo periodo, invece qui si vuole vincere (e incassare) subito, anche a livello di club

e i nostri club non sono affatto dilettantistici, anzi, hanno come modello i club francesi e inglesi (ma pensa te... :shock: ) e molti si credono molto più "professionistici" di quello che in realtà sono

per cui in nella nostra attuale situazione, invece che supportare convintamente le accademie e l'attività di base (non voglio generalizzare: ci sarà senz'altro chi lo fa, ma non è questo l'andazzo comune), per ottenere risultati subito preferiscono importare e se possibile naturalizzare

tanto di cappello quindi a società come Noceto e Monza che puntano tutto sul settore giovanile (e il presidente del Noceto ha ragione da vendere quando reclama un indennizzo per i giocatori formati)

sia ben chiaro: io non sono per il ritorno al dilettantismo, la situazione del rugby "adulto" in Argentina è per molto aspetti deprimente

dovremmo trovare una via d'uscita, certamente diversa da quella che stiamo seguendo: ma questo ci porterebbe a parlare dell'inadeguatezza del (Super)10, del problema delle selezioni-superclub, del ruolo della federazione, della demenzialità del calendario dell'emisfero nord

non siamo i soli a lamentarci: vedete un po' qui l'intervista a Dominici citata da pam
ostricone
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Messaggio da ostricone »

danci ha scritto:
ostricone ha scritto: Hai perfettamente ragione.
E' per questo che parlavo di "modello di sviluppo" da imitare.
Quello che volevo sottolineare è che si può benissimo (se si lavora bene e si spendono bene i soldi che arrivano) diventare una nazione di punta del rugby mondiale (che può battere - e batte - tutte le nazioni del pianeta, tranne gli ABs, che però al momento non sono di questo pianeta!) anche senza un campionato nazionale di livello e con tutti i migliori giocatori emigrati all'estero.
Il mio punto è che è meglio (ed è senz'altro più lungimirante) lavorare sulla diffusione del rugby di base, piuttosto che lamentarsi del livello depresso del nostro Super (si fa per dire) 10.
Ciao
si è vero

però è un sistema che porta risultati nel lungo periodo, invece qui si vuole vincere (e incassare) subito, anche a livello di club

e i nostri club non sono affatto dilettantistici, anzi, hanno come modello i club francesi e inglesi (ma pensa te... :shock: ) e molti si credono molto più "professionistici" di quello che in realtà sono

per cui in nella nostra attuale situazione, invece che supportare convintamente le accademie e l'attività di base (non voglio generalizzare: ci sarà senz'altro chi lo fa, ma non è questo l'andazzo comune), per ottenere risultati subito preferiscono importare e se possibile naturalizzare

tanto di cappello quindi a società come Noceto e Monza che puntano tutto sul settore giovanile (e il presidente del Noceto ha ragione da vendere quando reclama un indennizzo per i giocatori formati)

sia ben chiaro: io non sono per il ritorno al dilettantismo, la situazione del rugby "adulto" in Argentina è per molto aspetti deprimente

dovremmo trovare una via d'uscita, certamente diversa da quella che stiamo seguendo: ma questo ci porterebbe a parlare dell'inadeguatezza del (Super)10, del problema delle selezioni-superclub, del ruolo della federazione, della demenzialità del calendario dell'emisfero nord

non siamo i soli a lamentarci: vedete un po' qui l'intervista a Dominici citata da pam
Dai, mettici anche la A.S.R. Milano 8-)
danci
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Messaggio da danci »

ostricone ha scritto:
danci ha scritto:tanto di cappello quindi a società come Noceto e Monza che puntano tutto sul settore giovanile (e il presidente del Noceto ha ragione da vendere quando reclama un indennizzo per i giocatori formati)
Dai, mettici anche la A.S.R. Milano 8-)
bè certo, e chissà quante altre che non conosco... :roll:
koma
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Re: Cosa Manca alla nazionale italiana

Messaggio da koma »

[quote="mastar"]- (vedi la rivitalizzazione della scozia dopo che ha naturalizzato Southgate.)

