jaco ha scritto: 19 apr 2020, 16:16Mi astengo dal dare qualunque giudizio non avendo competenze in merito.
Il problema che pone Zaia, però, esiste: non possiamo aspettare di avere 0 contagiati per riaprire le attività, nè possiamo contare su un vaccino a breve (qualcuno dice che forse mai ci sarà...). Quindi, dice Zaia, a meno che non si preferisca la morte per fame ed inedia rispetto a quella per Covid, dobbiamo pensare ad un futuro prossimo (e forse anche meno prossimo) di convivenza con il morbo, durante il quale dobbiamo cercare di ritornare comunque gradualmente ad una situazione il più vicino possibile alla normalità.
Il busillis sta tutto nel quando. Tra gli utopici 0 contagi e i 3000 di ieri in pieno lockdown direi che forse annunci tipo "Il lockdown non esiste più" appartengono alla sfera della pura propaganda irresponsabile. E pericolosa per il messaggio di "tana libera tutti" che rischia di trasmettere mentre, come dice il prof. Ricciardi, siano ancora pienamente in fase 1. Poichè sai di cosa mi occupo per lavoro puoi benissimo immaginare quanto possa io essere sensibile all'aspetto economico della vicenda. Proprio per questo provo puro terrore economico all'idea delle conseguenze di riportare l'orologio al 7 marzo, quando le terapie intensive erano vuote, mentre adesso si stanno lentamente svuotando, ma stanno ancora intorno ai 3000 occupanti per Covid. L'idea della mazzata economica, lasciando perdere in questo contesto l'aspetto sanitario, che ne deriverebbe mi fa letteralmente tremare. Già come stiamo messi adesso è un dramma, immagina cosa potrebbe determinare una seconda ondata tre settimane dopo l'unlock in una situazione in cui, ripeto, in presenza di lockdown ci sono 3000 nuovi contagiati al giorno. Di quanto aumenterebbero dopo l'unlock?
jaco ha scritto: 19 apr 2020, 16:16 E' stato messo a punto dalla regione un protocollo per la ripartenza GRADUALE (non è che il 4 maggio siamo tutti a festeggiare in piazza San Marco ballando ed abbracciandosi eh...) con anche un progetto pilota per il monitoraggio continuo della situazione: funzionerà? Non lo so, ma è giusto percorrere una strada di questo tipo.
Lo penso anch'io. Solo non ADESSO con 3000 contagiati al giorno.
jaco ha scritto: 19 apr 2020, 16:16Se poi vogliamo parlare di ritorno graduale ad una pseudo "normalità" non si può prescindere da uno dei settori trainanti per il veneto e per l'Italia intera che è il turismo. La discussione sulla riapertura delle spiagge potrà anche essere "schizofrenica" in questa fase (a volte io direi quasi grottesca), ma è un argomento che dobbiamo affrontare, magari per concludere che si dovrà passare un estate chiusa, ma non si può trascurare o peggio partire rassegnati ad una perdita totale della stagione senza aver cercato soluzioni in proposito.
Dobbiamo dirci la verità su questo. La prossima stagione estiva è irrimediabilmente persa. Punto.
Gli stranieri non verranno: chi si muoverebbe per andare in un altro paese con il rischio di ritrovarsi a raddoppiare la permanenza a causa di una possibile quarantena imposta dal paese d'origine al rientro?
Gli stessi italiani, provati dalla crisi e ancora timorosi si muoveranno col contagocce.
Non mi farei soverchie illusioni
Argentina e Sudafrica: le uniche che hanno il diritto di chiamarsi nazionali, le altre, con diversi gradi di disonestà intellettuale, millantano
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)