Che ne pensate?


Che ne penso?? penso SOUTHGATE é l'ex stopper della nazionale inglese di calcio!!! :lol: :lol: :lol: (ti riferivi forse a Hugo Southwell??)
boskov
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Messaggio da boskov »

hank ha scritto:cosa manca principalmente alla Nazionale?
La propensione al gioco d'attacco e la voglia di rischiare
In ordine cronologico di ritorno/esordio:

Scanavacca, Ghiraldini, Picone, Marcato, Cagnoni, Buso, Giovanchelli, Neethling, Tveraga, Bacchetti, ecc...
Petolo
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Messaggio da Petolo »

ostricone ha scritto:Perchè non si può provare a prendere l'esempio argentino (...) aggiungendo e capitalizzando i grandi vantaggi che l'Argentina non ha: i soldi...
Ma come? Piu' di cosi'... cos'altro vuoi prendere dall'Argentina? ;-)
mastar
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Messaggio da mastar »

rask ha scritto:Il buon mediano di apertura non l'ho visto...ma neanche col binocolo. Penso che ce ne siano diversi migliori in Italia che sanno placcare, aprire e fare calci di spostamento.

I 3/4 sono in crescita rispetto agli anni scorsi, soprattutto nella fase difensiva. sono saliti bene e l'Australia non ha fatto grandi cose al largo tranne la meta di Rogers. Sì che l'Aus è fortissima nel gioco aperto.

Per il resto condivido. Festuccia deve imparare a lanciare le touche.

Certo Pez non ha giocato gran che sabato scorso ma bisogna magari valutare un giocatore nel medio periodo es. lo scorso anno ha disputato un buon 6 nazioni. Inoltre non mi pare che il problema principale sia nel mediano di apertura .
E' vero i 3/4 sono saliti bene in fase difensiva sono attenti e placcano bene, ma dove è la loro esplosività quando si tratta di "bucare" ?
Southwell (mi scuso per il Southgate del mio primo intervento) l'anno scorso con la Scozia ci ha fatto vedere sorci verdi (ero al flaminio) soprattutto con i calci di spostamento. Sabato scorso l'estremo australiano a metà del 2° tempo ha fatto una accellerazione da fare paura.

Secondo me con un estremo di livello e un tre quarti/ala esplosivo saremmo veramente a contare le vittorie.

Ma non si può naturalizzare nessuno?

p.s. ma BBZ ce l'ha con Robertson? è vero brevilineo forse non un gran placcatore ma forse lunico che ha se non l'esplositività almeno la velocità.
ostricone
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Messaggio da ostricone »

mastar ha scritto:
rask ha scritto:Il buon mediano di apertura non l'ho visto...ma neanche col binocolo. Penso che ce ne siano diversi migliori in Italia che sanno placcare, aprire e fare calci di spostamento.

I 3/4 sono in crescita rispetto agli anni scorsi, soprattutto nella fase difensiva. sono saliti bene e l'Australia non ha fatto grandi cose al largo tranne la meta di Rogers. Sì che l'Aus è fortissima nel gioco aperto.

Per il resto condivido. Festuccia deve imparare a lanciare le touche.

Certo Pez non ha giocato gran che sabato scorso ma bisogna magari valutare un giocatore nel medio periodo es. lo scorso anno ha disputato un buon 6 nazioni. Inoltre non mi pare che il problema principale sia nel mediano di apertura .
E' vero i 3/4 sono saliti bene in fase difensiva sono attenti e placcano bene, ma dove è la loro esplosività quando si tratta di "bucare" ?
Southwell (mi scuso per il Southgate del mio primo intervento) l'anno scorso con la Scozia ci ha fatto vedere sorci verdi (ero al flaminio) soprattutto con i calci di spostamento. Sabato scorso l'estremo australiano a metà del 2° tempo ha fatto una accellerazione da fare paura.

Secondo me con un estremo di livello e un tre quarti/ala esplosivo saremmo veramente a contare le vittorie.

Ma non si può naturalizzare nessuno?

p.s. ma BBZ ce l'ha con Robertson? è vero brevilineo forse non un gran placcatore ma forse lunico che ha se non l'esplositività almeno la velocità.
Secondo me, Marko S. è meglio.
GiorgioXT
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Messaggio da GiorgioXT »

mastar ha scritto: p.s. ma BBZ ce l'ha con Robertson? è vero brevilineo forse non un gran placcatore ma forse lunico che ha se non l'esplositività almeno la velocità.
Robertson era ammalato contro l'Australia.
Tra l'altro sarebbe da considerare al 100% di formazione italiana visto che é arrivato a Viadana che non aveva ancora 17 anni...

L'Argentina ha una tradizione Rugbystica che é all'altezza di Sudafrica ed Australia (per introduzione del gioco , diffusione storica ecc.) , casomai sono stati i problemi ricorrenti e il prevalere del Calcio - grazie proprio alla grande emigrazione Italiana , ad impedire che si sviluppasse come in quei paesi.
ellis
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Re: Cosa Manca alla nazionale italiana

Messaggio da ellis »

mastar ha scritto:Anche nella partita con l'Australia (ero al Flaminio) si è verificata a mio modesto avviso la "solita" situazione. Dato atto che l'Italia è veramente cresciuta nella gestione BBZ, si ripresentano da almeno qualche anno le segenti situazioni:
punti di forza:
-buon pacchetto di mischia
-avanti nel complesso abbastanza all'altezza
-buon mediano di apertura - calciatore (pez)
-aumento della soidità complessiva della squadra
-buona tenuta atletica

debolezze:
-touche
-tre quarti solo sufficenti (buona crescita di Mi. bergamasco e stop - le ali ..cannavosio , stanojevic, robertson ... ma anche nitoglia quando c'era .. brave, diligenti , ma nulla più
- mancanza di un estremo di livello (vedi la rivitalizzazione della scozia dopo che ha naturalizzato Southgate.)

Che ne pensate?
In effetti, secondo me, quelli che apparentemente (come hai sottolineato tu) sono punti di forza, alla fine sono un po' tutte coperte corte.

Ripartiamo dalle tue frasi.

punti di forza:

-buon pacchetto di mischia
Ok, qui ci sta tutto; anche se da quando non ci sono più De Carli e Andrea De Rossi mancano gli "autoscontro" e quindi mancano i break che ci facevano prendere spesso la linea del vantaggio.

-avanti nel complesso abbastanza all'altezza
riprendendo quanto sopra, come non dire che gli avanti italiani sono tra i pack in assoluto migliori al mondo (in mischia ordinata eccelliamo in modo particolare) se non fosse per il tallone d'Achille (non irrisorio) delle touche.

-buon mediano di apertura - calciatore (pez)
Buon calciatore da fermo e stop, direi: l'apertura forte è un'altra cosa; bravino ma discontinuo nei calci di spostamento, nelle invenzioni ovale in mano è fermo a Langdon Road, spesso disattento mentalmente (vedi l'in avanti senza pressione compiuto a metà ripresa sabato scorso), non sempre placca e quando lo fa riesce a buttare giù l'avversario dopo svariati secondi, agguantandosi all'ultimo centimetro della scarpa, cosicchè l'avversario nel frattempo ha già riciclato di più di una campana per il vetro usato..........
Ha un buon pregio che nessuno dice mai (e che comunque non sfrutta fino in fondo): riesce a posizionarsi in maniera che la pressione dei flanker avversari arrivi il più tardi possibile.

-aumento della solidità complessiva della squadra
E' vero; più che altro stiamo giocando speculando; il che va bene, sia chiaro; i 3/4 si stanno facendo il mazzo per placcare e coprire il campo senza quasi mai giocare con l'ovale in mano; però ogni partita placcano meglio.

-buona tenuta atletica
Più che buona tenuta atletica, direi che è sparita (almeno sembrerebbe....) la psicologia drammatica del mollare e prendere 3 mete negli ultimi 10 minuti.


Inoltre, come dici tu, ci manca un estremo al livello delle potenze mondiali.
Ultima modifica di ellis il 17 nov 2006, 11:28, modificato 1 volta in totale.
bluffer
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Messaggio da bluffer »

ostricone ha scritto:
danci ha scritto:
ostricone ha scritto:Perchè non si può provare a prendere l'esempio argentino come modello di crescita del nostro movimento, aggiungendo e capitalizzando i grandi vantaggi che l'Argentina non ha: i soldi; il non isolamento geografico; il non isolamento "politico" (che significa essere integrati in manifestazioni, come il 6N, le Coppe europee, etc., che consentono un continuo confronto al più alto livello)?
E' un discorso articolato. Se ce la faccio magari provo a svilupparlo più tardi.
E' comunque innegabile che molti sono i punti in comune.
L'Argentina è, come l'Italia, un paese:
- di cultura latina;
- con forte tradizione di sport di squadra (calcio; basket; volley);
- dove la ribalta sportiva è dominata dal calcio, e gli altri sport di squadra sono più o meno di nicchia;
- vi è l'assoluta migrazione all'estero di tutti i migliori giocatori;
- il campionato nazionale è di livello poco più che amatoriale.
Eppure, quella nazionale senza soldi, ha sbancato Twickenham ed è 6^ nel ranking IRB ...
Secondo me, c'è da meditare ...
loro hanno un movimento rugbistico giovanile nelle scuole, nei quartieri e nei club, una tradizione di formazione dei giovani che noi neppure osiamo sognarci...

per questo sfornano talenti a getto continuo...
Hai perfettamente ragione.
E' per questo che parlavo di "modello di sviluppo" da imitare.
Quello che volevo sottolineare è che si può benissimo (se si lavora bene e si spendono bene i soldi che arrivano) diventare una nazione di punta del rugby mondiale (che può battere - e batte - tutte le nazioni del pianeta, tranne gli ABs, che però al momento non sono di questo pianeta!) anche senza un campionato nazionale di livello e con tutti i migliori giocatori emigrati all'estero.
Il mio punto è che è meglio (ed è senz'altro più lungimirante) lavorare sulla diffusione del rugby di base, piuttosto che lamentarsi del livello depresso del nostro Super (si fa per dire) 10.
Ciao

loro nei prati giocano a rugby, noi a calcio o pallavolo.......
rask
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Messaggio da rask »

I 3/4 mancano di esplosività se non vengono innescati. Siamo cresciuti molto al largo, sia in difesa si(potenzialmente) in attacco. Ma è un collo di bottiglia. se si fanno i drop da metà campo quando sei superiore, o se non si va oltre la terza fase, è difficile essere esplosivi.

Sono daccordo con ellis. Pez sa calcoiare solo da fermo. Ricordate i calci di spostamento di Gino Troiani? A me basterebbero anche quelli di Scanavacca. Ed è vero che riesce a nascondersi alle terze avversarie.
tonione
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Messaggio da tonione »

per quanto riguarda gli aspetti tecnici su cui lavorare direi prima linea soprattutto!


è attorno all'hanimus pugnandi e allo spirito di corpo - inteso come attaccamento alla maglia - che mi viene la tristezza.
la maglia dovrebbe essere anche, ma non solo, i tuoi ricordi da italiano.
un giocatore professionista dovrebbe dare il massimo indipendentemente dalla casacca che indossa. e questo è assodato. ma secondo me in certe partite si deve andare oltre quel limite.

e i ricordi da italiano possono aiutare.
Shye
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Messaggio da Shye »

bluffer ha scritto:
loro nei prati giocano a rugby, noi a calcio o pallavolo.......
Già..perchè gli argentini invece il calcio lo schifano..

gli argentini sono fortissimi in tutti gli sport di squadra anche perchè fanno SOLO QUELLI..c'è una mancanza clamorosa di strutture per gli sport minori..andate a vedere quante medaglie olimpiche hanno vinto negli ultimi 50 anni e poi ne riparliamo..
tonione
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Località: treviso

Messaggio da tonione »

direi per maggior precisione che gli argentini fanno anche gli sport degli altri.
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